Introduzione
All’interno della maggioranza è aperta la discussione sull’iter del Ddl sicurezza: la strada sembra quella di una terza lettura il più veloce possibile per accogliere le osservazioni del Quirinale e approvare il provvedimento possibilmente entro due mesi. Le cinque segnalazioni arrivate dal Colle sul disegno di legge in questione avrebbero convinto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad aprire ad alcune modifiche parlamentari (e dunque ad una terza lettura alla Camera), ma la Lega non è d’accordo: “Prima va approvato il Ddl sicurezza, poi si fanno altri passi”, dice il partito di Matteo Salvini. Intrecciato a questo primo nodo, ufficialmente ancora non sciolto, c’è quindi il tema della nuova norma per le maggiori tutele legali per le forze dell’ordine: sembra poco praticabile la strada di un emendamento al Ddl sicurezza (allungherebbe di troppo i tempi), resta quella di un decreto o – più quotato – un altro ddl che abbia una corsia preferenziale. Ma di cosa si parla quando viene nominato il cosiddetto scudo penale?