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    ”Quel cretino mi ha fatto ribollire il sangue, ero una iena”: Maria De Filippi racconta l’arrabbiatura sull’eredità di Maurizio Costanzo

    La 62enne interviene alla puntata di Password su Rtl 102.5, durante l’intervista a Kekko Silvestre dei Modà

    Parla con l’amico e gli esprime la felicità per il ritorno sulle scene, ma poi confessa…

    Maria De Filippi interviene telefonicamente a Password su Rtl 102.5, durante l’intervista a Kekko Silvestre dei Modà. Si congratula con l’amico per il suo ritorno sulle scene, il cantante annuncia infatti un’unica data a San Siro con la band il 12 giugno 2025. La conduttrice ne è felice. Mentre parla con lui, inevitabilmente affronta anche il suo privato e racconta l’arrabbiatura sull’eredità di Maurizio Costanzo. False notizie messe in giro sui social l’hanno ferita. “Quel cretino mi ha fatto ribollire il sangue, ero una iena”, svela la 62enne.

    ”Quel cretino mi ha fatto ribollire il sangue, ero una iena”: Maria De Filippi racconta l’arrabbiatura sull’eredità di Maurizio Costanzo

    Maria sottolinea a Kekko: “Il lavoro riempie la giornata, ti obbliga a mettere da parte il dolore per continuare a vivere e per rispettare chi ti segue”. L’artista ha avuto momenti di depressione, lei, che anche nel dolore ha continuato ad andare avanti, gli sottolinea il suo pensiero.

    Poi si parla dei social e dei commenti spesso falsi o denigratori che vi arrivano. “I social li leggo e penso di essere più strutturata nel leggerli rispetto ad un ragazzino di 18/19 anni e in quello bisognerebbe educarli perché faticano tanto. Ti destabilizza quello che dicono su di te, magari con un nome finto. Noi abbiamo imparato in tv a cercare di non offendere e a rispettare tutti ed è giusto che sia avvenuto, non capisco perché sui social non sia così”, precisa la De Filippi.

    La 62enne interviene alla puntata di Password su Rtl 102.5, durante l’intervista a Kekko Silvestre dei Modà

    Maria così racconta l’episodio che l’ha fatta uscire fuori da gangheri. “Un giorno mi sono imbattuta in un tizio che avrà sui 65 anni che diceva delle stron*ate serie, un sacco di palle con serietà su di me. E mi sono detta: ‘Quasi le faccio vedere in tv così la gente capisce’. Ma poi ho cambiato idea, perché in questo modo gli faccio anche pubblicità. Ho pensato di querelarlo e l’ho fatto perché penso che ci sia un limite”, confida. 

    “Una cosa che mi ha fatto saltare i nervi è quando ha parlato di Maurizio raccontando di un’eredità pazzesca che io avrei rubato a mio figlio e ai figli di Maurizio – prosegue la presentatrice – Io ho rinunciato all’eredità di Maurizio a favore dei suoi figli e un cretino che sui social dice questo mi ha fatto ribollire il sangue. Su questo argomento ero una iena, volevo farlo vedere per mostrare le cavolate che questo tizio dice”. Maria conclude: “I social sono belli perché consentono la libertà a tutti di esprimersi, ma non deve mai sorpassare il rispetto delle persone”.

    Costanzo, scomparso il 23 febbraio 2023, ha avuto due figli dalla prima moglie Flaminia Morandi, con cui è stato sposato dal 1973 al 1984, Camilla e Saverio, 50 e 47 anni. Legato a Marta Flavi dal 1989 al 1995, con ha avuto alcun erede da lei. Nel 2001 è arrivato nella sua vita anche Gabriele, adottato con la De Filippi, la sua terza moglie, che gli è stata accanto dal 1995 fino alla sua morte. LEGGI TUTTO

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    Le tute spaziali della NASA disegnate da Prada

