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    ”Faccio fatica a convivere con l’esplosione del seno, non lo sento mio”: Federica Pellegrini confessa la difficoltà da neo mamma

    La sportiva 36enne sulla maternità senza peli sulla lingua ammette: “E’ stata tosta”
    Sposata dal 2022 con Matteo Giunta, a gennaio scorso è diventata genitore di Matilde

    Ha sempre desiderato di avere un figlio, di ‘fare famiglia’. Sposata dal 2022 con il suo ex allenatore, Matteo Giunta, da gennaio mamma di Matilde, Federica Pellegrini si racconta sulle pagine di Sette, inserto settimanale del Corriere della Sera, che le regala la cover. La 36enne, campionessa di nuoto indimenticabile, confessa le difficoltà da neo mamma. “Faccio fatica a convivere con l’esplosione del seno, non lo sento mio”, svela la Divina.
    ”Faccio fatica a convivere con l’esplosione del seno, non lo sento mio”: Federica Pellegrini confessa la difficoltà da neo mamma
    Federica non ha peli sulla lingua, quando le si domanda come abbia vissuto la maternità rivela chiaramente il suo pensiero a riguardo. “Per una donna indipendente e abituata a fare tremila cose in un giorno, è stata tosta. Poi io sono sempre stata molto magra e vedere il corpo che cominciava a cambiare non è stato facile, anche perché all’inizio desideravamo tenere per noi questa nuova condizione ma io mi vedevo diversa e temevo che tutti capissero il mio stato”, spiega. 
    La sportiva 36enne sulla maternità senza peli sulla lingua a Sette ammette: “E’ stata tosta”
    “Ma quando la pancia si è messa in mostra definitivamente e ormai la notizia era di dominio pubblico, ho capito che quel girovita non più sottile non era poi così male”, aggiunge. Poi confida: “So che può far sorridere, ma l’unica cosa che non ho mai tollerato e con la quale anche oggi faccio fatica a convivere è l’esplosione di un seno importante. Ho imparato ad accettarlo perché è funzionale alla causa, ma non lo sento mio”.
    Dopo la nascita della bimba, la Pellegrini aveva i suoi buoni propositi: “Sulla carta ero pronta a dire: mi metto completamente a disposizione di questa bambina 24 ore al giorno e lascio da parte per qualche mese la mia vita. Ma quando poi sei lì nulla è così scontato. Forse anche perché ho scelto di fare un percorso di allattamento a richiesta che ti coinvolge completamente: i primi 40 giorni faticavo a uscire di casa, avevo mia figlia sempre attaccata. Allora ho capito quanto sono privilegiata ad avere accanto una rete che faceva squadra e mi supportava. Senza Matteo e i nonni, non ce l’avrei fatta”.
    Sposata dal 2022 con Matteo Giunta, a gennaio scorso è diventata genitore di Matilde
    Federica ha dato alla luce la figlia con parto cesareo. A un secondo bebè al momento non pensa: “No, no. So che ai nonni piacerebbe, ma non si esprimono perché mi vogliono bene. E comunque io e mio fratello abbiamo due anni di differenza e mia mamma mi ha sempre detto di non farli così vicini, è dura con due bambini piccoli entrambi ma con esigenze diverse. Così io ascolto la mamma e aspetto”. LEGGI TUTTO

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    ”La tosse non passava, la lastra, lo choc”: il cantautore Luca Carboni rivela la sua battaglia contro un tumore al polmone

    Il 61enne scomparso per due anni dalla scena per combattere ‘l’intruso’, ora è tornato a sperare
    “Ho staccato ogni contatto con i social, mi sono concentrato su quello che mi stava succedendo”

