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Arriva il Meeting di Rimini, manovra economica in primo piano. Forse ci sarà anche Meloni

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La manovra finanziaria e la battaglia sull’Autonomia differenziata. La legge sulla cittadinanza e la sfida delle Regionali d’autunno. I protagonisti della politica si preparano a riprendere le fila del confronto dopo la pausa estiva. E Rimini è pronta ad accoglierli. Mancano poche ore al via della 45esima edizione del Meeting dell’Amicizia fra i Popoli, la tradizionale kermesse di Comunione e Liberazione che segna (dal 20 al 25 agosto) la ripartenza della stagione politica. Dieci ministri e quattordici presidenti di Regione, leader di partito, i portavoce di diverse fedi religiose, e poi i rappresentanti della società civile e del mondo dell’impresa.

In forse la presenza di Meloni

Ad animare la fiera della città adriatica 450 relatori. Ci saranno i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. Il presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz confida anche nella presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, anche se al momento non è segnata in programma. In molti, però, si aspettano una sorpresa in zona Cesarini. Spazi e tempi per ospitare un intervento della premier ci sono. I volontari del movimento fondato dal sacerdote Luigi Giussani hanno preparato tutto nel dettaglio. Panel, tavole rotonde, interviste, dibattiti.

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Attesa per gli interventi di Tajani e Salvini

Ma, come ogni anno, i riflettori saranno accesi anche su ciò che accade fuori dal palco. Sulle passeggiate dei leader tra uno stand e l’altro, come sugli incontri imprevisti tra esponenti politici di solito distanti. Con le tensioni in corso tra Lega e Forza Italia, gli occhi sono puntati sui due segretari, Salvini e Tajani. Un vertice di governo prima della pausa agostana non c’è stato. E un faccia a faccia riminese sembra difficile, considerato che i due vicepremier saranno al Meeting in giorni diversi. Per i loro interventi, in ogni caso, c’è attesa. La stessa che si respira per il ritorno in scena di Paolo Gentiloni, ex premier in scadenza di contratto come commissario Ue, che nel Pd di Elly Schlein non ha ancora trovato un ruolo.

Assenti i leader di centrosinistra

A proposito di centrosinistra, a Rimini non ci saranno, salvo sorprese, né la segretaria dem, né il presidente pentastellato Giuseppe Conte. E neppure Matteo Renzi, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. A rappresentare un campo largo in costruzione, i capigruppo in Parlamento. Per il M5s ci sarà Stefano Patuanelli, per Iv Raffaella Paita. A portare la bandiera del Pd ci sarà invece il presidente Stefano Bonaccini. Il neo eurodeputato prenderà parte a un confronto tra i governatori Michele Emiliano e Massimiliano Fedriga che, in materia di Autonomia, si preannuncia infuocato.

Temi economici sul tappeto

A incalzare il titolare del Mef Giancarlo Giorgetti, in vista della prossima legge di bilancio, sarà invece Elena Bonetti di Azione. In un dibattito dove, accanto al ministro, siederà anche il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi. A snocciolare le sfide economiche anche il ministro Raffaele Fitto. E poi il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini e il presidente dell’Inps Gabriele Fava.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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