in

Carceri, Salvini: “Circoscrivere il reato di tortura”. Cucchi: “Non lo permetteremo”

“La polizia penitenziaria è poco presente su giornali e quando c’è viene attaccata perché gli agenti vengono considerati aguzzini e torturatori” ma si tratta di “un mestiere prezioso in condizioni delicatissime, lavoratori che sono dentro per missione e vocazione”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, in queste ore, durante una conferenza del partito proprio sul tema delle carceri. Serve, ha proseguito, “rivedere, circoscrivere e precisare il reato di tortura: è una cosa da fare e chi se non la Lega può farlo”, ha sottolineato ancora.

Permettere alla polizia penitenziaria “di fare il proprio lavoro”

Secondo il pensiero del vicepremier, tra l’altro, “il decreto sicurezza non è un punto di arrivo ma una tappa, non chiude il tema sicurezza, soprattutto nelle carceri”. Occorre, ha argomentato ulteriormente, “permettere alla polizia penitenziaria di fare il proprio lavoro”. Quindi, a chi ha chiesto come si intende modificare il reato di tortura, ha risposto il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari: “Non abbiamo ancora un testo definito, coinvolgeremo le parti interessate, la polizia penitenziaria in primis”.

Cucchi: “Non permetteremo sia modificato il reato di tortura”

A stretto giro di posta è arrivata la replica della senatrice di Avs Ilaria Cucchi, sorella di Stefano. “In quanto ministro dei Trasporti, Salvini dovrebbe occuparsi di quello. Vorrei fargli presente che non sono in generale gli agenti ad essere etichettati di essere ‘torturatori’ ma lo sono quelli perseguiti penalmente per questo reato, sul quale non permetteremo che vengano messe le mani soltanto per pura propaganda politica”, ha detto. “Il mio pensiero va a tutte le vittime di torture, a partire da quelli della mattanza nell’istituto di Santa Maria Capua Vetere, e la mia solidarietà va anche ai magistrati che con la schiena dritta non si fanno intimidire”, ha proseguito ancora Cucchi, il cui fratello era morto a seguito di un pestaggio delle forze dell’ordine dopo il suo arresto.

Approfondimento

Giustizia riparativa, il valore del rapporto tra vittime e detenuti

Via libera del Senato al decreto legge su alluvioni e Campi Flegrei: le novità

Naspi, dal 2025 cambia l’accesso: nuovo requisito contributivo per chi si è dimesso nei 12 mesi precedenti