    Ha deciso di scomparire dalla scena per due anni. Ora rivela a tutti quel che gli è successo, ora che torna a sperare. Luca Carboni rivela la sua battaglia contro un tumore al polmone sulle pagine del Corriere della Sera. “La tosse non passava, la lastra, lo choc”, svela. Il 61enne lucidamente racconta ogni cosa provata.
    ”La tosse non passava, la lastra, lo choc”: il cantautore Luca Carboni rivela la sua battaglia contro un tumore al polmone
    “Viviamo in un mondo in cui tutto è comunicato, sempre. Io invece ho seguito il mio istinto, il mio carattere. Mi sono messo da parte, ho staccato ogni contatto con i social, mi sono concentrato su quello che mi stava succedendo. A marzo del 2022 mi è stato diagnosticato un tumore al polmone. Un po’ di tosse che non passava, la decisione di fare una lastra. Uno choc. Sono rimasto senza parole, quella malattia sta nella nostra vita, ma pensi che a te non toccherà mai. Improvvisamente tutto è cambiato”, confida il cantautore. 
    Luca stava registrando un album: “Invece, in pochi minuti, tutto è cambiato. Dalla scelta dei brani sono passato alla scelta delle terapie per sopravvivere. Il tumore era grande, difficile da operare”.
    “Lo staff di oncologia del Sant’ Orsola- guidato dal Primario Prof. Andrea Ardizzoni, con la collaborazione dello pneumologo Piero Candoli e del chirurgo Piergiorgio Solli- ha avviato subito una massiccia cura di chemioterapia. Il tumore si è ridotto molto e ad agosto ha consentito l’operazione per asportarlo – spiega l’artista – Per fortuna non c’erano metastasi e dopo l’intervento abbiamo continuato con l’immunoterapia”. 
    “Dopo due anni posso dire di essere tecnicamente guarito anche se, con questo tipo di malattia, questa parola ha un significato fragile. Questa esperienza mi ha messo in contatto con tante persone. Ho frequentato oncologia, ho vissuto le storie di tanti malati. Il tumore non è un’esperienza individuale, ma collettiva. Non puoi sentirti guarito se non è guarito l’altro, la persona che avevi a fianco mentre facevi le flebo. In questi anni ho pregato per me, ma anche per chi condivideva il mio stesso percorso. Come un mio amico dell’isola d’Elba, che ha scoperto il mio stesso male ma non ce l’ha fatta”, aggiunge Carboni.
    Il 61enne scomparso per due anni dalla scena per combattere ‘l’intruso’, ora è tornato a sperare
    Il male ha rafforzato la sua fede. E’ un uomo diverso, che anche quando vedeva la fine si sentiva felice. “Ho sopportato la chemio, erogata con dosi massicce, molto bene, anche grazie ai consigli del mio medico omeopata. E lo stesso con l’immunoterapia. In definitiva ho vissuto una esperienza drammatica senza provare dolore. Non mi sono piegato alla disperazione, che pure conviveva con me, ho combattuto. Ho smesso di fumare, ho camminato tanto”, continua Luca. 
    “Andavo sull’Appennino e cercavo paesaggi che rendessero ancora più forte il mio rapporto con la vita. La natura mi ha aiutato. L’arrivo della neve, l’irrompere della primavera. Trovavo sentieri impervi e fantastici che mi ricordavano la bellezza delle cose del mondo. Erano iniezioni di fiducia, erano stimoli a non mollare. Poi mi ha aiutato molto la pittura, che è sempre stata la mia altra passione”, prosegue l’artista. Torna con una mostra a Bologna e con la musica, sul palco. “Mi chiedi se ho mai pianto, in questi due anni. No, mai. Ma succederà presto. E sarò felice di farlo”, dice a Walter Veltroni, autore dell’intervista. LEGGI TUTTO

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    ”Mi auguro che finisca in galera con un buon psichiatra”: Randi Ingerman infuriata dopo la truffa dell’avvocatessa

    La 56enne confessa: “Ha approfittato delle mie debolezze: ero imbottita di anti epilettici”
    “Ha cercato di rovinarmi la vita. Non ‘vivrò’ il processo: lo seguiranno per me i miei legali”

