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La corsa all’intelligenza artificiale: gara aperta con Stati Uniti e Cina

Nella corsa all’intelligenza artificiale, Stati Uniti e Cina viaggiano a ritmi vertiginosi con L’Europa che cerca di tenere il passo. La sfida, infatti, è complessa e si gioca su più fronti: infrastrutture, investimenti e regolamentazione. Ma la partita vera che si sta delineando è quella della sicurezza nazionale. Sul piano della capacità di calcolo, il divario è marcato. Secondo l’ultima classifica stilata da TOP500, che monitora i supercomputer più potenti al mondo, tra l’80% e il 90% della potenza computazionale globale è concentrata tra Stati Uniti e Cina mentre L’Europa risulta marginale nel confronto. Anche sul fronte dell’adozione dell’AI da parte delle imprese il cammino è in salita.

Secondo gli ultimi dati Eurostat/Istat, in Italia solo l’8% delle aziende utilizza soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, contro una media europea del 13%. Il divario si accentua tra le grandi imprese: nel nostro Paese la percentuale si ferma al 32%, mentre la media Ue si attesta al 42%. Ancora più evidente è la distanza negli investimenti. Negli ultimi 11-12 anni, Stati Uniti e Cina hanno attratto complessivamente circa l’80% degli investimenti globali nel settore, lasciando all’Europa solo il 7%. L’Italia, in questo scenario, si ferma a uno scarno 0,2%. Non mancano le ombre nemmeno sul piano della compliance normativa. Con l’entrata in vigore dell’AI Act europeo, molte imprese sono chiamate a rivedere processi e governance tecnologica. Ma oggi, circa il 95% delle grandi aziende italiane non ha ancora definito un percorso strutturato per garantire la conformità delle proprie soluzioni AI. Intanto, il ritmo dell’innovazione globale continua ad accelerare: dal 2024, viene rilasciata in media una nuova versione di modello linguistico ogni due giorni, tra nuove release e aggiornamenti di quelli già esistenti.

Un segnale chiaro di una competizione serrata e in fortissima accelerazione.

Per rispondere a questa sfida, nei mesi scorsi l’Unione Europea ha annunciato un piano da 200 miliardi di euro destinato allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo è ambizioso: colmare il gap e riportare il continente tra i protagonisti nella corsa all’intelligenza artificiale.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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