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    Il figlio di Rocco Siffredi intervistato da Il Corriere della Sera prima dell’inizio di ‘Ballando’: ansia da prestazione, ragazze e lavoro

    Lorenzo Tano ammette: “Mi hanno preso per mio padre: il paragone non mi mette ansia”
    Il 27enne non è spaventato dalle critiche: scenderà in pista con gli altri famosi nello show

    Non ha paura delle critiche, che già gli sono state mosse. Lorenzo Tano, il figlio di Rocco Siffredi, intervistato da Il Corriere della Sera prima dell’inizio di Ballando con le Stelle, lo sa e lo ammette candidamente. “Mi hanno preso per mio padre”. Il paragone non gli mette ansia, ma per lo show un po’ di ansia da prestazione la ha. Il 27enne si mette a nudo tra ragazze e lavoro.
    Il figlio di Rocco Siffredi intervistato da Il Corriere della Sera prima dell’inizio di ‘Ballando’: ansia da prestazione, ragazze e lavoro
    Quando gli si chiede se pensa di essere stato scelto perché ‘figlio di’, Lorenzo concorda: “Eh penso di sì, la gente non mi conosce e se mi conoscono è perché sono suo figlio. Rappresento una scommessa, ma più che altro la domanda è da fare agli autori che mi hanno scelto”. Ha detto di sì quasi subito alla proposta riguardante Ballando: “Non ci ho pensato moltissimo, forse una decina di secondi. Sono super impegnato perché gestisco la casa di produzione di papà, però mi sono organizzato anche nel caso dovessi stare via per tre mesi”.
    “E’ un’esperienza totalmente nuova per me il ballo – spiega il primogenito del divo hard – A un altro programma avrei detto no grazie, ma ballare è una cosa opposta alla mia personalità, quindi una sfida con me stesso. Senza contare che ad aprile mi sono lasciato con la mia ragazza dopo dodici anni e lei mi chiedeva sempre di portarla a ballare. E’ la sola cosa che non ho mai fatto proprio perché mi fa quasi paura. Quindi ora ci voglio provare, mi ci butto”.
    Laureato in Finanza ed Economia e Commercio, ha preferito andare a lavorare col padre in produzione, concentrandosi nei progetti futuri di ampliamento business. Per lui è un lavoro come un altro. “Certo, la prima volta sul set sciocca un po’ tutti ma basta arrivare alla fine della giornata perché tutto si normalizzi completamente. Vivendo in Ungheria, poi, tante domande mi sono state risparmiate. Con i social hanno iniziato a scrivermi: quanto è figo tuo padre, è un mito, un eroe”, spiega il ragazzo.
    Lorenzo Tano ammette: “Mi hanno preso per mio padre: il paragone non mi mette ansia”
    Sul mito del padre dice: “E’ l’unico che ha ottenuto tanto anche al di fuori del suo mondo, è diventato una sorta di brand riconosciuto da tutti e non solo per quell’aspetto. Non mi piace quando mi chiedono come è essere suo figlio, è una domanda che andrebbe rivolta a ogni figlio”. Lorenzo però non farebbe mai l’attore hard: “No, non lo farei. Magari ci avrei pensato se avessi vissuto l’epoca degli anni Ottanta o Novanta, ma oggi proprio no. Il mondo è cambiato tantissimo. Infatti quando papà mollerà mollerò subito anche io, non continuerò a fare quello che fa, anche perché il suo stile non mi piace tantissimo. Lo supporto ma quando smette dico basta anche io e lì dovrò capire cosa fare”.
    Tano non si sente un maschio alfa: “Io da sempre mi sento molto connesso con il mondo femminile, anche solo nelle amicizie”. Delle ragazze svela: “Da un paio di mesi ho iniziato a frequentare di nuovo delle ragazze e solo una italiana mi ha chiesto: ‘Ma tu non ti senti in ansia per essere il figlio di Rocco Siffredi?’. Le ho risposto: ‘No perché?’. E lei ha detto: ‘Boh, non so’. Ed è finita lì”.
    Lorenzo è pronto alle inevitabili critiche di giudici e pubblico: “Sì,  prendo benissimo perché servono da stimolo. Sono uno che sotto stress o durante una competizione do il meglio. Già solo essere davanti alla telecamera mi mette un po’ d’ansia”. Sul futuro in tv dice: “E’ da vedere, ragiono passo per passo, vediamo come va”. LEGGI TUTTO