    E’ andata a raccontare la sua assurda storia a Mattino 5, ora lo fa anche col Corriere della Sera. Randi Ingerman commenta la vicenda che l’ha purtroppo coinvolta. E’ infuriata dopo la truffa dell’avvocatessa. Serena Grassi, questo il nome della donna, le faceva credere di aver vinto alcune cause, anche con un pagamento dei danni ingente. Peccato che fosse tutto falso: alcune le aveva in realtà perse, altre neppure avviate. La legale si sarebbe “resa infedele ai propri doveri professionali arrecando danni alla sua assistita”, per questo è stata rinviata a giudizio dalla Procura di Brescia. “Mi auguro che finisca in galera con un buon psichiatra”, sottolinea la 56enne. 
    ”Mi auguro che finisca in galera con un buon psichiatra”: Randi Ingerman infuriata dopo la truffa dell’avvocatessa
    Randi tramite un suo amico si era rivolta a uno studio per una pratica legata a una banca. Da lì è iniziato tutto. “E’ entrata nella mia vita piano piano e ho preso fiducia”. Lei le credeva, la donna le mostrava le cosiddette ‘carte’, contraffatte però: “Sì, le sentenze avevano perfino il timbro e le firme dei giudici. Ma questo è solo l’inizio. Mi ha creato per anni una serie di danni”.
    “In quel periodo stavo già malissimo, sono invalida al 100% per epilessia. Tutto questo stress non mi fa bene. E lei ha approfittato delle mie debolezze: ero imbottita di anti epilettici, avevo avuto un crisi nel bagno turco con un’ustione e sei settimane all’ospedale Niguarda. La mia priorità in quel periodo era stare bene. Anche se è terribile, è giusto che quanto successo venga fuori. Bisogna stare attenti con chi si ha a che fare. Non dico che tutti gli avvocati sono così, ma se questa vicenda può aiutare qualcuno, sono contenta”, chiarisce Randi.
    La 56enne confessa: “Ha approfittato delle mie debolezze: ero imbottita di anti epilettici”
    Quando le si chiede come stia dopo tutto questo, l’americana replica: “Ho lavorato su me stessa, emotivamente e psicologicamente. Ho imparato da questa storia. Ma non potevo sapere. Lei non mi aveva chiesto nemmeno alcuna parcella. Ha cercato di rovinarmi la vita, mi auguro che finisca in galera con un buon psichiatra”. Non seguirà il dibattimento in aula contro la Grassi “Non ‘vivrò’ il processo, lo seguiranno per me due avvocati di cui, invece, mi fido molto e a cui ora mi sono rivolta: Davide Steccanella e Annamaria Bernardini de Pace. Credo nella giustizia, vediamo cosa succederà”. Non sa perché l’avvocata l’abbia fatto: “Non ne ho idea. Una professionista equilibrata non fa certe cose”. LEGGI TUTTO

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    ”Dieci anni a Londra sono stati un sacrificio”: Luana Ravegnini rivela dov’era finita durante la lunga assenza dalla tv

    La 56enne dal 2021 è tornata al timone di Check-Up, in onda tutte le domeniche sulla Rai
    Nel 200 ha sposato Renato Della Valle, 26 anni più di lei, da cui ha avuto la figlia Adele

