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Sangiuliano dopo le dimissioni: “A posto con la coscienza, ora le querele. Tornerò in Rai”

L’ex ministro della Cultura in un colloquio con il Messaggero: “Mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte. Ho conosciuto la pericolosità devastante delle fake news sulla mia pelle. Ora rientro nel servizio pubblico, ma non voglio un posto di rilievo. Corte dei Conti? Fa bene a indagare”

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Gennaro Sangiuliano si è dimesso da ministro della Cultura. E ora, in un colloquio con il Messaggero, svela le sue mosse future dopo il caso Boccia che lo ha investito. “Farò l’avvocato di me stesso, insieme ai legali che mi aiuteranno. So bene come si fanno le querele ai giornalisti, e ora conosco purtroppo direttamente sulla mia pelle la pericolosità devastante delle fake news. Milioni e milioni di risarcimento mi aspetto. Anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte”. E alla domanda se tornerà in Rai, risponde: “Certo che ci tornerò. Come hanno fatto Marrazzo, Badaloni e tanti altri che presero aspettativa per impegnarsi in politica. Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato. Tornerò al mio lavoro e nell’azienda dove sono cresciuto. Ma non voglio un posto di rilievo”.

“Bene che la Corte dei Conti indaghi”

“Voglio recuperare anche i miei sentimenti – dice l’ex ministro Sangiuliano – e stare vicino a mia moglie, di cui resto innamorato, e fare un bilancio della mia vita politica. Vogliono farmi passare per un reietto, ma io mi sento a posto con la coscienza: non ho tradito le istituzioni, non ho usato neanche un euro di soldi pubblici per un caffè. La Corte dei Conti vuole indagare? Ben venga, è tutto nel mio interesse dimostrare l’impeccabilità di comportamento”.


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Le ultime 48 ore

Dopo giorni di bufera per il caso Boccia, Sangiuliano si è dimesso nel pomeriggio di ieri. In una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni, l’ex ministro ha annunciato la sua decisione irrevocabile. Poi, sempre ieri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto con il quale, su proposta del presidente del Consiglio,  ha accettato le dimissioni rassegnate da Sangiuliano e ha nominato nuovo ministro dellla Cultura Alessandro Giuli. La cerimonia del giuramento è avvenuta al Quirinale alle ore 19. In serata, l’intervista di Maria Rosaria Boccia a In Onda su La7: “Non sono contenta. Lui meritava quel posto, è una persona molto competente e secondo me anche una brava persona. Si è trovato in una situazione che non ha saputo gestire, mi dispiace tantissimo”. Ha sbagliato a lasciare? “Forse oggi dopo tutta la tempesta mediatica era necessario, però poteva non farlo, dicendo la verità fin dall’inizio”. Ha poi sottolineato che non spiava il ministro, ma che “lavorava con il ministro”. E ancora: “Non ho paura delle indagini, ho detto la verità”.


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