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Pescara, appalti truccati: 4 persone arrestate



La Guardia di Finanza di Pescara sta indagando su appalti truccati e altre irregolarità, per cui sono state arrestate 4 persone.

Fra queste ci sono funzionari del Comune, imprenditori e pusher. Coinvolto anche il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri raggiunto da avviso di garanzia per finanziamento illecito politico elettorale e nel mirino dei finanzieri sono finiti anche dei progetti finanziati dai fondi del Pnrr.

Appalti truccati a Pescara, scattano le manette

Imponente l’operazione condotta dai finanzieri di Pescara, che in queste ore hanno arrestato 4 persone appartenenti a un sistema criminale che unisce droga, corruzione e tangenti nell’ambito di appalti truccati. Coinvolti nel giro ci sono funzionari comunali e imprenditori, addirittura anche il presidente del Consiglio regionale abruzzese Lorenzo Sospiri.

Quest’ultimo è stato raggiunto da un avviso di garanzia poiché, candidato alle ultime elezioni del 2022 per il rinnovo del Parlamento, avrebbe finanziato illecitamente la sua campagna elettorale.

Nell’inchiesta delle Fiamme Gialle sono stati arrestati anche Fabrizio Trisi, dirigente dei Lavori Pubblici del Comune, l’imprenditore edile Vincenzo De Leonibus e due pusher. Diverse le ipotesi di reato come corruzione, peculato, traffico di droga, turbata libertà degli incanti, quest’ultimo in particolare riguarda Trisi, nell’ambito di una selezione pubblica per assumere impiegati con diversi tipi di contratto da parte della società “Pescara Energia”.

Tale società avrebbe inoltre pagato illecitamente la campagna elettorale di Sospiri, sempre su richiesta di Trisi.

L’inchiesta

Quest’ultimo fatto è quello su cui ruota l’intera inchiesta e che coinvolge tutti coloro che ora sono nel mirino dei finanzieri. Il giro criminale culmina con l’affidamento di opera pubbliche e appalti in maniera illegale, addirittura i reati riguardano dei cantieri finanziati dai fondi del Pnrr per un valore di 5 milioni di euro, ad esempio relativi alla manutenzione delle strade di Pescara.

La Guardia di Finanza ha rilasciato un comunicato dove ha reso noti alcuni dettagli delle indagini, dove si parla di manomissione della gara d’appalto indetta dal Comune e finanziata appunto dal Pnrr, in modo che questa venisse vinta dalla ditta di De Leonibus. I lavori consistevano nella realizzazione del collegamento fra due grandi strade nel Pescarese.

La società in questione si è classificata al primo posto ma poi è stata esclusa per problemi relativi alla documentazione amministrativa che venne presentata, ad ogni modo i lavori sarebbero comunque stati bloccati alla luce di quanto evidenziato da tale inchiesta.

Gli indagati rimangono in carcere e dovranno rispondere a molte domande per chiarire la loro posizione. Il primo è stato proprio Sospiri, che ha detto ai finanzieri di aver osservato le regole della campagna elettorale e di non aver compiuto illeciti, affermando di avere anche restituito una quota dei finanziamenti in eccesso.

Le indagini vanno avanti da oltre un anno, periodo in cui sono stati raccolti elementi importanti grazie alle intercettazioni ambientali, telefoniche e telematiche, non solo a carico delle persone che abbiamo citato e che ora sono in custodia cautelare in carcere, ma anche verso due collaboratori di fiducia di Trisi.

Gli arresti sono stati effettuati questa mattina su richiesta della Procura, grazie all’ausilio dei cani anti-droga e con il supporto dei mezzi aerei del reparto operativo aeronavale.

Secondo l’accusa, in cambio della vincita alle gare di appalto, l’imprenditore edile dava a Trisi soldi, droga tramite due spacciatori di zona e altre utilità.

Ci sono poi dei fatti che non hanno comportato direttamente l’arresto ma sono oggetto di verifiche. Contemporaneamente si procede a interrogare diverse persone che risultano informate sui fatti e a perquisire i locali comunali, quelli delle società municipalizzate e le sedi delle imprese coinvolte nel giro di criminalità.


Fonte: https://www.nanopress.it/s/cronaca/feed/


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