    Luana Ravegnini non ha grandi rimpianti. Al Corriere della Sera rivela dov’era finita durante la lunga assenza dalla tv. La 55enne, negli anni ’90 uno dei volti più noti del piccolo schermo, dal 2021 è tornata al timone di Check-Up, in onda tutte le domeniche mattina sulla Rai. “Dieci anni a Londra sono stati un sacrificio”, confessa. Ma c’è un però…
    ”Dieci anni a Londra sono stati un sacrificio”: Luana Ravegnini rivela dov’era finita durante la lunga assenza dalla tv
    “Ho vissuto a Londra per dieci anni, ho seguito mio marito che aveva ricevuto una proposta allettante di lavoro lì. Ho dato priorità alla famiglia, volevo che mia figlia crescesse col padre accanto. E’ stato un sacrificio: ho vissuto una città meravigliosa che, nonostante la meraviglia, non è riuscita a colmare il vuoto lasciato dalla mancanza dei miei amici, dei miei genitori, di Roma, della quale mi è mancato tutto. Ma non mi sono pentita, specie perché mia figlia ne ha ricevuto un’apertura mentale straordinaria. Si è appena laureata in Communication management, parla inglese, spagnolo, studia, si impegna è quadrata. Il giorno della laurea, mentre prendeva 110 e lode, sono scoppiata a piangere dalla gioia”, spiega la conduttrice.
    Luana ha seguito Renato Della Valle, 26 anni più di lei, ex campione di offshore, ex socio di Silvio Berlusconi in Telepiù, immobiliarista, ricchissimo, da cui ha avuto l’adorata figlia Adele. Prima una lunga storia con Claudio Lippi, durata ben sette anni. La Ravegnini sulla rottura dice: “Avevamo aspettative di vita diverse, lui aveva già una famiglia alle spalle, due figlie, io non avevo figli e lui decise che, per il mio bene, sarebbe stato meglio che ci separassimo, ma sui giornali uscì il contrario, che l’avevo lasciato io e che l’avevo fatto soffrire. Non ho mai voluto rettificare, mi dissi: pensassero quello che voglio”.
    La 56enne dal 2021 è tornata al timone di Check-Up, in onda tutte le domeniche sulla Rai
    Quando diventò single, si fecero avanti in tanti, ma lei capitolò solo con Della Valle. Sulla loro differenza d’età chiarisce: “La più anziana sembro io, sono esageratamente monotona, noiosa per certi versi, non uscirei mai, non mi piace la mondanità. E ho sempre avuto uomini più grandi, forse perché mio papà si è sposato molto giovane e mi è sempre mancata la figura protettiva. Ci siamo sposati nel 2008, l’ho voluto io, ci tenevo, ma lui, già separato, nicchiava. Abbiamo fatto un matrimonio molto intimo, non amo lo sfarzo. C’erano solo mamma, sua sorella, i miei e Adele che ha portato le fedi”.
    La tv è comparsa nuovamente nella sua vita per caso: “A Londra, la tv non mi mancava. Pensavo che la mia parentesi nello spettacolo fosse terminata ed ero certa che rientrare sarebbe stato impossibile. Neanche guardavo più la tv italiana. Ma la vita è fatta di strane coincidenze, quando ho cominciato a venire a Roma più spesso per seguire da vicino i miei genitori diventati anziani, Raidue ha deciso di riproporre un programma di salute e l’ultimo programma che io avevo condotto parlava di salute, per cui hanno pensato a me”.
    Luana è in splendida forma. Confessa il suo segreto: “Mangio sano sempre, sgarro con una carbonara solo ogni tanto, dormo tanto, non esco la sera. E leggo tanta letteratura scientifica sulla longevità attiva e seguo tutti i consigli che ci trovo”. LEGGI TUTTO

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    ”Abbiamo vinto la causa, riceverai 277mila euro”: la showgirl Randi Ingerman truffata dalla sua avvocata, l’assurda vicenda

    La legale si sarebbe “resa infedele ai propri doveri professionali arrecando danni alla sua assistita”
    Serena Grassi rinviata a giudizio: alcune cause non le avrebbe neppure avviate, facendole credere il contrario

    E’ una vicenda assurda, ma assolutamente vera. La showgirl, attrice e modella Randi Ingerman sarebbe stata truffata dalla sua avvocata. “Abbiamo vinto la causa, riceverai 277mila euro”, le avrebbe assicurato, ma era tutto falso. Alcune cause le aveva perse, altre nemmeno avviate. La legale si sarebbe “resa infedele ai propri doveri professionali arrecando danni alla sua assistita”. Per questo Serena Grassi è stata rinviata a giudizio dalla Procura di Brescia. Lo riporta il Corriere della Sera.
    ”Abbiamo vinto la causa, riceverai 277mila euro”: la showgirl Randi Ingerman truffata dalla sua avvocata, l’assurda vicenda
    “Tranquilla, diceva l’avvocatessa alla sua cliente attrice Randi Ingerman, abbiamo vinto la causa contro la banca e il Tribunale civile di Milano in questa sentenza ti ha riconosciuto 277.000 euro di risarcimento. Tranquilla, assicurava l’avvocata alla 56enne showgirl alle prese con problemi personali, adesso abbiamo trascinato in giudizio anche una clinica, ed è messo bene pure un ricorso all’Inps. Peccato fosse vero niente, perché (nei migliori di questi casi) le cause nemmeno erano state avviate, e (nei peggiori invece di questi casi) le cause erano state intentate davvero dalla legale ma erano state perse”, scrive il quotidiano, dando risalto alla incresciosa vicenda che coinvolge la famosa 56enne.
    “Per nascondere la realtà l’avvocata, secondo i magistrati che ora ne chiedono il processo, le mostrava apparenti sentenze del Tribunale: che però erano contraffatte”. La 45enne è così finita sotto indagine, dopo la denuncia di Randi, assistita dall’avvocato Davide Steccanella. Quale legale della Ingerman la Grassi si sarebbe “resa infedele ai propri doveri professionali arrecando danno alla sua assistita, facendole credere in più occasioni, anche mediante la formazione di provvedimenti giurisdizionali falsi, di aver instaurato procedure giudiziarie in suo favore, in realtà mai avviate o, seppur avviate, definite con esito diverso da quello comunicatole”. Il pm Giovanni Tedeschi ha appunto chiesto il rinvio a giudizio della legale. LEGGI TUTTO

