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“In casi di difficoltà un edificio incompleto non può reggere, rischia di non sopravvivere. Il mondo è pieno di difficoltà emergenziali e l’edificio europeo va completato perché non può restare incompleto, perché non reggerebbe all’urto degli eventi della vita internazionale”. A sottolinearlo è il capo dello Stato Sergio Mattarella in un saluto all’Università di Aosta.
“Il mondo è pieno di condizioni emergenziali”
Durante il suo discorso all’ateneo della Valle d’Aosta Mattarella ha infatti ricordato come “le genti di montagna sanno più di chiunque altro che quando ci sono difficoltà emergenziali come calamità naturali un edificio incompleto non può reggere. Vi sono rischi di non sopravvivere. Il mondo è pieno di condizioni emergenziali, difficoltà di grande rilievo, globali. L’Edificio europeo va completato perché non può restare a lungo incompleto, perché non reggerebbe all’urto degli eventi della vita internazionale”. Il capo dello Stato ha definito “illusione e inganno” pensare di poter tornare alle singole sovranità nazionali.
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Le due visioni dell’integrazione e le sovranità nazionali
“Si sono sempre confrontate sin dai tempi dei trattati di Roma – ha detto Mattarella – due concezioni nell’ambito della Comunità: chi ha pensato e continua a pensare che l’Unione europea sia un’utile cornice di collaborazione economica, ma nulla di più, una cornice utile per l’Economia, che è stato il punto di partenza dei Trattati di Roma; chi ha sempre pensato e continua a pensare che l’Unione sia una comunità di valori che si aggrega attorno ad essi, ed inevitabilmente cresce in integrazione sempre più intensa e più completa, per tante ragioni. Una è quella, di sempre più evidente attualità, di rendere effettiva la sovranità nazionale, di fronte ai tanti problemi di portata epocale che si pongono davanti all’umanità, sempre più ampi , sempre più globali. Nessuna sovranità nazionale è capace di affrontarli con efficacia, e per rendere effettive queste sovranità nazionali occorre investirle insieme. Questo è un modo per affermare in modo efficace, effettivo, serio , importante la civiltà europea e insieme di garantire agli stati nazionali, una effettività della sovranità gestita insieme”.
L’Europa cresce con gli strumenti di solidarietà
“L’Unione è una comunità di valori – ha proseguito il Capo dello Stato – e ciò richiede che sempre più aumenti la vita insieme. In fondo è quello che voleva esprimere Robert Schuman che tra il 1949 e il 1951 ha dato un contributo fondamentale all’avvio dell’integrazione europea. L’Europa crescerà con l’aumento degli strumenti di solidarietà che nel corso del tempo si manifesteranno. Lo abbiamo visto in tante occasioni, nella pandemia o nel post pandemia. Questo significa che si fa riferimento a valori comuni che richiedono un crescente impegno vicendevole. Vi è una quantità di ragioni che spinge affinchè questo venga completato”. Mattarella è quindi ricorso alla metafora della casa incompleta che crolla dinanzi a una calamità, per indicare il rischio “di non sopravvivere” che corre l’Ue se non procede nell’integrazione. “Vi sono molti nell’Ue, in tanti Paesi dell’Ue, in tutti i Paesi dell’Ue – ha sollineato – che vengono illusi da chi pensa che si possa tornare ad un epoca d’oro del passato, che non c’è più, ammesso che fosse d’oro, che non c’è più perché il mondo è cambiato, la storia procede e illudersi che possa tornare indietro è, appunto, una illusione e un inganno”.