- La conduttrice 73enne ha parlato del marito scomparso nel 1999 e dell’incidente avuto nel 2012
- Ha detto che avrebbe preferito morire piuttosto che risvegliarsi dal coma, ecco perché
Alda D’Eusanio ha fatto affermazioni molto forti parlando del marito Gianni Statera, venuto a mancare a soli 55 anni nel 1999.
La conduttrice tv è stata ospite del programma Rai ‘Storie di donne al bivio’ e qui ha raccontato addirittura di non essere felice di aver superato un grave incidente, sarebbe voluta morire.
La 73enne a Monica Setta ha anche spiegato di sentire sempre accanto a se l’energia di Gianni.
Ha detto: “La morte di mio marito è stato un bivio molto traumatico, perché la morte è un’amputazione, ti tolgono un pezzo di corpo proprio. Posso definirla amputazione”.
“Sono passati 24 anni, ma per me non è passato un giorno. Ricordo tutto e rivivo tutto. E’ come se non fosse passato, vivo il dolore nel profondo tutti i secondi della mia vita. Non sarò mai più una donna felice. Non riesco a dimenticare”, ha aggiunto.
“Di mio marito ricordo perfino il profumo, l’odore. Ricordo tutto e vivo ancora tutto. Per esempio se penso a mio marito mi attizza”, ha proseguito.
Alda ha ripercorso la storia d’amore con Statera, che era un grande professore universitario di sociologia.
In tanti anni alla D’Eusanio l’idea di trovare un nuovo compagno non l’ha mai nemmeno sfiorata. Non sente neppure la mancanza di figli: “Tutt’ora il rapporto con mio marito mi riempie, cuore, mente e giornate che non mi mancano i figli. Ho pensato di riaprire il mio cuore? Puoi farlo se sei libera, se non sei innamorata, ma io sono innamorata di mio marito”.
“Quando una mia amica è venuta da me perché il marito dopo trent’anni l’ha lasciata per un’altra io le ho detto: ‘Vedi la vera vedova sei tu, non io. Perché a me mio marito non mi ha mai lasciata’. E’ morto dicendomi quanto sei bella. Non ci siamo mai lasciati. Lei è stata lasciata. Lei deve vivere un lutto perché lui le ha preferito un’altra. A me mio marito non mi ha mai preferito nessuno, per lui sono sempre stata l’unica e la migliore al mondo”, ha fatto sapere.
“L’amore non è fatto di corpo, è fatto di energia. Se una persona muore tu hai il pensiero, il ricordo. L’amore vive sempre. L’energia di mio marito è accanto a me. E non sono matta”, ha sottolineato.
Parlando dell’incidente che le è quasi costato la vita (nel 2012 è stata investita da un motorino a Roma), ha poi affermato: “Ho avuto l’osso occipitale rotto, cinque emorragie cerebrali, il coma, ed ero felice. Ogni volta che tornavo dal coma e mi accorgevo di essere sulla terra volevo ripartire, perché volevo andare da Gianni. Non sono felice di essere viva, sarei morta volentieri perché sarei stata di nuovo unita anche col corpo a lui”.
“Se sopravvivi evidentemente hai un destino che non si è ancora concluso. Però se morivo non mi dispiaceva”, ha concluso.
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