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    ”E’ morto con me, a casa, io e lui da soli”: Iva Zanicchi racconta l’ultima cosa che le ha sussurrato il compagno Fausto prima di spirare

    La cantante parla per la prima volta di Pinna, scomparso nella notte tra il 7 e l’8 agosto
    L’84enne e il produttore musicale 74enne erano legati dal 1986, ma non si erano mai sposati

    Se n’è andato nella notte tra il 7 e l’8 agosto, consumato dal tumore ai polmoni contro cui ha combattuto a lungo. Iva Zanicchi racconta l’ultima cosa che le ha sussurrato il compagno Fausto prima di spirare. La cantante 84enne e Pinna, 74 anni, erano legati dal 1986, non si erano mai sposati. Parla per la prima volta del suo lutto atroce e al Corriere della Sera confessa: “E’ morto con me, a casa io e lui da soli”.
    ”E’ morto con me, a casa, io e lui da soli”: Iva Zanicchi racconta l’ultima cosa che le ha sussurrato il compagno Fausto prima di spirare
    “Non ci siamo mai lasciati neppure un giorno, veniva con me ovunque, lo volevo sempre accanto. Da quando si era aggravato ho cancellato ogni impegno per stargli vicino. Aveva un’infermiera bravissima che lo accudiva, però la notte voleva soltanto me e nemmeno io del resto me la sentivo di staccarmi da lui”, spiega Iva.
    La Zanicchi racconta: “Ormai mi ripeteva sempre la stessa domanda, come un ritornello: ‘Ma tu mi ami ancora?’. ‘Certo che ti amo’, lo rassicuravo e gli davo un sacco di bacini. Ha sofferto tanto. L’estate scorsa, per tirare su delle valigione, si è inchiodato lì. Dopo quattro anni di chemio gli è collassata una vertebra, non ha più camminato. Era un omone di 105 chili, si è ridotto a meno di cinquanta. E’ morto con me, a casa, io e lui da soli”.
    Gli ultimo momenti Fausto era lucido. Adorava la sua compagna. Il cancro, però, la distrutto. “Andava avanti a morfina, per i dolori. Ogni tanto cedeva: ‘Prega che io me ne vada’. ‘No, tu non vai da nessuna parte, resti con me’, ripetevo e gli prendevo le mani. Non voleva andare, ma alla fine mi ha sussurrato: ‘Sono stanco’. E poi era curioso di vedere cosa c’è di là. Io no”, dice l’artista.
    L’84enne e il produttore musicale 74enne erano legati dal 1986, ma non si erano mai sposati
    Pinna era un accanito fumatore: “Ne fumava 90 al giorno, a volte ne accendeva tre insieme. La sua auto era una ciminiera. Mi venne la tosse. Il dottore mi rimproverò: ‘Signora, ma con il suo lavoro lei fuma?’. ‘Non sono io’. ‘Così si rovina’. Da allora lo faceva soltanto fuori casa. Ha smesso 12 anni fa, ma era tardi, il tumore è partito da lì, aveva i polmoni pieni di catrame”.
    Iva sente un grande vuoto, ma chiarisce: “In autunno riprendo a lavorare, così avrebbe voluto Fausto, era orgoglioso di me. Finché c’è la voce, canto. Ho ancora qui i suoi vestiti, le cravatte, le ciabatte, il pigiama. E il Rolex che gli avevo regalato, lo porto giorno e notte”. LEGGI TUTTO

