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Il prof autore delle minacce alla figlia di Meloni: “Chiedo scusa, gesto stupido”

Il docente campano aveva augurato alla figlia della premier “la sorte della ragazza di Afragola”, uccisa a 14 anni dall’ex fidanzato, a colpi di pietra. Intervistato da “Il Roma”, l’uomo ha spiegato: “Mi rendo conto della gravità, ma in classe non ho mai fatto politica. I miei studenti mi vogliono bene. Odio ogni forma di violenza, amo gli animali, faccio volontariato. È stato un errore”. Intanto Mattarella ha chiamato la premier per esprimerle la sua solidarietà

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“È stato un gesto stupido, scritto d’impulso. Chiedo scusa per il contenuto del post: non si augura mai la morte, soprattutto a una bambina. Ma non ritiro le mie idee politiche: non mi sento rappresentato da questo governo”. Queste le parole di Stefano Addeo, il docente di tedesco di un istituto superiore della provincia di Napoli, che, in un suo post su Facebook, aveva scritto: “Auguro alla figlia di Meloni la sorte della ragazza di Afragola”. Intervistato da Il Roma, l’uomo ha spiegato: “Mi rendo conto della gravità, ma in classe non ho mai fatto politica. I miei studenti mi vogliono bene. Odio ogni forma di violenza, amo gli animali, faccio volontariato. È stato un errore”. Intanto,  il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato – oggi – la premier. Nel colloquio, si è appreso, il capo dello Stato ha espresso la sua solidarietà per le minacce social ricevute dalla figlia di Meloni, Ginevra. 

Il professore: “Mi hanno minacciato di morte”

Il professore ha raccontato cosa è accaduto dopo che ha scritto il post: “Mi hanno minacciato di morte, lanciato pomodori contro le vetrine di casa, insultato in tutti i modi. Sono andato dalla Polizia Postale, ho sporto denuncia!. Ma sottolinea: “Non ho cancellato il post per paura: l’ho cancellato perché da solo mi sono accorto che era sbagliato”.


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Il post del docente faceva riferimento al femminicidio di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa a colpi di pietra dal suo ex fidanzato ad Afragola, ed era rivolto alla figlia della presidente del Consiglio, che ha 7 anni. “Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore. Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire. Perché esistono confini che non devono essere superati mai. E difenderli è una responsabilità che va oltre ogni appartenenza”, ha commentato su X e Twitter Meloni, raccogliendo la solidarietà di tutto il mondo politico, da destra a sinistra.

Valditara: “Ministero sanzionerà chi non è degno di far parte della scuola”

Intanto Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha promesso verifiche e ha spiegato: “La figura del docente è di straordinaria importanza nella formazione dei giovani, non solo nell’impartire saperi ma anche nell’educare al rispetto verso gli altri. È indispensabile che i docenti siano per primi sempre consapevoli della responsabilità e del valore sociale del loro ruolo. Non possiamo più tollerare comportamenti di singoli che sui social o in pubblico tradiscono quel decoro e quella dignità che devono caratterizzare una professione così delicata. Il Ministero sanzionerà quanti non sono degni di far parte della nostra scuola”. 


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