Grande partecipazione ieri alla Camera dei Deputati per il convegno promosso dall’On. Cristina Almici e dall’Associazione IDEA – Italian Digital Experts Association, moderato dal Presidente, Prof. Ezio Stellato. L’iniziativa – ospitata nella Sala Tattarella – ha avuto l’obiettivo di avvicinare il legislatore alle dinamiche reali del mercato, offrendo una piattaforma di dialogo tra istituzioni e imprenditori del territorio. Un confronto ritenuto strategico per valorizzare le esperienze virtuose del sistema Paese e costruire un ponte stabile tra mondo produttivo e Parlamento.
Dopo i saluti istituzionali dell’On. Almici, che ha sottolineato l’importanza di “ascoltare le energie innovative che animano il Made in Italy per tradurle in strumenti normativi efficaci”, i relatori hanno esplorato il tema del lusso da prospettive non convenzionali, mostrando come esso stia evolvendo da simbolo di esclusività a driver di qualità diffusa, sostenibilità e benessere sociale.
L’imprenditore tech Matteo Palazzi ha evidenziato come la sicurezza rappresenti oggi un bene primario: grazie alla tecnologia – ha spiegato – poter vivere la propria quotidianità in ambienti protetti e intelligenti diventa una nuova forma di lusso, accessibile e abilitante per la cittadinanza.
Il CEO di VPS Italy Manuel Manzoni ha posto l’accento sulla dimensione ambientale: respirare aria pulita e operare in contesti sani configura un lusso “etico”, legato alla responsabilità sociale d’impresa e alla transizione energetica. Il Made in Italy, in questa visione, è motore di innovazione sostenibile capace di generare valore collettivo.
Il consulente finanziario Emiliano Cangu ha infine illustrato le opportunità della tokenizzazione: la possibilità di investire anche in frazioni di asset del mondo del lusso apre il mercato a una platea più ampia di investitori, valorizzando il brand nazionale – un capitale intangibile ma concreto – e attraendo risorse globali verso le eccellenze italiane.
Dal dibattito è emersa una definizione ampliata di lusso: non più soltanto inaccessibilità o status, bensì qualità del prodotto e della vita, sicurezza, sostenibilità ambientale e strumenti finanziari innovativi. Una traiettoria che punta a rendere il lusso “raggiungibile ai molti, se non a tutti”, preservando al contempo l’identità e la reputazione del Made in Italy.
La riuscita dell’evento conferma l’efficacia di momenti di confronto diretto tra imprese e
istituzioni: un modello che IDEA e l’On. Almici intendono proseguire, affinché l’innovazione generata sul territorio possa tradursi in politiche pubbliche capaci di sostenere crescita, inclusione e competitività internazionale.