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    ”E’ bello che Rocco mi tenga in considerazione”: Arisa parla in tv della possibilità di fare un film hard con Siffredi

    La 41enne a Belve rivela: “Una volta avuto sbaciucchiamenti con un’altra donna, ma…”
    La cantante conferma: “forgiata a suon di botte” dai suoi genitori

    Arisa si siede davanti a Francesca Fagnani. A Belve si racconta e non solo. In tv, su Rai Due, parla anche della possibilità di fare un film hard con Siffredi. Dopo aver pubblicato sul social le foto tutta nuda, il divo porno l’ha invitata a lavorare con lui in una pellicola. “E’ bello che Rocco mi tenga in considerazione”, dice sorridendo la 41enne.
    ”E’ bello che Rocco mi tenga in considerazione”: Arisa parla in tv della possibilità di fare un film hard con Siffredi
    La giornalista 46enne le riporta le parole di Rocco, che la vorrebbe sul set hard. Arisa non si sottrae alla domanda e replica: “Un porno educativo romantico? Penso sia qualcosa di simile ad una lezione di biologica in comune. E’ bello che Rocco mi tenga in considerazione, ma no, non lo farei. E poi la mia sensualità non va più di moda”.
    Single, la cantante racconta: “Una volta ho avuto sbaciucchiamenti con una donna, mi è piaciuto. Ma non sono andata oltre”. Lascia intendere di essere eterosessuale convinta. Sui legami passati, Rosalba Pippa ha detto: “Spesso mi hanno scambiata per un bancomat”. Davanti le telecamere lo conferma. “Ho la tendenza a pagare e per me è difficile trovare persone generose. E poi non ho soldi per tutti quindi basta”, spiega.
    La 41enne a Belve rivela: “Una volta avuto sbaciucchiamenti con un’altra donna, ma…”
    Parla di sé. “Chi mi ammira mi ammira perché ho un bel sedere, nessuno si aspettava che un giorno avrei avuto un bel sedere – sottolinea Arisa – Ci lavoriamo duro tutti i giorni. Mi piace tenermi in forma”. “Mi definisco libera, coraggiosa, emotiva. Fragile? Quello no”, aggiunge. Non si piace però pienamente: “Cerco di curarmi, ma nonostante tutto sono pienotta, ho la ritenzione idrica. Non sono come vorrei e soprattutto come vorrebbero che fossi e questo mi pesa”.
    La cantante conferma: “forgiata a suon di botte” dai suoi genitori
    “Mi dicono che sono matta, che sono un’artista difficile. Mi dispiace lo dicano. Forse perché cambio idea spesso, non sono sempre sicura delle cose. Il mio difetto? Sono incoerente”, confida l’artista. Ribadisce di essere stata forgiata dai genitori a suon di botte quando era una bambina e aggiunge: “Io non lo farei, però come ho detto più volte, i miei genitori si sono trovati di fronte un essere anomalo e loro erano un po’ inesperti, avevano le loro problematiche. Io li ringrazio sempre perché hanno preparata a tutto, posso sopportare qualsiasi cosa”. LEGGI TUTTO

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    Uno dei due figli di Rocco Siffredi concorrente di ‘Ballando con le Stelle’! 

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    Rocco Siffredi irriconoscibile in versione Drag Queen in tv: guarda

    A Non sono una signora il divo hard fa un discorso contro l’omofobia
    Il 59enne si trasforma in Eva Lungherya: “Insegniamo ai ragazzi a non avere paura”

