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    Incidente nel cantiere della metro a Napoli, un morto e due feriti

    Gli operai sarebbero stati travolti dal cedimento del terreno durante i lavori per la nuova metro tra Capodichino e Poggioreale.Incidente nel cantiere della metro a Napoli – Nanopress.itI feriti sono un uomo di 54 anni, ricoverato al Cardarelli di Napoli in codice rosso, e un uomo di 59 anni. Un terzo operaio risulta tuttora disperso. Incidente nel cantiere della metro a NapoliUn incidente sul lavoro si è verificato in un cantiere della metropolitana di Napoli in zona Capodichino: secondo le prime informazioni un operaio sarebbe morto, un altro disperso e due sarebbero feriti. Entrambi sono ricoverati in ospedale in codice rosso. Gli operai sarebbero stati travolti dal cedimento del terreno durante i lavori per la nuova metropolitana tra Capodichino e Poggioreale. Sul posto la polizia e i vigili del fuoco.Notizia in aggiornamento.  LEGGI TUTTO

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    La maestra sospesa rientra in servizio ma cambia scuola: era stata allontanata perché faceva pregare gli alunni

    La maestra era stata sospesa due volte. La prima perché accusata di far pregare i bambini in classe, la seconda per un presunto schiaffo a un’alunna di dieci anni. La maestra sospesa rientra in servizio – Nanopress.itDopo 90 giorni di sospensione, la maestra può tornare in servizio, ma l’insegnante ha deciso di cambiare scuola e di terminare l’anno scolastico mettendosi in malattia. La maestra sospesa rientra in servizio ma cambia scuolaLa maestra elementare dell’Oristanese, sospesa due volte, può rientrare in servizio. L’insegnante era stata sospesa la prima volta, nell’aprile 2023, perché fu accusata da alcune mamme di far pregare i bambini in classe e di aver regalato loro dei rosari. Il dirigente scolastico espose la vicenda all’Ufficio scolastico provinciale, che sospese l’insegnante per 20 giorni.Il secondo provvedimento risale al 22 febbraio: la maestra fu accusata di aver schiaffeggiato una bambina di dieci anni e fu sospesa per tre mesi. Ora, dopo 90 giorni di sospensione, può tornare in servizio. Tuttavia, l’insegnante ha deciso di mettersi in malattia e di cambiare scuola a partire dal prossimo anno. A settembre, insegnerà in una nuova scuola primaria di Oristano.La vicenda però non è ancora conclusa; a settembre ci sarà una nuova udienza davanti alla giudice del Tribunale del lavoro, dove la docente elementare, assistita dai suoi legali, chiederà l’annullamento del provvedimento. Nel frattempo, la querela presentata tre mesi fa alla stazione dei carabinieri di San Vero Milis per presunte azioni di mobbing non ha ancora avuto seguito, come riferisce la stessa insegnante all’Ansa. LEGGI TUTTO

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    Fiamme dal barbecue, donna gravemente ustionata a San Giorgio a Cremano

    La donna è stata trasferita all’ospedale Cardarelli di Napoli, con ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo. Fiamme dal barbecue, donna gravemente ustionata – Nanopress.itSul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione. Fiamme dal barbecue, donna gravemente ustionataUna donna di 41 anni di San Giorgio a Cremano, Napoli, è rimasta gravemente ustionata nella sua abitazione di via Manzoni mentre stava utilizzando il barbecue sul balcone di casa. Dal barbecue si sarebbe alzata una fiammata che l’ha travolta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione.La donna, che ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo, è stata trasferita dai sanitari del 118 presso l’ospedale Cardarelli di Napoli dove si trova attualmente ricoverata in terapia intensiva presso il reparto grandi ustionati. LEGGI TUTTO

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    Omicidio Sofia Stefani, i messaggi WhatsApp di Gualandi: “Non sopporto più questa pressione”

