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Mattarella in Africa, missione su focus strategici

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Non è la sua prima visita in Africa, è invece la prima volta di un capo di Stato italiano in Costa d’Avorio dove arriverà il 2 aprile per poi trasferirsi, il 4 aprile, in Ghana. Con questo viaggio Mattarella conferma la sua attenzione e anche il suo approccio al Continente dando priorità alla cooperazione, alla partnership tra economie e a una collaborazione più stretta sul piano dell’energia, sicurezza e della formazione anche alla luce dei flussi migratori. Tant’è che una delle tappe clou sarà l’inaugurazione, il 6 aprile in Ghana, dell’Academy che Confindustria Alto Adriatico ha creato per formare manodopera locale sui profili professionali più richiesti nel mondo produttivo del Friuli-Venezia-Giulia. A spiegarlo, proprio ieri, è stato il presidente di Confindustria AA Agrusti che ha anticipato la visita di Mattarella presso i laboratori dove si svolgono i corsi. «Un grande onore – ha detto Agrusti – ma soprattutto il rilievo tangibile che le istituzioni del Paese assegnano ad iniziative di questo genere e, la nostra, credo possa considerarsi come proposta-pilota perché affronta questioni fondamentali connesse al lavoro e all’immigrazione. Non è un caso se ci stanno pervenendo richieste di adesione anche da altre realtà di Confindustria».

In effetti, il progetto risponde alla visione che Mattarella ha del rapporto con i paesi africani, orientato verso una gestione delle migrazioni meno emergenziale, più programmata e con effetti positivi per entrambi i Paesi. Una logica che ha portato nei suoi viaggi in Kenya, Etiopia, Mozambico, Algeria e Zambia, Camerun e Angola. Ora si concentrerà su due Stati che rappresentano una cerniera strategica con l’area del Sahel, dove fondamentalismo islamico, cellule terroristiche e flussi d’immigrazione illegale sono sotto la lente occidentale. Inoltre, Mattarella presidierà un altro tema caldo come la sicurezza delle rotte commerciali marittime visitando, in Ghana, il Pattugliatore d’altura Bettica della Marina Militare, impegnato in un programma di lotta alla lotta alla pirateria nel Golfo di Guinea. Il calendario del viaggio prevede – il primo giorno – ad Abidjan, un faccia a faccia con il presidente Alassane Ouattara, e subito dopo visiterà un impianto dell’Eni, la stazione di pompaggio di Baleine. In Ghana, dopo il colloquio con il presidente Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, visiterà il Castello di Christiansborg, da cui partivano le navi di schiavi. Una full immersion per saldare i rapporti con le realtà africane in sintonia con il Piano Mattei anche se su un livello non operativo ma certamente collaborativo con Palazzo Chigi.

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