    Rocco Siffredi si trasforma in Eva Lungherya. Il divo dell’hard è irriconoscibile in versione Drag Queen in tv. A Non solo una signora, show condotto da Alba Parietti, al debutto su Rai Due, il divo hard veste panni assolutamente inediti per lui. Poi, primo eliminato, nella clip in cui viene mostrato il suo cambiamento, con ore e ore di trucco, fa un emozionante discorso contro l’omofobia. “Insegniamo ai nostri ragazzi a non aver paura”, sottolinea.
    Rocco Siffredi irriconoscibile in versione Drag Queen in tv
    Rocco indossa un costume dorato. La giuria composta da Vanessa Van Cartier, Maruska Starr ed Elektra Bionic nella manche a eliminazione gli preferisce la Isla Rodriguez, che si scoprirà essere Sergio Muniz. Al momento di svelare la sua identità, lascia tutti a bocca aperta, anche se gli “investigatori del glitter”, ovvero Filippo Magnini e Mara Maionchi, Sabrina Salerno e Cristina D’Avena, alla fine avevano intuito, grazie agli indizi chi si celasse dietro la maschera.
    A Non sono una signora il divo hard fa un discorso contro l’omofobia
    “Esperienza bellissima, è durata troppo poco. Devo dirti che mi sono calato bene nella parte, meno bene sui tacchi. Questa è la legge del contrappasso, alle mie attrici dico sempre di mettersi i tacchi, anche se dicono che fanno male. L’ho pagata così”, commenta Rocco alla Parietti. Si è divertito moltissimo a essere una Drag Queen.
    Il 59enne si trasforma in Eva Lungherya: “Insegniamo ai ragazzi a non avere paura”
    La presentatrice lancia il filmato in cui vengono mostrati i momenti più importanti del suo cambiamento. Parlando della sua coach, Siffredi dice: “Vanessa ha capito che sono una persona sensibile. Non sono venuto qui in veste di chi vuole apparire. Sembro forte, in realtà sono fragile. In un periodo della mia vita sono stato male, vivevo troppo il dolore di mia madre, il dolore visto da bambino. Della mia infanzia ricordo la morte di mio fratello e mia madre impazzita. Ho sempre cercato di alleviare quel dolore di mia madre, portavo con me la sua foto. Poi capii che lei voleva il mio sorriso”.
    Rocco con la conduttrice dello show, Alba Parietti: è il primo eliminato
    Poi Rocco parla della sua lotta per i diritti della comunità LGBTQ+: “Siamo purtroppo tutti pressati da una paura, la paura del ragazzo che non è come ci hanno insegnato tutti. Ci hanno insegnato che si nasce e bisogna amare le donne e solo le donne da maschi, e il contrario per le donne. Ecco, tutto ciò ha creato tanto dolore, tanti problemi, e questo è quello che vorrei insegnare ai miei ragazzi. Vedere il loro padre così secondo me li ho toccati, ho toccato un tasto secondo me che non si aspettavano. Ebbene, mi piace. Non devono aver paura di esporsi e fare quello che pare a loro, non agli altri”.
    “Quando mi dicono ‘Rocco, grazie a te e alla gente come te avete sdoganato e portato avanti una libertà che ci hanno sempre represso’ io dico sì, ma fino a un certo punto – prosegue l’attore porno – Io non ho mai preso schiaffi e pugni per quello che faccio, c’è chi ha preso le botte per sdoganare. Ad esempio gli omosessuali, o effemminati, o a scuola, bullizzati. Questo è terrificante. E sicuramente dovete dire grazie a loro più che a me”. LEGGI TUTTO

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    ”Nei viaggi di lavoro chiede ville da 100mila euro gratis e agli altri invece…”: Rocco Siffredi asfalta Fedez

    Il divo del porno attacca il rapper: “E’ vero, non sono andato al suo podcast per soldi ma…”
    Il 33enne ha svelato il motivo per cui il 59enne gli ha detto di no: “Voleva gli sghei”

    Rocco Siffredi replica senza peli sulla lingua a Fedez e lo asfalta. Il divo del porno non è voluto andare al podcast del rapper, Muschio Selvaggio. Il 33enne aveva svelato il motivo del rifiuto del 69enne: “Voleva gli sghei e a Muschio di sghei non ne diamo”. Rocco ammette: “E’ vero”. Ma ribatte punto su punto al marito di Chiara Ferragni e lo distrugge.
    ”Nei viaggi di lavoro chiede ville da 100mila euro gratis e agli altri invece…”: Rocco Siffredi asfalta Fedez
    “Ha bisogno di farsi pubblicità. Fedez ha detto la verità: lui si fa ospitare dappertutto gratis, ma a me chiedeva che mi pagassi pure l’aeroplano… Ma se ne vada…dove dico io!”, dice Rocco a Mow Magazine riguardo all’accusa mossagli da Fedez.
    Siffredi aggiunge velenoso: “Lui, ovunque si trova, vuole l’ospitalità e ville da 100mila euro al mese…ma gratis. Lo so perché una era la villa di un mio amico. E gratis solo perché si chiama Fedez. Invece, se ti chiama lui, ti devi pagare anche l’aereo e l’hotel?”.
    Il divo del porno attacca il rapper: “E’ vero, non sono andato al suo podcast per soldi ma…”. Il 33enne ha svelato il motivo per cui il 59enne gli ha detto di no: “Voleva gli sghei”
    Poi il famosissimo attore e produttore di film hard chiude con l’ironia che lo contraddistingue, facendo anche riferimento al famoso titolo di un brano di Federico Lucia e J-Ax del 2017: “Ma, qualche anno fa, lui non prendeva in giro i ‘comunisti col Rolex’? Adesso invece è lui che fa la figura del sinistroide arricchito, che va a sbafo ovunque. Ma quando c’è da cacciare un euro…”.
    Al momento Federico Lucia non va al contrattacco, anzi. Rimane rigorosamente in silenzio, pur, forse, accusando il colpo. LEGGI TUTTO

