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M5s, cos’è l’assemblea costituente che ha messo in crisi il rapporto Conte-Grillo

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Come andare avanti, riscrivendo le regole e rilanciando il partito. E’ questo l’obiettivo della assemblea costituente annunciata da Giuseppe Conte all’indomani della debacle elettorale del M5s, precipitato al 9,9% alle europee dello scorso giugno . L’obiettivo è dare una nuova fisionomia al partito, nonostante il “chi va là” del fondatore Beppe Grillo, apertamente critico su modi e obiettivi della “rivoluzione” annunciata. E nel giorno in cui Grillo ha provato a blindare il nome e il simbolo del M5S, insieme alla regola del doppio mandato, Conte ha avviato il percorso verso la costituente del Movimento. Lo ha fatto ribadendo che «potremo discutere di tutto, potremo rifondarci integralmente. Sì, anche il simbolo, anche la denominazione, anche le regole organizzative, quelle consolidate, potranno essere discusse».

L’ascolto di iscritti e simpatizzanti

La macchina organizzativa dunque non si ferma. Nell’ultima riunione del consiglio nazionale del Movimento sono state fissate le tre tappe del percorso: l’ascolto di iscritti e simpatizzanti, il confronto deliberativo, l’Assemblea Costituente con voto finale degli iscritti. La prima fase, appena iniziata sarà una dunque una “fase di ascolto”. E coinvolgerà iscritti, sostenitori, ed elettori del M5S che condividono la Carta dei Principi e dei Valori. Saranno loro ad indicare indicare i bisogni, gli obiettivi strategici e i cambiamenti organizzativi che dal proprio punto di vista il M5S dovrebbe affrontare. In questa fase è «richiesto a tutti di concentrarsi soprattutto su bisogni e obiettivi strategici, oltreché su specifiche proposte operative». Tutti i contributi, che dovranno pervenire entro il 6 settembre attraverso un apposito link saranno resi disponibili in forma anonima e sarà possibile per tutti commentarli, sempre in forma anonima. In base ai contributi pervenuti i partecipanti saranno chiamati ad esprimere le loro priorità rispetto agli obiettivi ritenuti più strategici da perseguire.

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La fase deliberativa

La seconda fase si svolgerà nei primi giorni di ottobre ed è la fase deliberativa vera e propria. Qui il confronto parte da una “guida alla discussione”, con il supporto di esperti tematici: un «documento preparatorio del confronto, che serve a fornire a tutti i partecipanti la base informativa su ogni tema e le domande a cui rispondere durante le sessioni tematiche di discussione». In questa fase lavoreranno in simultanea 300 iscritti, estratti a sorte su un campione stratificato basato su equilibrio di età, genere e provenienza geografica, suddivisi in tavoli di lavoro; tutti gli iscritti e i simpatizzanti che avranno contribuito attivamente nella prima fase; un gruppo di 30 giovani minorenni (14-17 anni); un gruppo di sostenitori non iscritti,

Assemblea costituente a fine ottobre

La terza fase, quella dell’assemblea vera e propria, «si terrà a fine ottobre», come annunciato da Conte. Si svolgerà in modalità composita (partecipazione con presenza fisica oppure on-line), vedrà la partecipazione di un panel di esperti, momenti di dibattito politico, l’illustrazione delle proposte e la loro votazione mediante consultazione in rete, con effetti sulle eventuali modifiche allo Statuto del Movimento e sul programma politico.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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