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Mattarella: lotta alle mafie dovere di chi ama la Repubblica

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«Le mafie sono una pesante zavorra per l’Italia, insinuate come sono in ogni attività illegale dei traffici criminali. La Giornata ci rammenta che la lotta alle mafie è compito e dovere di tutti coloro che amano la Repubblica e intendono renderne migliore il futuro». Lo scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio nella giornata della Memoria dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

In occasione della Giornata il Capo dello Stato è a Ostia al Punto Luce delle Arti, spazio educativo di Save the Children, per un incontro del ricordo delle vittime della mafia. Il presidente è stato accolto da bambini e adolescenti, che frequentano il Punto Luce nel quartiere di Ostia Ponente, e da alcuni alunni e docenti di istituti della zona. Sono le ragazze e i ragazzi a guidare il Capo dello Stato nella visita dei laboratori del centro dedicati alla lettura, alla musica, al fumetto e all’artigianato.

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La ribellione alle violenze è lotta alla mafia

«Nata nella società civile, cresciuta grazie ai valori di cui è portatrice – ha scritto Mattarella nel messaggio – , la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” è ricorrenza significativa per la comunità nazionale. Un giorno che sottolinea l’impegno per liberare le popolazioni e i territori dalle mafie, per vincere l’indifferenza e la rassegnazione che giovano sempre ai gruppi criminali. Quando difendiamo la dignità di essere cittadini liberi, quando ci ribelliamo alle violenze e alle ingiustizie, quando davanti ai soprusi non ci voltiamo dall’altra parte, contribuiamo alla lotta contro le mafie.

«Dire ’torna al tuo Paese’ è una sciocchezza»

“Non so chi ti abbia mai detto di tornare al tuo Paese. Il tuo Paese è questo. I veri italiani sono quelli come te, non quelli che ti dicono queste sciocchezze. Perché il nostro Paese è fatto da voi, da qualunque parte si venga, convinti di doversi impegnare insieme per avere un futuro migliore. Questo è quello che rende conforme allo spirito della nostra Costituzione, quindi pienamente dentro la nostra Repubblica” ha detto il presidente della Repubblica rispondendo alle parole di Sofia di diciotto anni, italoargentina. “Io per lo Stato sono italiana – aveva detto – ma per molte persone della società non lo sono. Mi dicono di tornare al mio Paese, che rubo posti che non mi appartengono”.

«I giovani sono la molla che muove il mondo»

“Mi avete accolto con grande apertura, vi ringrazio. Mi avete detto cose di grande interesse. Avete lanciato un messaggio di quello che è il dovere della nostra società rispetto ai bambini, ai ragazzi e ai giovani, e rispetto al diritto di avere la possibilità di esprimersi, di realizzarsi, di essere protagonisti, come dovete essere, del vostro futuro. Complimenti” ha aggiunto il presidente della Repubblica. “Questo – ha spiegato il presidente – esprime lo spirito di Save the Cildren che nei suoi 105 anni di vita ha coltivato questo obiettivo, questo traguardo, di consentire ai giovani le condizioni per esprimersi e realizzarsi. Questa è la molla che muove il mondo verso un futuro non autodistruttivo, e in questo momento ne abbiamo estremo bisogno. Grazie per quanto avete fatto nei tanti punti in Italia e qui”.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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