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David di Donatello 2024, Mattarella: “Salvaguardare la libertà d’espressione”

“Il tema presenta evidenti risvolti sociali e non può essere considerato solo dal punto di vista degli equilibri commerciali. Sono un luogo di incontro e beni preziosi”, ha detto il capo dello Stato alla presentazione dei candidati ai premi. Poi ha ribadito l’importanza delle giovani generazioni: “Producono ricchezza ed esprimono libertà”

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“Abbiamo bisogno del cinema, della sua sensibilità, della sua arte, delle sue visioni plurali. La storia del cinema ci ha fatto conoscere e apprezzare queste sue capacità”. Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla presentazione dei candidati ai premi David di Donatello al cinema italiano, al palazzo del Quirinale.

“Molte sale cinematografiche continuano a soffrire” anche dopo il Covid “e non sono poche le città” che “non dispongono più di sale accessibili. È un tema che presenta evidenti risvolti sociali e non può essere considerato solo dal punto di vista degli equilibri commerciali. Le sale sono un luogo di incontro”, ha detto il capo dello Stato. “Con il medesimo impegno per assicurare costante vitalità al tessuto civile vanno preservate le librerie”, che “costituiscono dei beni preziosi, che oltre alla loro portata economica, hanno una grande valenza per la comunità e per il grado di civiltà”. E poi “va posta attenzione a quei settori artistici e dello spettacolo che si propongono a pubblici più limitati, ma esprimono contenuti di alto valore e qualità”, ha affermato il presidente della Repubblica.

Mattarella: “I giovani producono ricchezza ed esprimono libertà”

“Grande attenzione va rivolta in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente”, ha aggiunto il capo dello Stato.


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Mattarella: “Tre donne premiate? Normalità”

“In attesa di conoscere questa sera i nomi delle vincitrici e dei vincitori di ogni categoria, vorrei rivolgere i miei complimenti a chi ha ricevuto i premi già assegnati: Paola Cortellesi, Margherita Giusti, Justine Triet. Si potrebbe dire: tre donne premiate, un bel segnale. Ma non lo farò: mi apparirebbe improprio e riduttivo, perché quanto avvenuto va considerato nella normalità”, ha affermato Mattarella.


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Mattarella: “Cogliere l’opportunità dei fondi Pnrr per il cinema”

“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina importanti risorse al cinema e alla cultura. Le istituzioni sono quindi chiamate a promuovere le tante opportunità che possono offrire occasioni di sviluppo in questo ambito. Opportunità che si inseriscono in una condizione internazionale che registra una competizione sempre più vigorosa e postula, quindi, un sicuro quadro normativo cui fare riferimento”.


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Mattarella: “Il nostro cinema tende alla dimensione nazionale”

“Il nostro cinema contiene nel suo Dna una tensione alla dimensione nazionale. Sin dal tempo in cui ha contribuito con le pellicole degli anni Quaranta e Cinquanta a consolidarne la lingua in un Paese dai molti dialetti. Questa tensione si arricchisce con la creatività così ampiamente manifestata, con i successi nazionali e internazionali, con la rilettura della storia, degli eventi, dei protagonisti, con i valori di umanità e con i sentimenti che aiutano a rafforzare il senso di comunità”, ha detto Mattarella.

Mattarella: “Il cinema concorre al benessere del Paese”

“La storia è sempre un percorso. Memoria e cambiamenti si rincorrono e si alimentano. Le novità e le rotture non rimuovono il passato, ma lo possono reinterpretare selezionando esperienze e chiavi di lettura. Profonde e veloci trasformazioni hanno interessato il cinema in questi ultimi anni. L’innovazione tecnologica ha favorito mutamenti radicali nei linguaggi, nelle modalità di trasmissione e di fruizione, nella stessa percezione dei contenuti. Il cinema registra una rinnovata vitalità e un più vasto campo d’azione”, ha detto Mattarella durante il suo discorso. “Si tratta di un’opportunità per il nostro Paese, non soltanto per chi vi opera. Perché il cinema è un’industria di grande rilievo, che dà lavoro a tante persone, che coltiva specialismi e saperi e produce ricchezza che concorre al benessere del Paese”, ha affermato il capo dello Stato.


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Gli ospiti alla cerimonia

La cerimonia di presentazione dei candidati al David, condotta da Teresa Mannino, è stata aperta dall’intervento di Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell’Accademia del cinema italiano. La lettura delle candidature è stata intervallata dall’esecuzione di alcuni brani da parte della cantante Serena Ionta, in arte Serepocaiontas, e del musicista Gennaro Ricciardone, dedicati a colonne sonore del cinema italiano e internazionale. La conduttrice ha intervistato i vincitori del David alla carriera, Milena Vukotic e Giorgio Moroder, e il vincitore del David speciale 2024 Vincenzo Mollica. La cerimonia si è conclusa con il saluto del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il discorso del presidente della Repubblica. Erano presenti i candidati ai premi, il presidente dell’Associazione generale italiana dello spettacolo (Agis) Francesco Giambrone, il presidente dell’Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e digitali (Anica) Francesco Rutelli ed esponenti della cultura, dello spettacolo e dell’industria cinematografica.


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