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Rafforzate le misure di sicurezza agli uffici INPS di Napoli per il taglio del reddito



Una decisione, quella presa dal Governo di sospendere il reddito di cittadinanza a coloro che, stando ai nuovi parametri, non ne hanno più diritto, ha scatenato polemiche e, in alcuni casi, anche azioni violente, come accaduto a Napoli.

Il reddito inizierà ad essere sospeso da agosto, a ben 22mila famiglie. Caos e tensione agli uffici INPS di Napoli. Vediamo cosa è successo.

Napoli, caos all’INPS dopo la sospensione del Rdc

Caos a Napoli per la sospensione del reddito di cittadinanza. Tantissimi sono coloro che, a partire dal prossimo 1 agosto, si troveranno a non riceverlo più, a meno che non rientrino in determinati nuovi parametri così come deciso dal Governo nazionale. La decisione presa ha portato a non pochi episodi di violenza tanto che, da questa mattina, sono stati rafforzati i presidi di sicurezza presso le sedi INPS della città partenopea.

Questa mattina, infatti, si sono registrate alcune tensioni nella sede di via De Gasperi, dove è stato anche appiccato un piccolo incendio ad una cassetta elettrica, che è stato immediatamente domato, grazie agli estintori presenti sul posto. Ora l’ingresso agli uffici INPS è presidiato dalle forze dell’ordine ma in maniera rafforzata.

Non solo agli uffici dell’INPS, ma presidi rafforzati anche presso gli uffici comunali dove si pensa possano aversi nuovi episodi come quello avvenuto a via De Gasperi. Nella sola città di Napoli saranno 22mila le famiglie alle quali il reddito verrà sospeso a partire dalla giornata di domani. Si tratta dei nuclei cosiddetti “occupabili”, composti da persone di età compresa tra i 18 e 59 anni non portatori di disabilità e senza figli minori, disabili o over 60 a carico.

Rafforzate le misure di sicurezza davanti agli uffici

Nel caso di una sospensione non dovuta, poiché la persona non rientra nella categoria sopracitata, il contributo potrà essere riattivato per le famiglie segnalate dai servizi sociali per problemi gravi. C’è da dire, però, che da settembre partirà invece il contributo di 350 euro, per chi segue i corsi di formazione con i centri per l’impiego.

Ma, nonostante tutto, a Napoli è scoppiata la protesta e, per mercoledì 2 agosto, è stata indetta una manifestazione a Porta Capuana, alle ore 10, proprio contro la sospensione del Reddito di Cittadinanza, così come annunciato dai precari storici e dai disoccupati organizzati.

L’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Trapanese, nei giorni scorsi ha spiegato che “migliaia di famiglie napoletane hanno percepito il 27 luglio l’ultima rata del reddito di cittadinanza, misura che è stata sospesa dal Governo Meloni a partire dal mese di agosto […] Per questi nuclei il reddito di cittadinanza sarà sostituito a settembre con la nuova misura di supporto alla formazione e al lavoro da 350 euro mensili. Queste famiglie hanno ricevuto dall’Inps il messaggio di sospensione del sussidio”.

Una situazione che non sarà facile da risolvere.


Fonte: https://www.nanopress.it/s/cronaca/feed/


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