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Processo Open Arms, riunione d’urgenza della Lega. Salvini: “Io non mollo”

Dopo la richiesta, da parte della procura di Palermo, di una condanna a 6 anni di carcere sul caso Open Arms per Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, la situazione resta tesa. “Grazie a tutti per il sostegno. Arrendermi? Mai. Io non mollo”, ha assicurato in un post il ministro delle Infrastrutture e leader del Carroccio. Poi Salvini ha convocato d’urgenza il consiglio federale della Lega. La riunione è iniziata dopo le 16 e si svolge in parte in presenza nella sala Bruno Salvadori della Camera, in parte via zoom. Il segretario leghista è a Roma e seduta accanto a lui c’è la senatrice (e sua avvocata) Giulia Bongiorno. C’è un solo punto all’ordine del giorno: “Iniziative della Lega per difendere la Democrazia, il voto popolare e la sicurezza dei cittadini messi a rischio da una sinistra anti-italiana che usa i Tribunali per le sue vendette politiche” (MIGRANTI: LO SPECIALE DI SKY TG24).

Il sostegno del governo a Salvini

Salvini ha anche aggiornato la sua biografia Controvento con 13 pagine intitolate Processo a un italiano, per raccontare la sua versione di quello che considera un processo politico. Lo stesso pensa il centrodestra intero, incluso il presidente del Senato Ignazio La Russa: “Ho fiducia piena nella giustizia, ma penso che spesso la pubblica accusa, in processi come questo, fa prevalere la tesi che vuole affidare al pm il compito di interpretazione estensiva delle norme”, ha detto ieri. Nel suo breve instant book Salvini elenca 13 vicende di navi di ong rimaste in mare, “che non risulta abbiano fatto scattare qualche procura”. E si dice “certo che a Palermo i giudici saranno certamente più equilibrati della collega Apostolico”, la giudice di Catania finita nella bufera un anno fa per non aver convalidato il trattenimento di alcuni migranti nel Centro di permanenza di Pozzallo. Intanto in casa Lega si prepara una raccolta firme a sostegno del leader, con gazebo nelle piazze nei prossimi due fine settimana. E attorno al vicepremier fa quadrato il governo che parla di “processo politico”, con la premier Meloni che ha subito definito l’accusa a Salvini “un precedente gravissimo”.

Le critiche

In questo quadro, l’Anm ha subito denunciato attacchi “gravi” verso i pubblici ministeri, “insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di governo”. E la leader del Pd, Elly Schlein, ha sottolineato: “L’attacco del governo alla magistratura è fuori posto. Non è opportuno commentare processi in corso”. Secondo Angelo Bonelli (Avs), inoltre, l’intervento di Meloni su Open Arms “apre un conflitto costituzionale”.


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