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Gelmini, Carfagna e Giusy Versace dicono addio ad Azione

 Tra le motivazioni che le ha spinte ad abbandonare c’è “la decisione di entrare nel campo largo”. Il partito di Calenda ha diffuso una nota: “Rispettiamo le scelte personali ma riteniamo grave e incoerente passare dall’opposizione alla maggioranza a metà legislatura contravvenendo così al mandato degli elettori”

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Nuoi abbandoni in Azione. Mariastella Gelmini, Giusi Versace e Mara Carfagna hanno detto oggi addio a Carlo Calenda. Il partito ha diffuso in serata un comunicato in commenta la decisione delle tre parlamentari, esprimendo “rammarico” e sottolineando che Azione “le ha accolte e valorizzate in un momento particolarmente critico del loro percorso politico”. La nota continua: “Rispettiamo le scelte personali ma riteniamo grave e incoerente passare dall’opposizione alla maggioranza a metà legislatura contravvenendo così al mandato degli elettori. Una pratica che contribuisce ad allontanare i cittadini dalla politica. Azione rimarrà invece dove i cittadini l’hanno messa: al centro e all’opposizione del Governo e continuerà a lavorare per costruire un’alternativa ad un bipolarismo fallimentare”.

Gelmini: “Con Calenda confronto sereno e leale”

Gelmini ha annunciato il suo addio nel pomerggio dopo un incontro con Carlo Calenda. Tra le motivazioni c’è “la decisione di entrare nel campo largo” nelle “tre Regioni che andranno al voto in autunno” che la “costringe a prendere atto con rammarico” di non poter “rimanere” nel partito. Gelmini ha ringraziato “tutta la comunità di Azione per il percorso fatto finora”, ma “da domani il mio lavoro in Parlamento continuerà nel Gruppo Misto”, ha dichiarato. “Il mio percorso in Azione si conclude oggi”, ha spiegato Gelmini, che del partito era portavoce. “Ho avuto con Carlo Calenda un confronto sereno e leale e per quanto mi riguarda la stima e la gratitudine nei suoi confronti restano immutati, ma le scelte politiche del movimento a cui ho aderito con entusiasmo due anni fa vanno in una direzione che non posso condividere perché significativamente diversa da quella originaria”, ha detto Gelmini.

“Non intendo aderire alla sinistra”

“Il mio disagio di questi mesi è noto e la decisione di entrare nel campo largo in un’alleanza che comprende il Movimento 5 Stelle e la sinistra di Bonelli e Fratoianni nelle tre regioni che andranno al voto in autunno, mi costringe a prendere atto con rammarico che non posso rimanere. Anche perché non provengo dalla sinistra e non intendo aderirvi adesso: ero e resto una moderata popolare e continuerò con linearità le medesime battaglie”, ha continuato. “Le legittime scelte regionali, per il contesto in cui sono maturate in particolar modo in Liguria, sono, come è di tutta evidenza, la premessa per uno spostamento di Azione verso il centrosinistra e per la costruzione di un’alleanza politica ‘contro’, cui non intendo partecipare”.


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Giusy Versace: “Già in estate avevo manifestato disagio”

In serata è arrivato anche l’addio in 48 ore ad Azione: si tratta di un’altra ex forzista, la senatrice Giusy Versace contraria alla prospettiva del campo largo. “Già prima dell’estate avevo manifestato a Carlo Calenda il mio disagio, nonchè il mio disappunto rispetto all’ipotesi di aderire a un campo largo anche in Liguria. Nell’incontro avvenuto con lui oggi a Roma ho approfondito tutte queste ragioni, confermandogli la stima e l’affetto che nutro nei suoi confronti e la gratitudine per la fiducia riposta in me. Al contempo, però, devo prendere atto che le scelte politiche, benché legittime, portano il partito in una direzione che non è quella che auspicavo”, ha detto. 


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Carfagna: “La mia storia e le mie idee incompatibili con campo largo”

“Apprendo da una nota di agenzia di aver lasciato Azione”, ha dichiarato invece Mara Carfagna. “Una decisione che stavo maturando ma che sentivo il dovere di rendere pubblica in modi più seri e meno estemporanei”, ha spiegato. “Già nell’ultima riunione di gruppo avevo manifestato apertamente il mio dissenso per l’apertura di un dialogo ‘esclusivo’ con la sinistra. Ne ho parlato anche venerdì scorso con Carlo Calenda e un nuovo appuntamento era previsto per questa sera, poi da me rinviato a domani. La scelta di aderire alle candidature del campo largo in tutte e tre le Regioni dove si vota è un diritto di Carlo Calenda: ha fondato Azione, l’ha portata avanti anche con grandi sacrifici personali, ne è il leader”, prosegue Carfagna. “Ma la mia storia e le mie idee mi impediscono di seguirlo su quella strada, che come è ovvio a tutti prelude a intese più generali con la sinistra. Pensavo, inoltre, di affrontare questo discorso a viso aperto nel direttivo convocato per domani pomeriggio, davanti agli iscritti e ai dirigenti, che intendevo anche ringraziare per la collaborazione e l’amicizia che mi hanno sempre dimostrato. La nota di Azione, in tutta evidenza, me lo impedisce e me ne dispiace: le mie scelte politiche – conclude – le ho fatte sempre a viso aperto”.


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