Il 10 e 11 luglio si tiene nella capitale italiana la quarta Conferenza internazionale dell’Ukraine Recovery Conference, al centro congressi La Nuvola dell’Eur. A discutere della futura ricostruzione post-guerra di Kiev ci saranno circa 3500 partecipanti, oltre 100 delegazioni ufficiali, 40 organizzazioni internazionali, 2.000 aziende (di cui circa 500 italiane). Presenti Meloni, il cancelliere Merz, Zelensky, Ursula von der Leyen e Tusk. Attesa call con i “volenterosi” riuniti da Starmer e Macron in Gb
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Per discutere della ricostruzione dell’Ucraina, giovedì 10 e venerdì 11 luglio si tiene a Roma la quarta Conferenza internazionale dell’Ukraine Recovery Conference, nella cornice del centro congressi La Nuvola dell’Eur. Circa 3500 partecipanti, oltre 100 delegazioni ufficiali, 40 organizzazioni internazionali, 2.000 aziende (di cui circa 500 italiane), centinaia di rappresentanti delle autonomie locali e della società civile, un Recovery Forum e un segmento dedicato alle aziende. L’obiettivo è quello di proseguire nella mobilitazione dei governi, del settore privato, delle istituzioni finanziarie internazionali, delle comunità locali e della società civile per la ripresa di Kiev quando finirà la guerra con la Russia.
Chi ci sarà
Da quanto emerso, dopo il saluto di Antonio Tajani, ci sarà la sessione plenaria aperta da Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen e Volodymyr Zelensky. Prenderanno la parola tra gli altri, oltre alla first lady ucraina Olena Zelenska, anche il Cancelliere tedesco Friedrich Merz (la Germania è il Paese organizzatore della precedente edizione) e il primo ministro polacco Donald Tusk (la Polonia organizzerà la prossima edizione) che, nel pomeriggio si collegheranno con Emmanuel Macron e Keir Starmer per una call del gruppo dei “volenterosi” con gli ospiti del summit di Roma.
L’altro vertice
Sempre il 10 luglio, infatti, dalla base di Northwood, in Gran Bretagna, Starmer e Macron riuniranno in call i 30 Paesi “Volenterosi” (nati a febbraio con l’obiettivo di strutturare una forza di peacekeepers dopo il cessate il fuoco), collegandosi con Giorgia Meloni e Merz a Roma. Zelensky parteciperà a entrambi gli eventi. Nella videoconferenza del 10 luglio, fa sapere l’Eliseo, si discuterà “su come mantenere seriamente la capacità di combattimento dell’Ucraina” e garantire la “rigenerazione dell’esercito ucraino”.
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Il programma della Conferenza di Roma
La Conferenza si articolerà in numerosi panel di discussione di alto livello sulle quattro dimensioni (settore privato; capitale umano; dimensione regionale e locale; riforme e adesione alla UE), con la partecipazione di numerosi ministri del governo; un Recovery Forum (una serie di tavole rotonde consecutive e laboratori dedicati ai principali settori economici quali infrastrutture, edilizia, energia, agribusiness, digitale, industria strategica, salute); un segmento economico dedicato alle aziende italiane, ucraine e internazionali, che assieme alle amministrazioni centrali e locali ucraine potranno presentarsi e interagire in incontri B2B e B2G. I lavori dei panel e delle tavole rotonde proseguiranno con lo stesso formato anche l’11 luglio. Si tratta del principale appuntamento internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina. L’edizione di Roma segue le Conferenze di Lugano (2022), Londra (2023) e Berlino (2024).
Tajani: “Sia trampolino per pace”
Presentando l’evento, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha detto: “L’assistenza militare all’Ucraina deve procedere di pari passo con la cooperazione in ambito civile. Per questo, abbiamo voluto fare dell’impegno per la ricostruzione una cifra fondamentale della nostra azione. Aiuteremo l’Ucraina nella ricostruzione, contribuendo al suo programma di riforme e al suo percorso di adesione all’Unione europea. Stiamo registrando un forte interesse e ci aspettiamo la presenza attiva di numerose imprese. Lavoreremo affinché la Conferenza di Roma possa essere un trampolino di lancio per la pace, anche attraverso maggiori investimenti nel Paese”.