- Il 49enne si fa vedere accanto alla statua del Santo: spera in una sua guarigione
- “Ogni giorno è un giorno in più per amare, un giorno in più per sognare, un giorno in più per vivere”
Costantino Vitagliano spera in un miracolo. Si augura che una preghiera possa aiutarlo a guarire. L’ex tronista di Uomini e Donne, colpito da una rara malattia autoimmune, va a San Giovanni Rotondo in pellegrinaggio nel Santuario di Padre Pio. Il 49enne si fa vedere accanto alla statua del Santo. “Ogni giorno è un giorno in più per amare, un giorno in più per sognare, un giorno in più per vivere”, scrive.
In molti gli sottolineano di “avere fede”. Di non perdere la speranza. Una follower fa sapere: “Padre Pio e’ il mio più grande amico, il padre che non ho mai avuto, il mio confidente con lui non mi sento sola”. Si augura che anche Costantino possa trovare conforto votandosi a lui, pregandolo con grande convinzione.
Vitagliano ha raccontato il suo calvario in tv, a Verissimo. “Mi è cambiata la vita dalla sera alla mattina. Si è spento l’interruttore e mi sono trovato in un’altra vita a 49 anni”, ha rivelato. E’ andato in ospedale per togliersi la stecca da un dito che si era rotto, avendo anche un dolore allo sterno, ha fatto un’ecografia e tutto è mutato: “Dall’eco è venuto fuori una macchia sull’aorta ombelicale. Sono andati tutti in ansia, mi hanno ricoverato d’urgenza, senza darmi spiegazioni ma facendomi capire che era pericoloso girare con una situazione come la mia”.
Costantino è stato ricoverato nel reparto oncologico: “Ho passato 29 giorni in ospedale senza avere una risposta. Alla fine mi hanno messo uno stent, ho perso 12 chili in 10 giorni. La mia testa pensava che stessi morendo. Sono stato fortunato perché non è un tumore, anche se per 30 giorni l’ho pensato”.
La sua è una malattia rara, quindi non c’è una cura certa. Vitagliano ha svelato: “Devo stare completamente a riposo, sono un autoimmune. Una parola che neanche conoscevo. Ho questa massa che mi fa andare la aorta in pericolo quotidianamente. Oggi sono quindi sotto pasticche dalle 8 di mattina e con l’agitazione che non sai cosa può capitare da un momento all’altro. Ho cominciato una terapia, ma andiamo a tentativi. Non abbiamo farmaci che sappiamo possano funzionare con certezza. Vado avanti alternando cortisone da cavallo, che mi dà euforia, a momenti down. Ad oggi c’è una situazione di tentativi, più che una cura vera e propria. Non si sa come andrà”. Vive alla giornata e si affida a Padre Pio, sperando di ricevere il suo aiuto o anche solo il suo conforto, per continuare a sperare che tutto si risolva al meglio.
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