L’Istat certifica un’accelerazione dell’inflazione nel mese di aprile 2025. Secondo le stime preliminari, «l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e del 2% su aprile 2024», contro il +1,9% del mese precedente. La rilevazione è in linea con le attese degli analisti.
A spingere il dato sono soprattutto gli aumenti nei prezzi degli Energetici regolamentati (da +27,2% a +32,9%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,6% a +4,4%). Aumenti anche per gli alimentari freschi e trasformati. In controtendenza, gli Energetici non regolamentati tornano in territorio negativo (-2,9%) e rallentano anche i tabacchi (da +4,6% a +3,4%).
L’inflazione di fondo accelera
Anche l’inflazione di fondo, che esclude alimentari freschi ed energetici, segna un’accelerazione: da +1,7% a +2,1%. Sale anche quella al netto dei soli beni energetici (da +1,8% a +2,2%). L’Istat sottolinea inoltre l’aumento dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” (da +2,1% a +2,6%), segno che le famiglie continuano a percepire rincari sui beni di uso quotidiano.
Consumi in calo: la percezione dell’inflazione pesa sulle scelte
L’effetto immediato dell’inflazione sui comportamenti d’acquisto è evidenziato dall’Osservatorio Findomestic. Ad aprile, le intenzioni d’acquisto degli italiani per i prossimi tre mesi sono scese del 4,1%. «L’aumento dell’inflazione certificato dall’Istat nel mese di marzo è stato percepito dai consumatori», spiega Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio. La quota di persone che avverte «prezzi in forte crescita» è salita di due punti percentuali, mentre il 75% continua a percepire un generale aumento del costo della vita.
Auto e beni durevoli in frenata
A guidare il calo della propensione al consumo è il settore dell’auto nuova, che cede il 16,3% dopo una ripresa registrata a marzo. Ma il rallentamento riguarda anche altri beni durevoli: elettrodomestici (-15,3%), TV (-13,6%), mobili (-12,9%) e impianti di isolamento termico (-9,9%).
Lieve ripresa per tecnologia e casa
In controtendenza, crescono le intenzioni di acquisto di motoveicoli (+30%), fotocamere (+29,6%) e monopattini elettrici (+25,5%). Anche il settore della casa mostra segnali positivi con aumenti per infissi (+5,5%), pompe di calore (+4,2%) e caldaie a biomassa (+10,5%), quest’ultime al massimo da un anno. Bene anche la tecnologia: PC (+3,3%) e tablet (+6,7%).
Un equilibrio fragile tra incertezza e ottimismo
Il quadro resta fragile.
Secondo Findomestic, il 39% delle famiglie dichiara di vivere una situazione economica molto o abbastanza problematica, un dato leggermente in calo rispetto a marzo (42%). Tuttavia, rimane alto (42%) anche il numero di quanti si dichiarano ottimisti per il futuro. Un segnale che, nonostante la pressione inflazionistica, la resilienza delle famiglie italiane non è del tutto venuta meno.