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Orsini: “Senza Ilva dovremo comprare acciaio all’estero”


«Sono un europeista convinto, credo che il sistema Europa possa dare davvero tanto. Però l’Europa deve cambiare passo» ed «essere più rapida nelle decisioni» perché «in un contesto di conflitti economici, con le altre aree del mondo che si muovono più velocemente, l’Europa rischia di essere stritolata». È il messaggio del presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, lanciato ieri in chiusura del festival dell’Economia a Trento. «Ci sono alcuni documenti che stanno uscendo dove si prende atto che in Europa alcuni errori sono stati fatti. La tecnologia – ha aggiunto – non si può cambiare con una norma. C’è la presa d’atto ma le risposte invece sono lente per quanto riguarda l’industria. Ci sono settori penalizzati rispetto ad altri Paesi».

Orsini chiede, a nome degli imprenditori, semplificazione. «Trump quando parla dell’Europa mette in evidenza che c’è un dazio interno all’Ue che mette fuori mercato chi opera da altri continenti», ha detto ieri. E chiede «governi stabili» per fare una «programmazione di lungo termine» e adottare misure di sostegno agli investimenti.

L’intervento del presidente di Confindustria di ieri è un antipasto di quello che dirà davanti all’assemblea di Confindustria che si riunirà domani a Bologna alla presenza della premier e della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. I temi sul tavolo saranno tanti: i dazi Usa, la crisi dell’automotive ma anche quella dell’ex Ilva, e poi l’energia con il carobollette, il disaccoppiamento delle energie rinnovabili arrivate a fine incentivo e le divisioni interne alla stessa associazione su quali strategie adottare.

All’Ilva di Taranto «bisogna dare una protezione sennò saremo costretti a comprare l’acciaio dall’estero», ha detto ieri. Quanto ai dazi, bisogna «fare presto» perché «è una guerra che genera incertezza», c’è un «delta di trattativa che credo si possa superare» mettendo sul tavolo acquisti di energia e per la Difesa dagli Usa, ed il tema delle Big Tech «su cui gli Stati Uniti sono molto interessati».

Ieri Orsini ha lanciato anche un appello ai sindacati: «Al leader della Cgil, Maurizio Landini, che mi dice che non ci troviamo mai per parlare di cose serie, voglio ricordare che il 7 aprile gli ho mandato una lettera a cui

lui ha risposto, mi ha risposto la Cisl, ma non ha risposto la Uil. Poi ne abbiamo mandata un’altra due giorni fa. Io vorrei, perché incontri one to one non li faccio, fare un incontro in cui loro tre si trovano insieme».


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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