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    Il rapper del momento Tony Effe parla per la prima volta dei presunti flirt con Chiara Ferragni e Giulia De Lellis: le sue parole

    Il 33enne romano, vero nome Nicolò Rapisarda, si dichiara single: le due sono solo ‘amiche’
    Smentisce anche la ‘rottura’ con Fedez a causa della vicinanza con l’imprenditrice digitale 37enne

    Tony Effe si gode il momento di grande successo col suo tormentone, cantato in coppia con gaia, “Sesso e samba”. Il rapper del momento, 33 anni, si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera. Parla per la prima volta dei presunti flirt con Chiara Ferragni e Giulia De Lellis. Le sue parole smorzano i gossip: le due sono solo sue ‘amiche’.
    Il rapper del momento Tony Effe parla per la prima volta dei presunti flirt con Chiara Ferragni e Giulia De Lellis: le sue parole
    Nicolò Rapisarda, questo il suo vero nome, non è un ‘bad boy’: “Sono uno con dei principi. Un buono. Sono un bravo ragazzo. Vado a periodi. A volte faccio tanta festa. Ultimamente vado in palestra, mi alleno, mangio bene, sennò è un casino”. Non è affatto violento: “Non lo sono. Ho fatto qualche rissa tempo fa, ma adesso ho 33 anni e capisco finalmente come funziona la vita. Magari ci sono arrivato tardi, però l’importante è crescere e migliorarsi”.
    La 37enne per lui è solo una buona amica
    Criticato per testi a volte sopra le righe, Tony dice che non disprezza affatto le donne: “Mai. Con loro sono un principe”. Viene da una famiglia normale: “Molto semplice. Medio-benestante. Figlio unico. Papà orafo, mamma faceva la cameriera in un hotel”.
    Il 33enne romano dice lo stesso dell’influencer 28enne: si dichiara single
    Porta gioielli vistosi che gli fa il papà. Effe sottolinea: “Del resto non ho una ragazza a cui regalare diamanti e quindi”. Non vuole un tipo di donna che pensi al conto in banca. Sulla paparazzata a Milano a cena con la Ferragni chiarisce: “Solo un’amica”. Quando gli si fa notare che stando alle voci avrebbe rotto ogni rapporto con Fedez, proprio per la vicinanza all’imprenditrice digitale 37enne, Tony precisa: “Ma va, figurati”. Poi arriva l’altro rumor su di lui e Giulia, 28 anni. “Un’amica”, replica. Non è innamorato: “Al momento no, lo sono stato. Arriverà, sto bene da solo, mi concentro sul lavoro”. LEGGI TUTTO

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    ”La droga la sta cambiando, per salvarla bisogna ricoverarla”: L’ex Miss Italia Nadia Bengala rompe il silenzio dopo la condanna della figlia

    Diana, 28 anni, accusata di aver tentato di rubare dentro alcune auto, ha ricevuto una pena di 10 mesi
    L’ex Miss Italia 62enne è disperata: “Sta scivolando verso il baratro, da sola io non ce la posso fare”

