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Confedilizia: meno vincoli contro la desertificazione commerciale


In tempi di Intelligenza Artificiale, di tecnologia che marcia a passo di carica e di innovazione che cambia il volto dei nostri servizi, resistono leggi obsolete, pensate per altri contesti storici. Se un imprenditore oggi vuole prendere in locazione un locale per la sua attività deve ancora fare i conti con una legge del 1978 e redigere un contratto che è ancora regolato con i criteri di un’epoca in cui al massimo ci si scambiavano documenti via fax.

Oggi aprire e chiudere un’attività non è più un processo lineare e stabile come una volta. Eppure, come denuncia Confedilizia, ci si basa ancora su contratti con una durata minima di sei anni (nove per gli alberghi), diritto di prelazione, indennità per la perdita dell’avviamento: strumenti obsoleti che sembrano usciti da un museo del diritto. Cosa fare allora per provare a ravvivare il mercato delle locazioni commerciali? Giorgio Spaziani Testa, nel corso un convegno organizzato dalla Confederazione della proprietà immobiliare e dedicato ai temi della locazione, mette in campo due proposte.

“Di fronte a una desertificazione commerciale sempre più estesa, è incomprensibile come ancora non vengano varate due misure che contribuirebbero a contrastare con efficacia questa deriva. La prima è l’introduzione della cedolare secca sulle locazioni non abitative, prevista dalla riforma fiscale approvata dal Parlamento nell’agosto del 2023 ma non ancora attuata. La seconda è il superamento della legge 392 del 1978, che impone vincoli contrattuali che erano sbagliati quando furono pensati (mezzo secolo fa), ma che sono addirittura surreali nell’Italia del 2025”.

Queste modifiche normative, secondo Confedilizia, andrebbero nella direzione di creare regole più flessibili, di rimuovere vincoli rigidi creando un contesto in grado di rispondere alle esigenze di chi oggi fa impresa, con contratti più flessibili.

“Si tratta di due interventi che, insieme, favorirebbero l’incontro fra domanda e offerta di locali commerciali in affitto” conclude Spaziani Testa “e, di conseguenza, sarebbero in grado di rianimare strade e piazze delle nostre città, sottraendole a declino economico, degrado e insicurezza”.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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