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Chi è l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e perché si è dimesso

Dopo gli studi in campo economico e una lunga carriera nell’ambito del giornalismo, compresa la direzione del TG2, è stato a capo del dicastero di via del Collegio Romano, nominato dal governo Meloni nell’ottobre 2022. Le sue dimissioni da ministro della Cultura sono arrivate il 6 settembre 2024, dopo il caso legato alla mancata nomina dell’imprenditrice e influencer Maria Rosaria Boccia al ruolo di consigliera per i Grandi Eventi

Dalla direzione del Tg2 al dicastero di via del Collegio Romano, fino alle dimissioni. Questa la parabola di Gennaro Sangiuliano, ex ministro della Cultura del governo Meloni, succeduto a Dario Franceschini nell’ottobre del 2022. Le sue dimissioni dal ruolo sono arrivate il 6 settembre 2024, dopo il caso legato alla mancata nomina dell’imprenditrice e influencer Maria Rosaria Boccia al ruolo di consigliera per i Grandi Eventi.

Gli studi e la carriera nel giornalismo

Sangiuliano è nato nel 1962, è napoletano, si è laureato in giurisprudenza alla Federico II, per poi conseguire anche un dottorato in Diritto ed economia, sempre a Napoli, e successivamente un master in diritto privato europeo alla Luiss di Roma dove ha avuto come professore Giuseppe Conte. È stato docente alla Lumsa, alla Sapienza e alla Luiss, e dal 1996 al 2001 è stato direttore del quotidiano Roma e poi vicedirettore di Libero.


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La direzione del Tg2

Sangiuliano è entrato in Rai nel 2003, ed è stato inviato in Bosnia, Kosovo e in Afghanistan. Dal 2009 al 2018 è stato vicedirettore del Tg1. Nel 2018 è stato nominato direttore del Tg2, riconfermato nel 2021. Autore di numerosi saggi, si è dedicato soprattutto alle biografie, da quella di Giuseppe Prezzolini (l’anarchico conservatore, 2008) a quella di Putin (Vita di uno zar, 2015), ma anche Hillary Clinton (Vita in una dynasty americana 2016), Trump (Vita di un presidente contro tutti 2017) e Xi Jinping (Il nuovo Mao. Xi Jinping e l’ascesa al potere nella Cina di oggi, 2019). L’ultimo libro, nel 2021, è dedicato a “Reagan Il presidente che cambiò la politica americana”.


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Lascia la Rai nel 2022, quando Giorgia Meloni lo nomina ministro della Cultura. Fu in realtà un ritorno sulla scena politica. Da giovane era stato vicino ad ambienti del Fronte della Gioventù, per poi diventare consigliere circoscrizionale dell’Msi (Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale) nel quartiere di Napoli Soccavo. Nel 2001 si era candidato alla Camera dei Deputati con la Casa della Libertà, senza essere eletto. Nel corso della sua esperienza da ministro è stato al centro di polemiche in diverse occasioni per alcune gaffe, fino al caso politico che lo ha portato alle dimissioni il 6 settembre del 2024.


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L’ultimo atto dell’esperienza da ministro della Cultura di Sangiuliano si è consumato tra la fine di agosto e l’inizio di settembre 2024. Tutto è iniziato con un post pubblicato sul profilo Instagram dell’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, contenente una foto dell’influencer insieme al ministro e un ringraziamento per “la nomina a Consigliere per i Grandi Eventi” nell’ambito del G7 della Cultura a Napoli, che si terrà dal 19 al 21 settembre. Subito però è arrivata la smentita del dicastero di Sangiuliano. Nelle ore e nei giorni seguenti sono emerse e-mail con informazioni riservate relative all’organizzazione di una tappa a Pompei, con il nome della stessa Boccia tra i destinatari. Da lì il dubbio che avesse ricevuto pagamenti per un ruolo non confermato dal ministero della Cultura. L’ex ministro ha prima negato la vicenda, confemando poi che la nomina di Boccia sarebbe stata scartata per possibili “conflitti d’interessi”, senza altre precisazioni. Così, attraverso diversi post su Instagram, Boccia ha rivelato altri dettagli sulla mancata nomina e sul rapporto di lavoro tra lei e Sangiuliano. In una intervista al Tg1, lo stesso ex ministro ha poi ammesso una relazione tra i due, precisando però di non essere ricattabile. Altre rivelazioni sono poi arrivate da Boccia in una intervista video rilasciata alla Stampa, nella quale l’imprenditrice ventila la possibilità che Sangiuliano sia “sotto ricatto” di altre persone. Il giorno successivo, il 6 settembre, Gennaro Sangiuliano rassegna le sue dimissioni da ministro, precisando, anche tramite i suoi legali, di voler andare a fondo sulla vicenda dal punto di vista giudiziario.


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