    Nadia Bengala accetta di parlare il giorno dopo la condanna della figlia: Diana Schivardi, 28 anni, ha ricevuto una pena di 10 mesi dopo essere stata accusata di aver tentato di rubare dentro alcune auto e di aver reagito contro chi cercava di fermarla. L’ex Miss Italia rompe il silenzio e al Corriere della Sera sottolinea senza mezzi termini : “La droga la sta cambiando, per salvarla bisogna ricoverarla”.
    ”La droga la sta cambiando, per salvarla bisogna ricoverarla”: L’ex Miss Italia Nadia Bengala rompe il silenzio dopo la condanna della figlia
    La Bengala, mamma anche di Gaia, 26 anni, ha seguito il processo. La figlia non si è neppure presentata. Quando le si domanda il motivo, dice: “Mia figlia vive in una realtà tutta sua, purtroppo. Io le dedico ogni minuto del mio tempo. Lo faccio con amore, perché lei ne ha bisogno. Le spiego, ma lei è lontana, non credo abbia afferrato quanto è grave la condanna e i motivi che ne sono all’origine. Certo non è stata indifferente. Anche per lei è stata una giornata dolorosa. Però c’è ancora un distacco. Lei ha bisogno d’aiuto, ma anche io ne avrei bisogno per tirarla fuori da questo incubo”.
    Avrebbe voluto che il giudice disponesse il ricovero coatto: “Mia figlia è incosciente. Non capisce quello che la sta accadendo. Non vede che sta camminando sull’orlo del precipizio. Sta scivolando piano piano verso il baratro e da lì non risalirà mai più. Questa condanna, dove è stabilito che è solo in parte capace di intendere, non le serve. Soltanto se verrà obbligata a stare in una comunità, dove specialisti la possano seguire giorno per giorno allora capirà quanto è grave la sua condizione. Io ne ho pagati tanti di specialisti. Ma si è dimostrato tutto inutile, perché lei non ha percepito di essere in un vicolo cieco”.
    “Diana è una ragazza sensibile e intelligente. La droga però la sta cambiando, sta scivolando verso il baratro. Per salvarla, l’unica strada è ricoverarla. Un giudice deve prendersi l’impegno di disporne il ricovero coatto. Di sua spontanea volontà, non andrà mai. E allora sarà la fine. Da sola io non ce la posso fare a salvarla”, precisa ancora.
    Diana, 28 anni, accusata di aver tentato di rubare dentro alcune auto, ha ricevuto una pena di 10 mesi
    Diana non comprende quanto la sua situazione ormai sia grave, dopo due arresti e una condanna. Nadia è disperata: “La colpa è della droga, obnubila il cervello. Lei vede cose che non esistono. La sua realtà è appannata dagli stupefacenti. E’ necessario che le cada questo velo per riprendere il controllo della sua vita. Altrimenti finirà in guai molto più seri e dolorosi di quelli che sta affrontando oggi”.
    Non sa perché Diana si sia avvicinata alla droga: “Non so dare una spiegazione precisa. Penso che ci sia stata una forma di malessere interiore, che mi è sfuggita. Ma è anche vero, che la vita è fatta d’incontri, conoscenze, amicizie. Quelle sbagliate fanno danni irreparabili. Magari all’inizio appaiono brave persone, e solo dopo cade la maschera. Qualcuno le avrà detto prova e lei ha scelto di assecondarlo. Chi lo ha fatto, era un disgraziato. Certo lei era predisposta”.
    La Bengala racconta com’era la ragazza ‘prima’: “Una giovane dal cuore d’oro, sensibile, sempre sorridente. Con una gran voglia di sapere, curiosa. Forse una giovane con la testa un po’ tra le nuvole, ingenua. Vorrei che tornasse così, come quando studiava tutto il giorno. Perché, non lo dico solo da madre, ma Diana è una donna intelligente”. E conclude: “La devo salvare. Lei ha bisogno d’aiuto, è tutta la mia vita”. LEGGI TUTTO

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    ”Una mia puntata costa 6mila euro, registro come fossero finte dirette”: Monica Setta parla del suo programma Rai e rivela quali ospiti vorrebbe avere

    La giornalista 59enne con Storie di Donne al Bivio su Rai 2 ha una media share del 5,6%
    La trasmissione andrà in onda tutta l’estate il martedì e il giovedì in seconda serata

