- Il conduttore, entusiasta del suo Sanremo 2024, rivela di essere devoto a Santa Rita da Cascia
- Il 61enne crede nei miracoli: “Sì, sono molto credente e credo possano accadere”
Amadeus è entusiasta del suo Sanremo 2024, che prenderà il via il prossimo 6 febbraio e si concluderà sabato 10. E’ al timone per la quinta volta di seguito del festival: dice che sarà l’ultima. Stavolta sembra certo nella decisione. A Chi svela la sua emozione per la kermesse all’Ariston. Racconta pure della malattia avuta da bambino: a 7 anni si è ammalato di nefrite e ha rischiato di morire. Il presentatore è stato per tre mesi all’ospedale di Bussolengo ricoverato. I genitori si rivolsero a Santa Rita da Cascia e la pregarono di salvarlo. Lui all’anagrafe, infatti, si chiama Amedeo Umberto Rita Sebastiani. “Ricordo i pianti dei miei genitori quando il dottore disse che era grave”, rivela.
Lui crede nei miracoli: “Sì, sono molto credente, e credo che possano accadere. Per questo prego Dio e Santa Rita per la salute, non prego mai per il lavoro, per far- mi andare bene Sanremo, lo troverei irrispettoso”. Amadeus con la mente torna indietro a quando stava male: “Ricordo tutto perfettamente, anche se avevo 7 anni. Ho un ricordo nitido, come se fosse accaduto cinque anni fa. Ricordo la sofferenza, il dolore dei miei genitori, i pianti quando il dottore disse loro che la situazione era grave. Ricordo le trasfusioni, l’ospedale. Ho tutto qui, davanti agli occhi. Per due anni non ho potuto fare sport, correre, vivere come tutti gli altri bambini”.
Poi è accaduto quello che lui considera il ‘suo’ miracolo. Il conduttore aggiunge: “E ricordo la gioia quando, a 9 anni, il dottore mi disse: ‘Ora sei guarito, puoi tornare a giocare a pallone’. Questa cosa mi ha responsabilizzato, sono cresciuto più velocemente. Sono sempre stato responsabile, non ho mai fatto colpi di testa perché non volevo dare altri dolori ai miei genitori”.
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