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Migranti e influenze russe, missione in Libia per Meloni

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Prima il Trans-Mediterranean Migration Forum di Tripoli, poi il vertice della Comunità politica europea vicino Oxford, dove per la per la prima volta viene inserito in agenda il tema migratorio, su spinta dell’Italia che presiederà assieme all’Albania una tavola rotonda dedicata. Fra oggi e giovedì la premier Giorgia Meloni affronterà in due appuntamenti internazionali uno dei dossier cruciali nella strategia del suo governo.

La premier in Libia con Piantedosi

Accompagnata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in Libia stamani la presidente del Consiglio rappresenterà uno dei 28 Paesi, tra Mediterraneo e Africa subsahariana, invitati assieme al vicepresidente della Commissione Ue Margaritis Schinas e a una serie di organizzazioni internazionali dal Governo di unità nazionale libico. Il primo ministro Abdul Hamid Mohammed Dabaiba è alle prese con una instabilità politica di cui non si vede la fine e con la gestione di circa 2,5 milioni di stranieri provenienti dalle nazioni limitrofe, la gran parte irregolari, spesso in transito verso l’Europa. Una delle chiavi per la stabilizzazione della Libia, dal punto di vista italiano, è porre fine alla presenza di forze straniere nel Paese nordafricano. In particolare i paramilitari filorussi della brigata Wagner.

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Contrasto al traffico di esseri umani e rimpatri volontari

L’obiettivo del forum è individuare una strategia di cooperazione con i Paesi d’origine, affrontando le cause delle migrazioni e contrastando il traffico di esseri umani, un’azione che l’Italia ha lanciato anche in ambito G7. Un altro aspetto su cui Meloni e Piantedosi punteranno sarà quello dei rimpatri volontari assistiti. Il vertice sulle migrazioni è strutturato in due segmenti: il primo, a cui parteciperà Meloni, è a livello di Capi di Stato e di governo e di vertici delle organizzazioni internazionali coinvolte, e sarà chiamato a fornire una visione strategica. Il secondo, cui parteciperà il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e a cui sono invitati numerosi ministri dell’Interno europei e africani, si concentrerà sulla cooperazione di sicurezza, incluso il contrasto al traffico di migranti e ai movimenti irregolari, lo scambio di esperienze e informazioni, i canali legali di migrazione.

Il vertice a Oxford

Da Tripoli la premier dovrebbe volare direttamente nel Regno Unito, dove giovedì prenderà parte alla Comunità politica europea, un momento di dialogo informale fra 47 nazioni su politica estera economia, energia, sicurezza, connettività, giovani e cultura. Al vertice di Blenheim Palace, a Woodstock nell’Oxfordshire, dopo la plenaria di apertura dedicata all’Ucraina e alla sicurezza europea, presieduta dal nuovo primo ministro britannico Keir Starmer e dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel, sono previste quattro tavole rotonde. Oltre a quella sull’immigrazione, anche quelle su energia e connettività (copresieduta da Norvegia e Slovenia) e quella su difesa della democrazia, divisa in due sessioni parallele una guidata da Francia e Moldova, e l’altra da Consiglio Ue e Montenegro.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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