    Monica Setta è orgogliosa del suo Storie di Donne al Bivio. Al Corriere della Sera parla del suo programma in onda su Rai 2. Proseguirà per tutta l’estate in seconda serata il martedì e il giovedì. “Una mia puntata costa 6mila euro, registro come fossero finte dirette”, racconta. La madia share del 5,6% la premia.
    ”Una mia puntata costa 6mila euro, registro come fossero finte dirette”: Monica Setta parla del suo programma Rai e rivela quali ospiti vorrebbe avere
    Quando le si fa notate che il suo stile di conduzione rassicurante è molto diverso da quello di Francesca Fagnani, la giornalista 59enne spiega: “Lei è inarrivabile. Io sono un’artigiana. Una mia puntata costa 6 mila euro, la produzione è interna con un autore, Simone Di Carlo, e il regista Giacomo Necci. Non ho il gobbo. Registro come se fossero delle finte dirette. Chiamo le ospiti, porto loro il caffè. Siamo in sintonia”. 
    “Una volta Katia Ricciarelli mi fece i complimenti per una collana e gliela regalai – prosegue la Setta – Quando tornò, si innamorò delle mie scarpe con delle perline Swarovski. Non abbiamo la stessa misura e lei non porta i tacchi, ma le ho tolte e gliele ho donate, tornando scalza in camerino. Katia era felice e io pure. Mi piace, grazie alle mie donne, riuscire a dare uno spaccato del mondo femminile, tra maternità, tradimenti, fragilità”.
    La giornalista 59enne con Storie di Donne al Bivio su Rai 2 ha una media share del 5,6%. La trasmissione andrà in onda tutta l’estate il martedì e il giovedì in seconda serata
    Monica sottolinea che non c’è nulla di preparato. A volte anche lei rimane di stucco davanti alle inaspettate confidenze delle donne che ospita. 
    Mamma fiera di Gaia, 26 anni, avvocato, avuta dall’ex marito Giuliano Torlontano, collega del Tg5, da cui si è separata nel 2016, la Setta sugli ospiti che desidererebbe ancora avere, svela: “Per il 27 agosto sono confermate Nunzia De Girolamo e Asia Argento. La trattativa è in corso per Patty Pravo. Per eventuali altre prime serate mi piacerebbero Giorgia Meloni e Elly Schlein. Ci sto lavorando. Non chiederei dei loro amori, ma come erano da ragazze e cosa sono diventate”. Chiara Ferragni non rientra tra i suoi ‘desiderata’: “Il mio è un programma artigianale. Cosa potrebbe raccontarmi Chiara Ferragni? E’ un personaggio che ha stuoli di assistenti, arrivare alla verità è difficilissimo. Giorgia e Elly sono il simbolo dell’empowerment femminile”. LEGGI TUTTO

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    ”Ho fatto i conti con il senso di colpa e la rabbia”: Sonia Bruganelli torna a parlare della malattia della figlia e rivela di aver perso la fede

    “Ormai ho accettato di essere una madre imperfetta e va bene così. Silvia, però, mi ha sempre amata”
    “Ho fatto un lungo percorso, che sto facendo ancora, per accettare la situazione”