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    ”Ho una malattia incurabile, ho perso 40 chili in un anno”: il fotografo Oliviero Toscani rivela la terribile diagnosi

    Tutto è accaduto poco più di un anno fa: è affetto da amiloidosi che porta alla morte
    L’82enne dice: “Sto facendo da cavia, una cura sperimentale”

    “Fino al giorno prima di essere così, lavoravo come se avessi 30 anni. Poi una mattina mi sono svegliato e all’improvviso ne avevo 80”. Oliviero Toscani al Corriere della Sera rivela la sua terribile diagnosi e lo fa senza sconti. “Ho una malattia incurabile, ho perso 40 chili in un anno”, spiega. E’ affetto da amiloidosi, una patologia che porta alla morte.
    ”Ho una malattia incurabile, ho perso 40 chili in un anno”: il fotografo Oliviero Toscani rivela la terribile diagnosi
    Tutto è accaduto poco più di un anno fa. “Alla fine di giugno mi sono svegliato con le gambe gonfie, ero in Val d’Orcia. Ho cominciato a fare fatica a camminare. All’ospedale mi hanno diagnosticato un problema al cuore. A fine agosto sono andato a Pisa al Santa Chiara e da lì al Cisanello, dove avevamo deciso la data dell’operazione al cuore, intorno al 20 settembre”, racconta. Ma non è andata come doveva: “E’ venuto a trovarmi il mio amico Francesco Merlo con suo cugino, cardiologo al Giovanni XXIII di Bergamo: un medico incredibile. Mi ha fatto andare su da loro per altri esami e hanno subito chiamato il dottor Michele Emdin a Pisa, specializzato nella malattia che pensavano avessi: l’amiloidosi. In pratica le proteine si depositano su certi punti vitali e bloccano il corpo. E si muore. Non c’è cura”.
    Il fotografo 82enne però si sta curando: “E’ una cura sperimentale, faccio da cavia”. E aggiunge: “In un anno ho perso 40 chili. Neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali”. Mai avrebbe pensato di trovarsi in questa situazione. Ma non ha paura di morire: “No, non ho paura. Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero”.
    “Mi domando se non sarebbe stato meglio un problema di demenza, ma con un corpo sano. Sarebbe stato peggio per gli altri”, dice Oliviero. Non ha idea di quanto gli resti e pensa all’eutanasia: “Non si sa. Certo che vivere così non mi interessa. Bisogna che chiami il mio amico Cappato, lo conosco da quando era un ragazzo. Ogni tanto mi vien voglia. Gliel’ho detto già una volta e lui mi ha chiesto se sono scemo”.
    Toscani poi svela: “Non voglio un funerale. Mi portino a bruciare e via. Sono sempre stato laico, neppure i miei figli ho battezzato. Vivere vuol dire anche morire, eppure nessuno parla della morte. Si vive come imbrogliandosi, perdendo tempo”. “Al Museum für Gestaltung di Zurigo c’è una sua mostra. E’ andato a vederla?”, gli domanda la giornalista. Lui risponde: “Ha battuto tutti i record: doveva finire a metà settembre e invece la prolungano fino alla fine dell’anno. Pensare che ci passavo davanti, quando ero studente, ammirando chi riusciva a esporre lì. E adesso ci sono io. Non sono ancora andato. Magari, quando torna, mi ci accompagna Ali. E poi magari proseguo il viaggio con Cappato. Farebbe molto ridere”. LEGGI TUTTO

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    ”Mio figlio alto, biondo, occhi azzurri: è bellissimo e l’ho cresciuto da sola”: Federica Sciarelli parla della separazione dall’ex compagno

    La conduttrice di Chi l’ha visto si apre sul suo privato di cui è gelosissima
    A ottobre compirà 66 anni, ma per lei che fa sempre boom con lo share niente pensione

