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Lagarde: “Euro più forte solo per la crisi di fiducia nel dollaro”


L’arrivo di Trump «più che una minaccia può essere un’opportunità» che spinga l’Europa ad essere più unita e a rendersi indipendente su temi come la difesa, la finanza, l’energia. Queste sono state le parole scelte dalla presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde (nella foto), durante un’intervista alla Tribune Dimanche.

Tra gli argomenti del giorno, inevitabilmente, si è finito a parlare dei dazi e delle trattative tra l’Europa e l’amministrazione americana. Si tratti sui dazi ma la reazione dell’Ue «dovrebbe avere un impatto forte qualora i negoziati si rivelassero infruttuosi: ciò significa che deve aver individuato i settori, le regioni, gli importi e le percentuali pertinenti per poter determinare le misure di ritorsione disponibili», ha sottolineato Lagarde. Madame Bce, inoltre, lancia un monito: «Dobbiamo dimostrare un desiderio comune di liberarci dalle dipendenze energetiche, militari e finanziarie in cui ci siamo ingenuamente cullati». Nonostante l’incertezza collegata alle tariffe Usa, la numero uno della Bce afferma di non essera pessimista: «In Europa, l’occupazione tiene, il potere d’acquisto è in aumento e l’inflazione è in calo. Consumi e investimenti dovrebbero riprendere a crescere, anche se l’incertezza generata dagli annunci dell’amministrazione statunitense sta pesando sulla fiducia e frenando la ripresa».

Curioso anche l’andamento del cambio tra euro e dollaro, con la moneta unica che si è apprezzata sul biglietto (ora scambia a 1,12) nonostante la Bce abbia in vista altri tagli ai tassi e la Fed, almeno per il momento, no. «È impressionante notare che in un periodo di incertezza in cui normalmente avremmo dovuto vedere il dollaro apprezzarsi in modo significativo», osserva sempre Lagarde, «è successo il contrario: l’euro si è apprezzato rispetto al dollaro».

Si tratta di un dato a prima vista «controintuitivo, ma giustificato dall’incertezza e dalla perdita di fiducia nelle politiche statunitensi tra alcuni segmenti dei mercati finanziari». Il fatto è che in un momento in cui il «sistema giudiziario e le regole commerciali vengono messi in discussione negli Stati Uniti», l’Europa viene percepita come un’area «economia e politica stabile».


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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