    In un post dedicato a lei ha scritto: “Grazie per avermi amata anche quando non lo facevo io”. Sonia Bruganelli torna a parlare della malattia della figlia primogenita e al Corriere della Sera, in una lunga intervista, rivela di aver perso la fede. “Ho fatto i conti con il senso di colpa e la rabbia”, confessa.
    ”Ho fatto i conti con il senso di colpa e la rabbia”: Sonia Bruganelli torna a parlare della malattia della figlia e rivela di aver perso la fede
    “Ormai ho accettato di essere una madre imperfetta e va bene così. Silvia, però, mi ha sempre amata. Come ho scritto, anche quando ero io a non volermi bene, a sentirmi responsabile della sua limitazione, che gli altri fratelli non avevano”, dice la produttrice 50enne parlando della 22enne. Ha pianto tanto in passato per la situazione: “Ho fatto un lungo percorso, che sto facendo ancora, per accettare la situazione e cominciare a godermi la maternità di Silvia senza pretendere di essere per lei anche insegnante, fisioterapista, logopedista… Non dovevo mai sbagliare. A lungo ho fatto i conti con il senso di colpa e la rabbia”, svela.
    “Ho sempre vissuto la malattia di Silvia come un’ingiustizia. Ho scoperto che era cardiopatica all’ottavo mese di gravidanza”, racconta l’ex moglie di Paolo Bonolis. I medici le dissero che, se non l’avessero operata appena nata, sarebbe morta. “Silvia è nata il 23 dicembre del 2002 ed è stata subito operata al cuore. Ma i danni dovuti all’ipossia postoperatoria li hanno scoperti dopo una settimana. Io avevo già capito che qualcosa non andava, ma tutti dicevano che vedevo cose che non c’erano”, sottolinea ancora.
    A 27 anni ha avuto un crollo emotivo. E’ stato il conduttore, ora 63enne, a occuparsi di tutto. “La prima foto con Silvia ce l’ho che aveva tre mesi: prima era sempre stata nel reparto di terapia intensiva neonatale”, dice la Bruganelli. Non ha avuto il conforto della fede in tutto questo: “Mi dispiace, io il disegno non lo vedo, e infatti dopo mi sono allontanata dalla fede. Se c’era una lezione, avrei preferito impararla sulla mia pelle, non su quella di una neonata indifesa”.
    “Ormai ho accettato di essere una madre imperfetta e va bene così. Silvia, però, mi ha sempre amata”, dice la 50enne della primogenita 22enne
    Sonia non ha avuto paura di procreare ancora: “Non avevo più paura di niente. Però i problemi si sono presentati quando è nato Davide, un anno e mezzo dopo, perché davanti a un figlio così bello, sano, per il quale avevo messo il fiocco azzurro fuori dalla porta, ho cominciato a dirmi che non me lo meritavo, che stavo togliendo qualcosa a Silvia. E’ allora che il mio rapporto con lei è diventato ossessivo, mentre non riuscivo più a stare vicino a Davide. Ed è lì che ho cominciato a lavorare su me stessa. Mi sono rasserenata solo con la nascita di Adele, nel 2007, quando la salute di Silvia si era stabilizzata e potevo tirare il fiato”.
    Sonia guarda avanti: “Il pensiero fisso riguarda il futuro, perché non è ancora autosufficiente e avrà sempre bisogno di qualcuno che l’aiuti. Però penso anche che non sarà mai sola, perché ha quattro fratelli. Chi si occuperà di lei avrà una disponibilità economica per non farle mancare niente, e questa è una grande fortuna, nella disgrazia”. Silvia fa ippoterapia, tutti loro lavorano per la sua indipendenza fisica e motoria e l’autostima.
    Silvia non ha sofferto per la separazione dei suoi. Sonia confida: “Io e Paolo viviamo in due appartamenti diversi di palazzi comunicanti attraverso un terrazzo e la stanza di Silvia. Lei è il nostro trait d’union. Ora sono molto più vicina a lei di quando abitavamo nello stesso appartamento, io e il padre al piano di sopra e lei con i fratelli sotto”.
    Adesso lei riesce a “essere più buona con me stessa”. E conclude: “Ho imparato che non bisogna mai giudicare: il rapporto madre figlio è diverso e ognuno trova il suo modo per viverlo. Io ho trovato il mio”. LEGGI TUTTO

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    ”Con Riccardo Scamarcio ci si vuole molto bene”: Valeria Golino parla del rapporto col famoso ex e anche del nuovo fidanzato con 24 anni meno di lei

    L’attrice e regista dal 2018 è legata all’avvocato romano Fabio Palombi, 34 anni
    La 58enne è stata legata al collega 44enne, che ora fa coppia con Benedetta Porcaroli, dal 2005 al 2016

