Carlo Chidini, presidente di Più Mutui Casa, la società di mediazione creditizia di Gruppo Tempocasa, come si chiuderà il 2024 per il mercato dei mutui alla luce del recente taglio dei tassi della Banca centrale europea?
«Credo che alla fine dell’anno si potrà registrare una crescita a livello di erogazioni complessive. È stato, però, un mercato a due velocità: nei primi tre mesi dell’anno le banche hanno cercato di difendere i numeri ottenuti nel 2023. Da marzo in avanti le famiglie italiane sono invece ritornare ad avere maggiore fiducia nei mutui».
Perché «fiducia»?
«Grazie alla rete immobiliare di Gruppo Tempocasa riusciamo a tracciare questi dati e la percentuale media di clienti che chiedono un mutuo per acquistare l’abitazione è scesa dal 55% del 2022-2023 al 45 percento. Da aprile 2024 questo parametro è tornato a crescere attestandosi addirittura al 56-57 percento. Il termometro della fiducia della famiglia italiana che ricorre al mutuo per comprare casa è ritornato a livelli molto interessanti».
Quali prospettive ci sono per il 2025?
«Ottimistiche perché il comparto è di nuovo in crescita. Il mercato delle surroghe si era fermato e sta ripartendo con nuova vigoria. Con i tassi dei mutui, di fatto, sotto il 3%, c’è una maggiore convenienza».
Come vede lo scenario dei tassi 2025. Ancora i tagli oppure una fase di pausa in caso di eventuali riprese dell’inflazione?
«In questo momento la direzione procede verso tassi in discesa. Però non sono prevedibili tagli sostanziosi. I tassi zero a cui ci eravamo abituati non sono un connotato tipico del mercato».
Com’è andato il 2024 di Più Mutui Casa?
«Nei primi tre mesi abbiamo difeso i risultati con fatica, ma da aprile in avanti abbiamo registrato una progressiva crescita e probabilmente chiuderemo l’anno con un 20% in più di erogato rispetto allo scorso esercizio».
E a livello di conto economico?
«Il 20% in più di erogato, in linea di massima, rappresenta anche le crescite del fatturato e della marginalità. Chiuderemo l’anno sicuramente con soddisfazione, toccheremo circa i 940 milioni di euro di erogato. È un balzo importante, ci avviciniamo al miliardo. L’anno è in sintesi andato molto bene».
Come si prospetta il 2025?
«Lo affronteremo sicuramente con un magazzino molto più consistente rispetto all’inizio del 2024. Mi aspetto di ripetere le attuali performance. Vedo il 2025 con ottimismo, proprio perché la tendenza è diversa. Le previsioni, per il momento, sono buone perché dal lato bancario c’è maggiore disponibilità alla concessione di credito anche in virtù della discesa dei tassi in quanto l’attività dei finanziamenti è potenzialmente più remunerativa del semplice deposito della liquidità presso la Bce».
C’è un particolare che è stato determinante nel conseguimento di questi risultati?
«Volevo sottolineare che quest’anno abbiamo erogato 940 milioni con 300 collaboratori, mantenendo lo stesso numero di collaboratori dell’anno precedente. Anche nel 2024 conserviamo l’erogato pro capite (cioè per singolo collaboratore; ndr) più alto nel mercato, il fatturato più alto nel mercato. Rispetto a tutti i nostri competitor, coloro che lavorano in Più Mutui Casa hanno conseguito un erogato medio sopra i tre milioni, che è un numero doppio rispetto alla media del mercato. Questo è un dato che ci rende molto contenti».
Perché?
«Significa che stiamo facendo un buon lavoro».