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    Alessandro Borghi nei panni di Rocco Siffredi: ”Abbiamo girato più di 50 scene spinte. Il rischio quando le fai è…”

    Sarà il protagonista di Supersex: nel cast anche Jasmine Trinca, Adriano Giannini, Saul Nanni e Linda Caridi
    L’attore 36enne ammette: “Girare è stato abbastanza difficile, ma molto bello”

    Alessandro Borghi sarà Rocco Siffredi in Supersex. Nel cast del biopic ispirato alla vita del pornodivo, in autunno su Netflix, anche Jasmine Trinca, Adriano Giannini, Saul Nanni e Linda Caridi. Il 36enne, ospite nel podcast di Gianluca Gazzoli BSMT, sul progetto terminato rivela: “Abbiamo girato più di 50 scene spinte”. Parla anche del rischio che corri quando reciti in scene ‘hard’.
    Alessandro Borghi nei panni di Rocco Siffredi: ”Abbiamo girato più di 50 scene spinte. Il rischio quando le fai è…”
    “Abbiamo girato per quasi 100 giorni e ci sono state decine di scene spinte, più di 50 – confida il romano – Ho accettato di fare questo progetto perché non sono un bigotto, mi piaceva la cosa e in Italia interpretare questo ruolo è un bel modo per litigare con tanta gente”.
    Sulle scene più intime Borghi svela: “Intanto si spera di essere fortunati e incontrare colleghi che hanno la stessa gestione e idee di certe cose. Il rischio più grande è che, sia tra donna e uomo che tra uomo e uomo o donna e donna, sul set potrebbe accadere che una cosa che tu metti in scena potrebbe essere fraintesa come un qualcosa che vuoi tu persona e non che fa il personaggio. Tu ti muovi e magari l’altro pensa: ‘Perché fa questo, che vuole fare? Mi vuole dire qualcosa?’. Bisogna sfuggire da quello”.
    L’attore 36enne interpreta il pornodivo nel biopic che arriverà in autunno su Netflix
    Alessandro spiega come si è comportato e si comporta ancora quando è chiamato a girare scene di sesso: “Io per scappare da quello ci parlo prima. Quindi o dici: ‘Io ci sto a prova’ e mi piaci anche nella vita’, oppure dici: ‘Tutto quello che farò non sono io, ma il personaggio e lo fa a favore del racconto: non sentirti minacciato o infastidito’. Così capisci fino a dove ti puoi spingere a favore del racconto. Direi che è una cosa delicata, ma che dopo aver parlato diventa più semplice. Il tipo di affinità anche da quel punto di vista è alla base di tutto”.
    L’artista, tra i più desiderati del panorama nazionale e internazionale, sul progetto ammette: “Girarlo è stato abbastanza difficile, ma è stato molto bello. Un viaggio nella vita di Rocco che è diventato un amico, e lo stesso Rozsa (la moglie di Siffredi, ndr). Loro mi hanno aperto le porte. Mi ha detto molto più di quello che immaginavo. L’idea che avevo di lui non c’entrava nulla con la sua essenza reale. Tutti mi chiedono: ‘Perché hai accettato di interpretare Rocco?’, e io rispondo sempre: ‘Ma perché nessuno mi ha chiesto come mai ho accettato di fare Aureliano’ (si riferisce al personaggio protagonista di Suburra – La serie, ndr), che era uno che sparava a tutti?’”. LEGGI TUTTO