    Caricamento playerMercoledì l’azienda aerospaziale statunitense Axiom Space ha presentato a Milano le tute spaziali per l’equipaggio della missione Artemis 3, la prima missione della NASA a prevedere l’allunaggio dopo l’Apollo 17, nel 1972. Le tute sono state disegnate e realizzate da Prada, uno dei marchi di moda di lusso italiani più famosi al mondo.
    La collaborazione tra Prada e Axiom Space è nata nel 2020 da un’iniziativa di Lorenzo Bertelli, responsabile del marketing di Prada e figlio dei direttori esecutivi Miuccia Prada e Patrizio Bertelli. Russell Ralston, vicepresidente esecutivo di Axiom Space, ha detto che lavorare con Prada è stato utile non solo per l’esperienza nelle tecniche di lavorazione e per la conoscenza dei materiali ma anche per la capacità di disegnare una bella tuta: «è un simbolo, un’icona della nostra società».
    (Ansa ZumaPress)
    Prada non è l’unica azienda di lusso che ultimamente si è interessata al mondo aerospaziale, anche in vista della crescita del cosiddetto “turismo spaziale”, con aziende come Blue Origin, fondata dall’ex CEO di Amazon Jeff Bezos, e Virgin Galactic del miliardario inglese Richard Branson, che offrono voli suborbitali, i cui veicoli superano gli strati più alti dell’atmosfera e poi tornano indietro senza fare un giro completo intorno alla Terra.
    La scorsa settimana il marchio di lusso francese Pierre Cardin ha presentato una tuta da allenamento per gli astronauti del centro dell’Agenzia spaziale europea a Colonia, in Germania; anche il gruppo alberghiero Hilton sta lavorando alla realizzazione delle tute per l’equipaggio dei voli commerciali della stazione spaziale Starlab.
    Le tute disegnate da Prada (Ansa ZumaPress)
    Rivolgersi al mondo della moda è un modo per le aziende di far interessare più persone ai voli aerospaziali. Di recente Axiom ha incaricato a Esther Marquis, costumista della serie tv a tema spazio For All Mankind, di disegnare la fodera delle tute spaziali xEMU indossate dagli astronauti per le loro attività extraveicolari (quelle che chiamiamo a volte “passeggiate spaziali”); Branson ha chiesto al marchio statunitense Under Armour di disegnare le uniformi di Virgin Galactic ed Elon Musk si è rivolto a Jose Fernandez, autore dei costumi dei film Batman vs Superman e della serie Avengers, per le uniformi della sua agenzia privata spaziale SpaceX.
    Uno dei look dell’ultima sfilata di Prada che richiamava il mondo dello spazio, come questa specie di casco, Milano, 19 settembre 2024 (Dall’account Instagram di Prada)
    Esteticamente, le tute disegnate da Prada non sono molto diverse dalle precedenti: sono bianche e voluminose e non avranno alcun logo dell’azienda. Sugli avambracci, in corrispondenza della vita e sugli zaini portatili ci saranno, però, delle linee rosse che ricordano il simbolo di Linea Rossa, il marchio sportivo di Prada. Le tute saranno uguali per uomini e donne, di taglia unica e personalizzate attorno al corpo di chi le indosserà per renderle più comode ed efficienti.
    Consentiranno agli astronauti di passeggiare ogni giorno otto ore sulla Luna e garantiranno una temperatura costante al loro interno anche quando fuori ci sono -150 °C o 120 °C.  Permetteranno di muoversi più facilmente rispetto alle tute precedenti, non hanno cerniere e le cuciture proteggeranno il più possibile dalle polveri lunari che, come raccontarono già Neil Armstrong e Buzz Aldrin, le prime persone a camminare sulla Luna nel 1969, tendevano a infilarsi nelle giunture e in altre parti delle tute.
    Artemis 3 non partirà prima del settembre 2026, durerà circa 30 giorni e coinvolgerà quattro astronauti: non sono stati ancora scelti ma saranno selezionati in modo da mandare anche la prima donna e la prima persona non bianca sulla Luna. LEGGI TUTTO