in

L’Ira degli Ncc: «I decreti Salvini affossano il settore»

3′ di lettura

L’appuntamento è per giovedì 29 febbraio a Roma, davanti al ministero Infrastrutture e Trasporti a Porta Pia a Roma: macchine, autisti e imprenditori Ncc (Noleggio con conducente) in piazza per protestare contro il ministro Matteo Salvini, accusato di fare gioco di sponda con i tassisti per mettere in crisi la categoria introducendo norme affossa-business e vincoli penalizzanti. Lo strumento per mandare in porto questa manovra, dopo una melina durata anni, è il “pacchetto normativo” – due decreti ministeriali (su Registro elettronico e foglio di servizio elettronico) e un Dpcm (sulle piattaforme tecnologiche) – destinato a dare piena attuazione (con ampio ritardo) della legge n. 12 che nel lontano 2019, ai tempi del governo gialloverde, ha modificato la legge quadro del trasporto non di linea.

Pacchetto normativo, il no delle sigle Ncc

La mobilitazione, promossa da Comitato Air, Anitrav, Sistema Trasporti, Associazione Ncc Italia e Asincc Sicilia, le sigle più rappresentative degli Ncc, arriva all’indomani dell’ultimo tavolo Mit-Taxi-Ncc. La riunione, disertata per protesta dalle cinque sigle Ncc, vedeva all’ordine del giorno la presentazione delle bozze dei provvedimenti – in particolare il Dm sulla compilazione del foglio di servizio elettronico – e di una serie di slide esplicative che non sono andate giù agli Ncc.

Loading…

A non piacere sono, ad esempio, l’obbligo per gli autisti Ncc di far passare almeno un’ora tra un cliente e l’altro. E l’impossibilità, sempre per gli Ncc, in pratica, di concordare servizi di trasporto con partenza da un luogo diverso dalla rimessa. Soprattutto, il ministero punterebbe a introdurre il divieto per gli Ncc di utilizzare qualsiasi forma di intermediazione, comprese quelle generate da cooperative e consorzi, per la stipula di contratti di trasporto connessi a uno o più servizi Ncc.

Richiesta di incontro alla premier Meloni

Stop quindi anche ai servizi di trasporto concordati tramite app, agenzie di viaggio, o grazie al collega che ti segnala un cliente. “I tour operator più importanti e le agenzie di viaggi potranno vendere servizi di Ncc in tutto il mondo tranne che in Italia”, spiega una nota con cui le cinque sigle “rigettano integralmente” la bozza, e chiedono un incontro urgente alla premier Giorgia Meloni chiamata a firmare parte del pacchetto normativo sotto accusa. La nota mette anche in guardia dal rischio di “smantellare scientificamente un settore che cuba 1,5 miliardi di euro e che potenzialmente potrebbe arrivare a 6 miliardi: siamo alla violazione della libertà di movimento delle imprese e delle persone che non ne vuole sapere di guidare o farsi trasportare da un taxi”.

Inaugurato a inizio mese dallo stesso Salvini proprio per dare piena operatività al dettato normativo che ormai sei anni fa ha subordinato il rilascio di nuovi titoli autorizzativi per servizi Ncc all’avvio di un Registro informatico pubblico nazionale (Ren), il tavolo Mit-taxi-Ncc sta procedendo a tappe forzate: si è infatti riunito l’8, il 15 e il 22 febbraio, ed è convocato anche per il 27 febbraio. Le Europee sono alle porte, e secondo Giulio Aloisi (Anitrav) “il via libera al pacchetto normativo sulla regolamentazione del settore Noleggio con conducente è una mossa del ministro per assicurarsi il favore, e i voti, dei tassisti, da sempre contrari ad un aumento delle licenze Ncc”. Il blocco di associazioni Ncc – conclude – contesta le norme in cantiere per il foglio di servizio elettronico “perchè complicano inutilmente la vita delle imprese del settore noleggio, e servono solo a paralizzare la loro operatività a vantaggio del mondo taxi”.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


Tagcloud:

Il cervello cambia durante il ciclo mestruale

Fedez intercettato da Pomeriggio5 rompe il silenzio: ”La priorità in questo momento sono i miei figli, non giocherei sulla loro pelle”