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Rosanna Natoli, il Csm valuta la sospensione: voto fissato per l’11 settembre

In una lettera inviata al Comitato di presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura l’ex componente della Sezione Disciplinare di Palazzo Bachelet, la consigliera laica Rosanna Natoli, chiede l’annullamento delle delibere ‘in autotutela’ adottate dal Plenum lo scorso 17 luglio e dove si è deciso, tra l’altro, la nomina del procuratore di Catania.  Natoli, consigliera laica in quota FdI, è finita nella ‘bufera’ per un colloquio privato avuto con la giudice Maria Fascetto Sivillo, quest’ultima sottoposta a un procedimento disciplinare da parte del Csm. 

Natoli: “Terrorizzata e violentata psichicamente”

Con la lettera inviata al Comitato di presidenza del Csm e, per conoscenza, a tutti i consiglieri, Rosanna Natoli racconta che la mattina del 17 luglio, prima dell’avvio del Plenum, le era stato riferito che era intenzione dei Consiglieri di AreaDg e Md, qualora avesse preso parte ai lavori, di rendere pubblica “la trascrizione del contenuto della chiavetta USB depositata dalla Fascetto Sivillo”. Natoli, quindi, afferma di essersi sentita “terrorizzata, forzata e violentata psichicamente dalle parole e dalle intenzioni riferitemi”, e quindi di essere stata “costretta” ad allontanarsi da Palazzo Bachelet. Intanto il comitato di presidenza del Csm ha affrontato in queste ore l’argomento della mozione che riguarda la rimozione di Natoli, da portare in plenum il prossimo 11 settembre.


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