    Federica Sciarelli a ottobre compirà 66 anni, ma per lei niente pensione. La conduttrice di Chi l’ha visto rimarrà salda al timone dello storico programma di Rai Tre che da anni fa sempre boom con lo share. Gelosissima del suo privato, al Corriere della Sera parla per la prima volta della separazione dall’ex compagno da cui ha avuto il suo ragazzo. “Mio figlio alto, biondo, occhi azzurri: è bellissimo e l’ho cresciuto da sola”, racconta.
    ”Mio figlio alto, biondo, occhi azzurri: è bellissimo e l’ho cresciuto da sola”: Federica Sciarelli parla della separazione dall’ex compagno
    La Sciarelli, famosissima, della sua vita non ama parlare. Quando le si domanda il motivo, replica: “Mi verrebbe da dire perché ‘so ca.. miei’. Non mi piace raccontare i fatti miei e non capisco quelli che li raccontano. Sono proprio molto riservata. Per esempio non vado mai ospite in altri programmi. Fuori dal lavoro voglio essere libera. Giro per strada con la pinza nei capelli”.
    Papà avvocato dello stato, mamma nobildonna: Federica si tiene stretta le sue origini napoletane. Adora fare sport. “In questo periodo vado sui pattini”, svela. Riservata, agli inviti in tv ha detto sempre di no: “Esatto. Milly Carlucci mi chiese di andare a ‘Ballando con le stelle’ e io adoro ballare, ma non sono credibile se mi metto a danzare e poi vado a cercare il latitante. Monica Setta nei corridoi mi ha detto di recente ‘Non vedo l’ora che vieni da me a parlare dei tuoi amori’: stavo per svenire”.
    Il suo grande amore è il figlio Giovanni. “Se sa che parlo di lui… Va beh, ha 28 anni, è alto, biondo, occhi azzurri: è bello come il sole. L’ho cresciuto da sola, mi sono separata subito da Sergio, il papà, ma abbiamo un ottimo rapporto”, racconta la Sciarelli. L’ha tirato senza aiuti ed è stata dura: “All’inizio sì. Facevo il Tg3 delle 19, e anche il Tg notturno. Che adesso è a mezzanotte, una volta andava in onda anche all’una e mezzo. Ero distrutta. La mattina dovevo comunque alzarmi per portarlo all’asilo. Ero stravolta, ma felicissima di essere mamma. Se non fosse andata male la vita sentimentale, ne avrei fatti una decina di figli”.
    Federica è diventata genitore a 37 anni: “Grande, ma non grandissima. E’ la cosa più bella della vita, ti mantiene attaccato alla realtà. Credo che chi ha figli sia più concreto, ti fai meno paranoie”.
    Molto amica di Francesco Cossiga, Federica fu vittima di un gossip lanciato da Panorama: il giornale scrisse che avevano una relazione. “Mi infuriai. Dissi a Cossiga ‘Io faccio causa’, lui: ‘Fai bene, quando vincerai, mi offrirai champagne’. La causa fu molto dura, io rimasi malissimo per quell’articolo, falso e calunnioso. Ero una ragazza giovane che aveva vinto un concorso e quel pezzo mi ferì immensamente. Pensai: ‘Che schifo d’ambiente’, volevo mollare tutto. Ma andai avanti. Perfino Curzi mi consigliò di non fare causa, ‘tra giornalisti non si fa’ mi suggerì, ma io ero determinata ad avere la verità. Da una parte c’ero io, giovane cronista e dall’altra parte la corazzata della Mondadori, con gli avvocati della Mondadori”, spiega.
    Andò fino in fondo: “Sì assolutamente. La loro linea di difesa fu che la relazione con Cossiga era una battuta. Io ero sempre più furiosa. Se avessi incontrato Piroso (autore dell’articolo, ndr) non so che gli avrei fatto. Poi però lui si è scusato pubblicamente e disse: ‘Mi dispiace aver scritto quelle cose su Sciarelli’. Quell’episodio mi ha insegnato che bisogna tenere la barra dritta nella vita. Ho avuto un risarcimento incredibile, e ho comprato casa. Poi tanta soddisfazione. Ero in lacrime. Lo dissi subito ai miei genitori, papà stava molto, molto male. Riuscì solo a dirmi: ‘Complimenti Federica’, poi entrò in coma”. LEGGI TUTTO