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Dl Sport e istruzione, ok alla fiducia. Ecco le novità su società sportive e insegnanti di sostegno

3′ di lettura

L’Aula della Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal Governo per l’approvazione del Dl sport, nel testo identico a quello licenziato dalla commissione Cultura. I sì sono stati 185, i no 109 (3 gli astenuti). L’Assemblea procederà ora all’esame degli ordini del giorno, mentre il voto finale è atteso domani mattina. Il provvedimento, che contiene disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca, deve essere ora esaminato dal Senato. E va convertito in legge entro il 30 luglio.

La commissione per la verifica dei conti delle società sportive

Nel testo figura, tra l’altro, l’istituzione della Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche. La Commissione opererà, prima e durante le competizioni sportive, quale organismo di controllo e vigilanza sulla legittimità e regolarità della gestione economica e finanziaria delle società sportive professionistiche partecipanti ai campionati relativi a discipline di sport di squadra al fine di verificare il rispetto dei principi di corretta gestione, il mantenimento dell’equilibrio economico e finanziario e il funzionamento dei controlli interni

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Più peso alla Serie A

Via libera alla fine anche all’emendamento Mulé (Forza Italia) per dare maggior rappresentatività alla Serie A. Una versione “light” rispetto al testo originario ma che per la Lega di A, oggi rappresentata da Lorenzo Casini, è comunque un «traguardo importante» perché «la norma è un primo passo, indispensabile, del percorso di riforme che la Serie A ha chiesto da tempo». Della formula iniziale è rimasto un solo punto quello che «garantisce, nel rispetto degli statuti, un’adeguata rappresentanza nei sistemi federali». Quindi negli sport a squadre composte da atleti professionisti e con meccanismi di mutualità generale «le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un’equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali di riferimento che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo». Soddisfatta, così, la Serie A per un processo avviato di riforme che richiedeva da tempo e che ritiene irreversibile visto che viene affermato, secondo la massima lega italiana, un principio cardine delle democrazie contemporanee, quello della “no taxation without representation”.

Più docenti di sostegno

Sono inoltre introdotte norme, in via straordinaria e transitoria, per il potenziamento dei percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Nello specifico, per far fronte alla carenza di docenti specializzati sul sostegno, è introdotto, fino al 31 dicembre 2025, in aggiunta all’offerta formativa delle università, una nuova offerta formativa di specializzazione sul sostegno, erogata da Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), e dedicata a coloro che abbiano prestato servizio su posto di sostegno per almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei cinque anni precedenti. Per attivare tali percorsi, il Ministro dell’istruzione e del merito definisca, con proprio decreto, il profilo professionale del docente specializzato, i contenuti dei crediti formativi dei percorsi di formazione attivati, i requisiti e le modalità per l’attivazione dei percorsi, i costi massimi (dei predetti percorsi), l’esame finale e la composizione della relativa commissione esaminatrice. Spetta al l Ministero dell’istruzione e del merito individuare ogni anno, sino al 31 dicembre 2025, il fabbisogno di docenti specializzati per il sostegno didattico degli alunni con disabilità.

I titoli riconosciuti con norma transitoria

In materia di accesso ai posti di educatore di servizi educativi per l’infanzia, viene disposto inoltre, con norma transitoria, che continuano ad avere validità per l’accesso ai posti di educatore dei servizi educativi per l’infanzia, la laurea in scienze dell’educazione e della formazione, classe L-19 (senza indirizzo specifico), e la laurea magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria (senza il corso di specializzazione integrativo), classe LM-85 bis, purché conseguite entro l’anno accademico 2018/2019. Al contempo, continuano ad avere validità per l’accesso ai posti di educatore dei servizi educativi per l’infanzia i titoli previsti dalle normative regionali vigenti prima della data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 65 del 2017, purché conseguiti entro gli specifici termini previsti dalle stesse e, comunque, non oltre l’anno scolastico o accademico 2018/2019.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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