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“Alice Neri tentò di difendersi dal suo assassino”: la verità dall’esame tossicologico sul corpo della 32enne

Alice Neri venne trovata morta il 18 novembre del 2022 a Fossa di Concordia, provincia di Modena. Il corpo era completamente carbonizzato, ma il consulente nominato dalla procura di Modena è riuscito a ricostruire quanto accaduto negli ultimi istanti di vita della giovane mamma. 

La 32enne aveva assunto alcol e sostanze stupefacenti prima di morire, ma quest’assunzione non sarebbe correlata al suo delitto. Al momento, l’unico indagato per il suo omicidio resta Mohamed Gaaloul.

Alice Neri provò a difendersi dal suo assassino

Alice Neri ha tentato di difendersi dal suo assassino, cercando di sottrarsi ai fendenti inferti con violenza. Quando il killer ha dato fuoco al suo corpo, la 32enne di Ravarino era già morta. È questa la conclusione cui è giunto il consulente nominato dalla procura di Modena nell’ambito delle indagini sulla morte della giovane madre, trovata senza vita il 28 novembre del 2022 a Fossa di Concordia, provincia di Modena.

Stando a quanto riferisce Il Resto del Carlino, l’unico indagato per l’omicidio resta Mohamed Gaaloul, il tunisino fermato in Francia qualche mese dopo il delitto. Sarebbe stato lui l’ultimo a vedere la 32enne la sera della scomparsa. Alice Neri aveva bevuto e assunto droga la sera che fu uccisa, ma questa assunzione non sarebbe comunque correlata con la sua morte, sopraggiunta per le coltellate.


Fonte: https://www.nanopress.it/s/cronaca/feed/


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