Con l’arrivo della stagione estiva e l’incremento delle temperature è sempre più frequente avere a che fare con automobilisti che si mettono al volante, per questioni di comodità, indossando un paio di pantofole o di infradito oppure stando direttamente a piedi nudi. Una pratica comune e più diffusa di quanto si possa immaginare, specie tra i vacanzieri che si spostano in auto per raggiungere la spiaggia e godersi una giornata al mare, ma cosa dice il Codice della strada? È lecito farlo?
Iniziamo innazitutto col dire che attualmente non è previsto alcun genere di divieto nel CdS: non esiste, cioè, alcuna norma specifica che impedisca a un automobilista di guidare stando scalzo oppure indossando ciabatte, sandali o infradito, e lo stesso discorso vale per le scarpe con i tacchi.
L’unico riferimento al tema che si può in un certo senso riferire a questa specifica problematica è quanto indicato al comma 2 dell’articolo 141 del Codice della strada: “Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile”. Un altro richiamo si può cogliere al comma 1 dell’articolo 169: “In tutti i veicoli il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida”.
In poche parole, andando a prendere in esame la conduzione di un mezzo a quattro ruote scalzi o in ciabatte, l’unico elemento di cui tener conto è quello di trovarsi a guidare in condizioni di massima sicurezza, per sé e per gli altri automobilisti. Si può pertanto fare esclusivamente affidamento sul buon senso del conducente di turno, il quale deve essere in grado di scegliere l’abbigliamento giusto, accessori come scarpe o ciabatte inclusi, per guidare in assoluta sicurezza.
Se da un lato, quindi, le forze dell’ordine non hanno alcun riferimento per sanzionare un automobilista a seconda del tipo di calzatura selezionata, oppure nel caso in cui decida di guidare scalzo, potrebbe non valere altrettanto anche per le assicurazioni. In caso di sinistro, qualora dovesse essere menzionata dagli agenti tra le cause anche la scelta della calzatura da parte del responsabile, l’azienda potrebbe rivalersi su di esso tentando di non liquidare il danno o di rifondarne solo una parte.
Meglio mettere le mani
avanti, dunque: il consiglio migliore è quello di indossare un paio di scarpe comode che consentano di avere il pieno controllo sulla pressione dei pedali, specie su quello del freno in caso di improvvise e brusche frenate.