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La Puglia interrompe i rapporti con Israele per violazione dei diritti umani a Gaza

La Puglia prende le distanze da Israele. Con una mozione del Consiglio regionale chiede l’interruzione di ogni collaborazione commerciale con lo Stato ebraico. Intanto, al Consiglio comunale di Bari viene approvato l’ordine del giorno con il quale “l’amministrazione dichiara non gradita, anche per le prossime edizioni della Fiera del Levante e nei Saloni specializzati, la partecipazione in qualsiasi forma dello Stato di Israele, o di suoi rappresentanti, sino a quando non porrà fine all’intervento militare nella Striscia di Gaza e alla violazione dei diritti umani della popolazione civile”. 

L’appello del presidente di Regione Emiliano

Si è mosso anche il presidente di Regione Michele Emiliano che in un video sui social, dopo aver definito quanto sta avvenendo nella Striscia “un genocidio di inermi palestinesi”, ha invitato “tutti i dirigenti e dipendenti della Regione, delle sue Agenzie e delle società partecipate a interrompere ogni rapporto di qualunque natura con i rappresentanti istituzionali del suddetto governo e con tutti quei soggetti a esso riconducibili che non siano apertamente e dichiaratamente motivati dalla volontà di organizzare iniziative per far cessare il massacro dei palestinesi nella Striscia di Gaza”. Emiliano ci ha tenuto a ricordare che si tratta di “una posizione nei confronti del governo Netanyahu, non del popolo israeliano”. 


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