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Boom di truffe online nel turismo, come proteggersi dal phishing estivo

L’industria globale del turismo digitale, con un fatturato che supera gli 800 miliardi di euro, si trova oggi a fronteggiare una sfida crescente che va ben oltre la concorrenza e l’innovazione: il proliferare di truffe informatiche legate alle prenotazioni di alloggi e servizi vacanzieri. Secondo un report di Check Point Software Technologies, il primo semestre del 2025 ha registrato un incremento del 57% nella diffusione di siti fraudolenti che imitano portali come Airbnb e Booking.com, trasformando l’estate in un vero e proprio campo di battaglia digitale.

Le diverse tipologie

Queste truffe assumono diverse forme, tutte con un forte impatto economico. La più comune riguarda i falsi moduli di pagamento: gli utenti vengono indirizzati su pagine web contraffatte, spesso identiche a quelle originali, dove inseriscono dati sensibili come numero di carta, CVV e scadenza, esponendosi a furti diretti di denaro. Il danno medio per singolo utente può superare alcune centinaia di euro, moltiplicato per migliaia di vittime, rappresenta una perdita considerevole per il mercato.

I proprietari di immobili e host

Ma non solo: i cybercriminali prendono di mira anche i proprietari di immobili e host, utilizzando tecniche avanzate come il phishing tramite email false che simulano comunicazioni ufficiali di Booking.com. Queste email inducono gli host a cliccare su link che portano a siti clonati, dove, oltre al furto di credenziali, si attivano malware di tipo RAT (Remote Access Trojan), capaci di prendere il controllo del computer e di sottrarre ulteriori informazioni sensibili o dati aziendali.

I falsi Captcha

Un’altra modalità particolarmente insidiosa coinvolge la simulazione di pagine di login con falsi Captcha progettati per convincere l’utente a eseguire comandi che scaricano automaticamente software malevoli. Questi attacchi possono compromettere non solo il singolo dispositivo, ma intere infrastrutture IT aziendali, con conseguenze pesanti in termini di downtime e costi di recupero.

Come difendersi

Per proteggersi efficacemente è essenziale prenotare solo su siti ufficiali, evitando link sospetti e digitando sempre l’URL manualmente. Controllare con attenzione errori di battitura o domini insoliti (.info, .today) può aiutare a riconoscere i siti falsi.

Attivare l’autenticazione a più fattori (MFA) protegge anche in caso di furto delle credenziali, mentre l’uso di una VPN su reti pubbliche evita intercettazioni. Infine, mantenere aggiornati software antivirus e antimalware sui dispositivi consente di bloccare tempestivamente tentativi di phishing e attacchi malware.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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