- Nino ricorda Gianluca, scomparso il 5 gennaio 2023 a causa del tumore al pancreas
- “Ci siamo riscoperti nel dramma, ho avuto la soddisfazione di riscoprire un rapporto che comunque c’era”
Domani, venerdì 5 gennaio 2024, sarà un anno dalla sua scomparsa. La morte di Vialli rimane una ferita aperta per molti. Il campione di calcio se n’è andato a soli 58 anni dopo aver combattuto una lunga battaglia contro il tumore al pancreas che l’aveva colpito nel 2017. Per la prima volta il fratello di Gianluca, Nino, di otto anni più grande, parla degli ultimi giorni dello sportivo. “Attendeva con impazienza la fine”, rivela al Corriere della Sera.
Il ricordo del fratello non lo abbandona mai. Nino confida: “E’ un ricordo continuo. Anche perché io, negli ultimi anni, da che mi sono trasferito in Thailandia, Luca l’ho vissuto pochissimo. Ci sentivamo per telefono. Spesso, dopo che ha scoperto la malattia, non mi rispondeva, a volte neanche ai messaggi, io credo per l’imbarazzo che gli chiedessi ‘Come stai?’. Si faceva sentire quando stava proprio bene, sennò si negava un pochino”.
A Natale dello scorso anno Vialli comunicò alla sua famiglia che stava per morire, il fratello spiega: “Mia moglie Nadia e io siamo stati ininterrottamente a Londra in quei giorni e ho avuto la soddisfazione di riscoprire un rapporto che comunque c’era. Un rapporto da fratello maggiore”.
Sugli ultimi giorni in clinica del fratello dice: “Era cosciente che la fine si avvicinava, l’attendeva con impazienza, voleva smettere di soffrire, di lottare. Non era da lui, ma la malattia era durata troppo. Era fatto alla sua maniera. Quando siamo arrivati in stanza, ci ha detto: ‘Non preoccupatevi: se voglio qualcosa, ve la chiedo’. Il 27-28 dicembre ci ha rincuorato: ‘Siete i compagni ideali, siete qui, io so che ci siete’. Penso che la sofferenza fosse troppa. Si appisolava sempre più frequentemente, si svegliava poco e noi abbiamo solo potuto stagli vicino. Eravamo tutti lì quando è spirato”.
Quando gli di chiede di descrivere Vialli con un aggettivo, Nino non ha dubbi: “Brillante. Dire spiritoso è limitativo, intelligente è limitativo. Brillante forse mette insieme tutta la sua personalità. E perfezionista”.
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