    Valeria Golino si confessa, tra lavoro e privato, sulle pagine del Corriere della Sera. L’attrice e regista parla anche del rapporto col famoso ex a cui è stata legata dal 2005 al 2016. “Con Riccardo Scamarcio ci si vuole molto bene”, svela. Il collega 44enne ora è fidanzato con Benedetta Porcaroli, 26 anni. L’artista rivela la serenità che vive col nuovo fidanzato che ha 24 anni meno di lei. Dal 2018 ha una relazione con l’avvocato romano 34enne Fabio Palombi.
    ”Con Riccardo Scamarcio ci si vuole molto bene”: Valeria Golino parla del rapporto col famoso ex e anche del nuovo fidanzato con 24 anni meno di lei
    Quanto le si domanda se sia una bugiarda seriale, la Golino confida: “Lo sono sempre meno. Ero più bugiarda da piccola, mi serviva di più esserlo. Forse oggi non ho bisogno di sembrare più bella o più brava di quello che sono. Ho capito che non si può piacere a tutti, mentre prima era un mio desiderio infantile. Ho guadagnato il diritto a non giustificarmi. Comunque non mi piace avere torto”.
    Non le pesa non essere diventata madre, a proposito della maternità mancata Valeria spiega: “Mi pesava mentre cercavo di diventarlo. Ora vedo i bambini e mi sciolgo, ma non ho quel sentimento di perdita nel mio quotidiano. Anzi, forse ho un piccolo sollievo. Uno si adatta rispetto a quello che ti offre la vita”. Sul tempo che passa e i le trasformazioni dice: “Faccio fatica nel quotidiano a vedere i cambiamenti del mio corpo, la manutenzione per cui mi servono più vitamine, devo camminare di più… Io per anni non ci ho dovuto pensare. Vedo delle asimmetrie che si creano nella faccia, non è facile per una donna che fa questo mestiere e si deve guardare in continuazione. Sul set vado meno a rivedermi sul monitor. C’è uno scollamento tra la percezione di me stessa e quello che sono veramente”.
    Arriva la domanda che fa riferimento agli ex: si può diventare amici dopo che ci si lascia? “Se ti riferisci a Riccardo Scamarcio o a Fabrizio Bentivoglio (hanno vissuto una lunga storia d’amore negli anni Novanta, ndr), se non ci si è fatti deliberatamente del male ci si vuole molto bene. E con loro due è così. Anch’io, con altri, ho fatto del male”, svela. Poi tira dritto sul nuovo compagno e aggiunge: “Da sei anni sto con Fabio Palombi, che non fa cinema ed è più giovane di me. Per gli altri non penso sia un problema. Per me nemmeno, non ancora”. Lei crede nel sentimento, ha tradito, nel suo percorso di vita, “solo quando è stato necessario”. LEGGI TUTTO

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    ”Per lei avevo lasciato mia moglie incinta”: Luca Barbareschi rivela la dolorosa rottura con l’ex Lucrezia Lante della Rovere

    L’attore, regista e produttore 67enne: “Quando se n’è andata mi è crollato tutto addosso”
    I due sono stati insieme per sette lunghi anni: “Adesso per me è come una figlia”

    Luca Barbareschi si mette a nudo sulle pagine del Corriere della Sera. Parla delle sue scelte professionali e del tumultuoso privato. Rivela anche la dolorosa rottura con l’ex Lucrezia Lante della Rovere, 57 anni, dieci meno di lui. I due sono stati legati per sette anni, fu lei a dire basta. “Per lei avevo lasciato mia moglie incinta”, confessa l’attore, regista e produttore 67enne.
    ”Per lei avevo lasciato mia moglie incinta”: Luca Barbareschi rivela la dolorosa rottura con l’ex Lucrezia Lante della Rovere
    “Non mi pento mai di nulla, sono responsabile delle mie azioni. Certo ho commesso tanti errori, come aver fatto soffrire le mie tre figlie ancora piccole, con la separazione dalla madre. Resta il rimorso, però non tornerei mai indietro. La vita ti mette davanti a scelte obbligatorie, alcune più difficili, che ti dilaniano, spesso è complessa e priva di logica. Per Lucrezia ho abbandonato la famiglia. Quando poi lei mi ha lasciato credevo di morire dal dolore. Invece con mia moglie Elena sono rinato, mi sono innamorato di nuovo e ho avuto altri due bambini”, dice Luca.
    Dal suo primo matrimonio con Patrizia Fachini Barbareschi ha avuto tre figlie: Eleonora, Beatrice e Angelica. Poi è arrivata Lucrezia, che lo ha fatto soffrire. Dal 2010 è legato a Elena Monorchio. Con lei ha avuto altri due figli: Maddalena, 14 anni e Francesco Saverio, 12. E’ padre anche di un sesto figlio, nato nel 1975 in America, frutto di una fugace avventura. Lo ha scoperto a diversi anni di distanza dalla nascita.
    L’attore, regista e produttore 67enne: “Quando se n’è andata mi è crollato tutto addosso”. I due sono stati insieme per sette lunghi anni: “Adesso per me è come una figlia”
    Luca quando si parla di Lucrezia, una delle poche a lasciarlo, svela: “Mi disse: ‘La mia soglia del dolore è più bassa della tua, ciao’. Stare con me era come salire sull’ottovolante. E sul lavoro ero inflessibile: prima dello spettacolo le facevo ripetere la parte con una matita in bocca per la dizione. Ma è stato un grande amore, ci desideravamo pazzamente. Quando se n’è andata mi è crollato tutto addosso. Per lei avevo lasciato mia moglie incinta della terza figlia. ‘Ho fatto tanto casino per ritrovarmi ancora da solo’”. Poi aggiunge: “Per me adesso Lucrezia è come una figlia, la difendo, la proteggo, ha sofferto tanto, nessuno lo sa. Lei è leale con me e io con lei”.  LEGGI TUTTO

