I riflettori delle sale operative ieri sono tornati ad accendersi su Francoforte. Perché la presidente della vigilanza Bce, Claudia Buch, in audizione al Parlamento europeo ha detto che la sorveglianza della banca centrale europea effettuerà stress test sulle banche rispetto ai rischi geopolitici nel 2026. “Gli istituti dovrebbero rafforzare la loro capacità di resistere alle minacce macro-finanziarie immediate e ai gravi choc geopolitici”, ha sottolineato. Aggiungendo che “nell’esercizio di stress test tematico del 2026, daremo seguito allo stress test di quest’anno, chiedendo alle banche di valutare quali scenari di rischio geopolitico specifici per ciascuna azienda potrebbero avere un impatto significativo sulla loro solvibilità”.
Buch ha spiegato che le big del credito “devono avere un’ottima comprensione di come i loro clienti aziendali siano esposti ai costi del commercio internazionale, alle catene del valore globali e a tutto questo”. La Vigilanza sta, dunque, lavorando a stretto contatto con le banche per verificare se dispongano di sistemi di gestioni del rischio interno “sufficientemente informativi per comprendere le implicazioni dei cambiamenti settoriali e persino dei cambiamenti a livello aziendale, perché anche le aziende all’interno di un determinato settore potrebbero essere colpite in modo molto diverso dai dazi”, ha aggiunto. Sottolineando che i dazi imposti dall’amministrazione Trump, se confermati e se resteranno in vigore per un periodo prolungato, “pongono ulteriori rischi per la stabilità finanziaria nella Ue” con più imprese insolventi, la possibilità di correzioni brusche dei mercati e implicazioni per i bilanci delle banche.
L’allarme arriva anche dal rapporto 2024 del Comitato europeo per i rischi sistemici (Esrb).
Il Comitato che fa capo alla Bce, creato nel 2010 durante la grande crisi finanziaria, pone in cima alla classifica dei rischi sistemici, denotandoli come “gravi”, una situazione di “stress di bilancio” per le imprese e “una correzione disordinata dei mercati” innescata da “rischi geopolitici e macroeconomici”.