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Torna in pista il Ddl sul fine vita, commissioni riunite dopo Pasqua per avvio esame

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Il fine vita ritorna in pista al Senato. Dopo la falsa partenza dovuta all’assenza del governo, martedì scorso, il disegno di legge del Pd, a firma di Alfredo Bazoli, viene finalmente calendarizzato per giovedì prossimo dalle commissioni Giustizia e Affari sociali del Senato, anche se si dovrà confrontare con il testo sostenuto dalla maggioranza presentato da Forza Italia. Un esordio dunque carico di tensione tra opposizione e coalizione di governo.

Testo in commissione

«È evidente che questo esecutivo vuole imitare la sua leader, nascondendo la testa sotto la giacca pur di non approvare un testo normativo», è l’attacco di Orfeo Mazzella, capogruppo M5s in Commissione Affari sociali. «Come sempre il governo Meloni risponde ’assente’», ha aggiunto. Tra i corridoi di Palazzo Madama si fa notare che, conservatorismo e ostruzionismo a parte, sul fine vita il governo potrebbe voler andare per le lunghe, «decidendo di non decidere», almeno per il momento. «Io spero che la Commissione si faccia realmente questa volta, e che non ci siano ennesimi stratagemmi della maggioranza», ha spiegato Bazoli.

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Il richiamo della Consulta

Il nodo nella congiunta in Senato non riguarda solo il tema della necessità di un intervento del legislatore, sollecitato dalla Corte costituzionale dall’ottobre 2018 e rinnovato qualche giorno fa. Il ddl depositato da Forza Italia, a firma del vicepresidente Adriano Paroli, mette nero su bianco delle restrizioni maggiori rispetto a quelle introdotte dalla Corte costituzionale nel 2019. «È chiaro che il testo che hanno depositato è quasi provocatorio perché ignora la sentenza della Corte sul caso Cappato. Non resisterebbe un minuto a un qualsiasi ricorso», ha rincarato Bazoli. Inoltre, rispetto ai passi avanti della legge approvata nel 2017 sul testamento biologico, con il testo della maggioranza «si torna decisamente indietro» sull’alimentazione e l’idratazione artificiale, rendendola «non più rifiutabile».

Gli obiettivi del centrodestra

Nei corridoi di Camera e Senato, alcuni parlamentari dell’opposizione si chiedono quale possa essere la ’ratio’ che si ’cela’ nel riproporre da parte della maggioranza un testo simile a quello della cattolica Paola Binetti. Sul fine vita, così come su molti temi etici, da Fi fanno notare che il partito ha certamente una linea ufficiale, conservatrice, ma che poi ha sempre lasciato libertà di coscienza. Tra i dem serpeggia invece l’idea che il centrodestra voglia strizzare un occhio ai loro mondi più oltranzisti lasciando, alla fine, tutto così com’è. E poi c’è chi vede, sempre tra i democratici, una mossa per far capire che il dialogo sul ddl del Pd non ci può essere, se non stravolgendolo.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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