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    ”L’ho dovuto lasciare per non ritrovarmi con un cesto di lumache in testa”: Samantha De Grenet spiega perché ruppe con Filippo Inzaghi

    La 53enne in un’intervista ripercorre tutti i suoi amori e svela particolari intimi
    Nel 2000 la showgirl e il calciatore 50enne si legarono sentimentalmente, ma durò solo pochi mesi

    Samantha De Grenet in una lunga intervista al Corriere della Sera ripercorre la carriera, i suoi dolori, la paura di morire a causa del cancro al seno, che ha curato, e i suoi amori. Svela particolari intimi e inediti. Spiega anche perché ruppe con Filippo Inzaghi. La 53enne e il 50enne nel 2000 si legarono sentimentalmente, ma la relazione durò solo pochi mesi. “L’ho dovuto lasciare per non ritrovarmi con un cesto di lumache in testa”, confessa.
    ”L’ho dovuto lasciare per non ritrovarmi con un cesto di lumache in testa”: Samantha De Grenet spiega perché ruppe con Filippo Inzaghi
    E’ felice con Luca Barbato. “Ci siamo sposati nel 2005 e lasciati nel 2008. Nostro figlio Brando era piccolo, abbiamo fatto di tutto per non fargli pesare una separazione difficilissima. Quando cinque anni dopo sono arrivate le carte del divorzio, era una fase di riflessioni: era morta una persona a me cara. Un fidanzato mi aveva chiesto di sposarlo ma non me la sentivo. Allora, ho scritto una lettera a Luca raccontandogli cosa provavo. Abbiamo ripreso a vederci. Nel 2015, ci siamo risposati in chiesa, con Brando che portava le fedi e piangeva”, racconta.
    Prima c’è stato il matrimonio a 20 anni con Pierfrancesco Micara, da cui si è separata dopo 8 mesi. Poco prima delle nozze ha anche perso un bambino e ne è rimasta segnata. Leonardo Pieraccioni l’ha conquistata, ma è finita perché era un momento sbagliato: “Io volevo un figlio ed ero anche pronta a lasciare tutto, che poi è quello che ho fatto dopo, pensando erroneamente che rientrare in tv sarebbe stato facile”.
    Samantha poi è rimasta folgorata da Pippo. “Un’infatuazione pazzesca – svela – L’ho respinto per un sacco di tempo e, quando si è stancato di corteggiarmi, mi sono accorta che mi mancavano le nostre telefonate. L’ho recuperato. Ma, come temevo, era il giovane campione che non voleva una storia seria. L’ho dovuto lasciare, per non ritrovarmi con un cesto di lumache in testa”.
    Alessandro Benetton è stato “il primo, vero, grande amore”. “Corrisposto, ma travagliato: ci siamo lasciati, ripresi, lasciati… Veniva da una famiglia di un certo tipo dove il mio lavoro non era benvisto e lui si era convinto che non fossi fatta per la famiglia. Lo lasciai perché ero stanca di vivere di alti e bassi. A posteriori, deve essersi reso conto che sbagliava, perché nella sua autobiografia mi ha messa fra le sue tre donne più importanti”, dice.
    La De Grenet parla pure di Francesco Totti. “Ne ho parlato di recente in tv da Monica Setta e si è scatenato l’inferno: dire che ‘ci siamo frequentati’ non significa che ci sono stata a letto. Ci sono andata a cena, in barca con amici. Mi ha corteggiata, ma uscivo dalla storia con Filippo e non volevo altri calciatori”, taglia corto lei. LEGGI TUTTO

