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Da qualche giorno è visibile anche in Italia una delle comete più luminose degli ultimi anni e attualmente in allontanamento dal Sole: (C/2023 A3). Non sarà facilissimo però, perché appare bassa all’orizzonte, quindi sono necessari un luogo adatto per osservarla a occhio nudo e un po’ di pazienza, e in generale perché le comete sono corpi celesti imprevedibili quindi la luminosità potrebbe variare sensibilmente.
Come indica il “2023” contenuto nel suo nome, la scoperta della cometa è molto recente. Era stata rilevata una prima volta dall’Osservatorio della Montagna Purpurea in Cina all’inizio di gennaio, ma in mancanza di successive osservazioni era stata rimossa dagli elenchi dei nuovi corpi celesti da approfondire, perché si riteneva non fosse più osservabile. A febbraio il programma di ricerca astronomica ATLAS, che si occupa della rilevazione di asteroidi che potrebbero diventare pericolosi per la Terra, segnalò la scoperta di una nuova cometa che si scoprì poi essere la stessa che era stata osservata un mese prima in Cina.
Le comete hanno di solito dimensioni relativamente piccole e sono formate quasi completamente da ghiaccio. La maggior parte degli astronomi ipotizza che siano residui rimasti dopo la condensazione della grande nebulosa da cui ha avuto origine il nostro sistema solare. Una nebulosa è un grande ammasso di polvere, idrogeno e plasma le cui dinamiche possono portare alla formazione di stelle e pianeti. Le zone periferiche della “nostra” nebulosa erano fredde a tal punto da permettere all’acqua di trovarsi allo stato solido, quindi ghiaccio, cosa che portò alla formazione delle comete.
Ogni cometa segue una propria orbita intorno al Sole che la porta quindi ad avvicinarsi periodicamente alla stella: il grande calore fa sublimare gli strati più esterni di ghiaccio (la sublimazione è il passaggio dallo stato solido a quello gassoso senza passare per quello liquido). È in questa fase che intorno al nucleo delle comete si forma una “chioma” di vapori. Il vento solare e la pressione della radiazione del Sole spingono parte del vapore portando alla formazione della “coda”, che punta quindi in direzione opposta rispetto a quella in cui si trova il Sole. In molti casi il fenomeno rende visibile la cometa anche dalla Terra, talvolta a occhio nudo, con la luce solare che illumina la chioma. Una cometa appare come uno sbuffo luminoso in cielo e ha un moto apparente lento nella volta celeste, paragonabile a quello della Luna e di altri corpi celesti (non appare e scompare in pochi istanti come avviene con le meteore, per intenderci).
C/2023 A3 è al suo primo passaggio nel nostro sistema solare e per diverso tempo è stata soprattutto visibile dall’emisfero australe, quello opposto al nostro. Nelle ultime settimane ha iniziato a essere visibile nell’emisfero boreale, seppure con qualche difficoltà a causa della sua posizione bassa all’orizzonte e delle variazioni nella sua luminosità. Nei prossimi giorni la cometa apparirà via via più alta in cielo, ma al tempo stesso potrebbe ridursi la sua luminosità apparente perché si sta allontanando dal Sole e perché potrebbe ridursi la sua chioma.
La posizione a ovest fa sì che la cometa si trovi nella porzione di cielo proprio nelle fasi del tramonto, cosa che può influire sulla sua visibilità. Il fatto che C/2023 A3 diventi osservabile più in alto nel cielo dovrebbe comunque ridurre il problema, perché rimarrà per più tempo visibile mentre il Sole sarà ormai tramontato. Le ore migliori per osservarla saranno quindi subito dopo il tramonto. Vista la direzione di osservazione è importante attendere che il Sole sia tramontato non solo per poter vedere meglio la cometa, ma anche per evitare di osservare direttamente e a lungo il disco solare con tutti i rischi che ne conseguono per la vista.
Per osservare al meglio la cometa C/2023 A3 è importante scegliere un luogo buio, possibilmente lontano dall’inquinamento luminoso prodotto dalle città; se se ne ha la possibilità, è meglio raggiungere una collina o un luogo in alta quota, per avere una maggiore visione d’insieme della linea dell’orizzonte verso ovest. In queste condizioni la cometa dovrebbe essere visibile a occhio nudo, ma l’utilizzo di un binocolo o di un telescopio amatoriale potrebbe consentire di osservare meglio e più nel dettaglio la chioma e la coda della cometa.
Per localizzare il punto verso cui osservare può essere sufficiente una bussola o un’applicazione che ne simula la funzione (di solito ci sono funzionalità per queste cose già nei sistemi operativi degli smartphone Android e sugli iPhone), orientando verso i 255°, come indicato nella mappa celeste qui sopra che mostra il percorso della cometa nel cielo. Oltre alla bussola si possono utilizzare alcune applicazioni per cercare un oggetto celeste e ottenere informazioni su dove orientare lo sguardo per poterlo osservare. C/2023 A3 sarà osservabile fino alla fine di ottobre.