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Urso e la polemica per la moglie che salta fila a Fiumicino: “È la scorta che decide”

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso affronta le polemiche scoppiate per il video con cui l’attore Luca Zingaretti denunciava che “la moglie di un politico italiano” nella giornata di ieri, 15 luglio, era stata fatta passare davanti a tutta la fila di passeggeri in attesa di imbarcarsi all’aeroporto Fiumicino di Roma. Si trattava, come si è scoperto dopo, di Olga Sokhnenko, consorte di Urso. “Ho accompagnato mio figlio di sette anni e mia moglie in aeroporto prima di andare al ministero. È compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza. Mi rammarico se questo possa aver recato disagio ad altri. Non è nel mio stile, come sa chi mi conosce”, dice il ministro in un’intervista a Repubblica. Che però non risponde alla domanda principale: “È stato giusto avere scavalcato la fila?”.

La versione del ministro Urso: “Non ho notato modi poco gentili della mia scorta”

Urso ripete più volte di non aver notato “modi poco gentili” da parte della sua scorta in aeroporto, perché – pur essendo vicino alla moglie mentre si dirigeva all’imbarco – “ho trascorso tutto il tempo al telefono” per preparare “un incontro importante”, un tavolo per l’accordo di programma sull’ex Ilva di Taranto. È lecito quindi che la scorta, che deve concentrarsi sulla sicurezza del ministro a cui è legata, si occupi dei familiari? “È la scorta a valutare le condizioni, io ero accanto a mia moglie anche se al telefono. Per l’esattezza portavo la sua valigia”, dice Urso.


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