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    ”Fedez-Iovino, assegno da parte del rapper per evitare la denuncia”: il Corriere spiega cosa sarebbe successo dopo la rissa

    Secondo il giornale i legali in questo modo vorrebbero chiudere la vicenda che riguarda 34enne
    Il quotidiano ricorda che Federico è indagato anche per rissa, “accusa indipendente dalla presentazione di querela”

    Tra Fedez e Cristiano Iovino si sarebbe trovato un accordo. Il Corriere della Sera dà la sua versione dei fatti e spiega cosa sarebbe successo dopo la rissa. “Un assegno da parte del rapper per evitare la denuncia”, scrive il giornale. In questo modo, sempre stando al quotidiano, i legali vorrebbero fermare le indagini che riguardano il 34enne. Si chiuderebbe così il ‘fattaccio’ del pestaggio a Milano la notte del 22 aprile. “Ma Fedez è indagato anche per rissa, un’accusa indipendente dalla presentazione di querela”, sottolinea però l’organo di informazione.
    ”Fedez-Iovino, assegno da parte del rapper per evitare la denuncia”: il Corriere spiega cosa sarebbe successo dopo la rissa
    Testimonianze e filmati inchioderebbero Federico. Ma, “mentre ancora la procura è al lavoro nel fascicolo aperto per rissa (reato procedibile d’ufficio), lesioni e percosse (per questi è invece necessaria la querela della parte offesa) emerge che i due legali di Iovino e di Fedez avrebbero siglato un accordo per evitare che il personal trainer presenti querela. Accordo accompagnato da un assegno che il rapper si è impegnato a versare a Iovino. In sostanza una ‘transazione’ economica che però non avviene nel corso del giudizio (come spesso succede in casi di reati di lieve entità), ma ancora prima che la vittima del pestaggio abbia presentato una formale ‘denuncia’ nei confronti del rapper”, scrive il Corriere.
    L’escamotage avrebbe un obiettivo: “stoppare le indagini e chiudere qui la vicenda”. Gli inquirenti, però, come chiarisce ancora il giornale, “procedono anche per rissa (reato per il quale Fedez è iscritto nel registro degli indagati) che è un’accusa indipendente dalla presentazione o meno della querela da parte di Iovino. Su questo fronte, la posizione dei legali di Fedez, è che in realtà quanto accaduto in via Traiano non sia una ‘rissa’ bensì un pestaggio. Per configurare il reato di rissa (di cui potrebbe rispondere anche Iovino) è infatti necessario che ci siano due parti, o meglio due schieramenti, che si fronteggiano”. 
    Secondo il giornale i legali in questo modo, con un accordo col personal trainer 36enne, vorrebbero chiudere la vicenda che riguarda 34enne
    Gli avvocati di Federico sosterrebbero, stando al quotidiano, invece, che “Iovino sia stato aggredito senza organizzare una reazione verso Fedez e i suoi ‘amici’. Una tesi che da un lato rafforza l’idea di una spedizione punitiva (ipotizzata dalla stessa procura), ma che dall’altro farebbe cadere (in sede di giudizio o nella prima valutazione da parte di un giudice) il reato di rissa”. 
    “La sostanza, per paradosso, è che, se accordo legale e transazione economica sono effettivamente avvenuti, Fedez avrebbe ammesso implicitamente una sua partecipazione ai fatti di via Traiano. Da parte di Iovino ci sarebbe l’obbligo di ritenere chiusa la vicenda, di non presentare querela (ha tempo fino al 23 luglio) e di non avere più nulla da pretendere da Fedez per quanto successo”, conclude il Corriere.  LEGGI TUTTO