    Gli investigatori hanno scoperto sul telefono di Sofia Stefani, ex vigilessa uccisa il 14 maggio, una serie di messaggi inviati su WhatsApp da Giampiero Gualandi: l’ex comandante è indagato per omicidio volontario. Gli investigatori stanno analizzando il contenuto dei messaggi inviati da Gualandi a Stefani due giorni prima dell’omicidio – Foto La Stampa (Nanopress.it)L’unico indagato per l’omicidio di Sofia Stefani, 33 anni, è Giampiero Gualandi, ex comandante attualmente in forza alla polizia locale di Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna. Il 62enne è accusato di aver ucciso l’ex vigilessa con un colpo di pistola al volto. Gualandi, tramite il suo avvocato, continua a ribadire che la morte di Sofia Stefani – che aveva lavorato come agente alle sue dipendenze e con cui pare avesse una relazione – è stata una tragica fatalità.A detta dell’ex comandante è partito un colpo mentre stava pulendo la pistola: una ricostruzione che però non ha convinto la Procura di Bologna, che ha deciso di indagare l’uomo per omicidio volontario. Alcune fonti avrebbero confermato alla testata Fanpage che tra Gualandi (sposato) e Stefani fosse in corso una relazione sentimentale: il 62enne stava provando a venirne fuori, mentre l’ex vigilessa avrebbe invece voluto proseguire il rapporto.Sofia Stefani, gli sms di Gualandi: “Non sopporto più questa pressione”Finora, però, si tratta solo di indiscrezioni: gli investigatori stanno cercando di raccogliere tutti gli elementi per fare piena luce sulla vicenda. In particolare si sta analizzando il contenuto dei messaggi ricevuti da Sofia Stefani su WhatsApp: sul telefono della 33enne uccisa lo scorso 14 maggio gli investigatori hanno infatti trovato decine di messaggi inviati da Giampiero Gualandi, risalenti a un paio di giorni prima dell’omicidio. Il biglietto lasciato dai genitori di Sofia Stefani fuori dal comando dove è avvenuto l’omicidio – Foto ANSA (Nanopress.it)E non è tutto, perché sempre sul telefono della vittima sono state trovate tra le 10 e le 15 telefonate effettuate dall’ex comandante prima del loro incontro nell’ufficio di Anzola dell’Emilia, dove è avvenuto l’assassinio. Il quotidiano La Repubblica, nell’edizione odierna, ha riportato alcune delle frasi inviate per messaggio da Gualandi a Stefani.“Non sopporto più questa pressione“, scriveva il 62enne all’ex vigilessa su WhatsApp, aggiungendo poi “In questo momento non riuscirei neppure a baciarti, figuriamoci altro“, “Sono esausto“, “Non ho energia” e “Non mangio, non dormo, sono esaurito“. Tutto materiale al vaglio degli esperti del nucleo investigativo.L’avvocato conferma: la vittima aveva una relazione con GualandiL’avvocato difensore di Gualandi, Claudio Benenati, ha confermato che tra il suo assistito e la 33enne uccisa c’era una relazione sentimentale: la donna avrebbe fatto pressioni all’ex comandante per riprendere il rapporto che lo stesso aveva bruscamente interrotto. Probabilmente tra i due persisteva anche un altro motivo che aveva portato allo scontro.L’ex vigilessa, infatti, non aveva ottenuto la conferma del contratto in prova da parte della comandante Silvia Fiorini. Sofia Stefani si era rivolta a Gualandi per preparare il ricorso e questo aspetto potrebbe aver peggiorato il rapporto tra i due. Nella giornata di domani la Procura di Bologna conferirà l’incarico al medico legale Arianna Giorgetti per svolgere l’autopsia sul corpo di Sofia Stefani. LEGGI TUTTO

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    Il giudice concede a Chico Forti il permesso di rivedere la madre

    A breve – probabilmente già in settimana – Chico Forti si recherà a Trento per riabbracciare la madre 96enne, che non vede da 16 anni. Chico Forti potrà incontrare la madre – Nanopress.itA renderlo noto è stato il parlamentare di Fratelli d’Italia, Andrea Di Giuseppe, che ha seguito la vicenda e l’iter del trasferimento in Italia, avvenuto dopo 24 anni di detenzione in carcere a Miami.Chico Forti potrà rivedere la madreChico Forti, l’imprenditore 65enne condannato all’ergastolo, ha ottenuto il permesso dal giudice per visitare a breve la sua famiglia a Trento. In particolare, potrà rivedere sua madre, Maria Loner Forti, 96enne, e lo zio. L’ultimo incontro con sua madre risale a sedici anni fa, e in quell’occasione Chico Forti le disse che, probabilmente, sarebbe stato l’ultimo. Al contrario delle previsioni, ora avrà l’opportunità di riabbracciarla. La madre, nonostante i suoi 96 anni e le difficoltà di salute, ha resistito fino ad oggi soltanto per poter rivedere il figlio. Il permesso è stato concesso dalla Sorveglianza. A renderlo noto è stato il parlamentare di Fratelli d’Italia, Andrea Di Giuseppe, che ha seguito la vicenda e l’iter del trasferimento in Italia. Prima del trasferimento in Italia, avvenuto il 17 maggio scorso, Chico Forti aveva parlato al telefono con sua madre dal carcere di Verona, rassicurandola sulle sue condizioni di salute. Nel frattempo, ha anche condiviso con suo fratello Stefano frammenti della sua nuova vita nel penitenziario di Verona, raccontando di trovarsi bene con i suoi compagni di cella. Con il fratello ha scherzato anche sul timore di ingrassare a causa del cibo italiano preparato da un cuoco professionista, un piacere che gli mancava da tanto tempo.L’omicidio di Dale Pike Il 15 febbraio 1998 Dale Pike, figlio di Anthony Pike, con il quale Chico Forti stava trattando l’acquisizione del Pikes Hotel, a Ibiza, venne trovato morto su una spiaggia di Miami, Florida. Il giovane era stato colpito con due proiettili alla testa ed era nudo. Il giorno prima di essere ucciso, Dale Pike era arrivato negli Stati Uniti, dove aveva incontrato l’imprenditore italiano, che riferirà di averlo lasciato nel parcheggio di un ristorante alle 19 di quello stesso pomeriggio. L’omicidio di cui è accusato Chico Forti – Nanopress.itInterrogato come persona informata sui fatti, Chico Forti riferì di non aver incontrato la vittima, salvo poi ritrattare la sua prima dichiarazione. La falsa testimonianza fu dovuta al timore dell’imprenditore che anche il padre Anthony fosse stato ucciso (informazione falsa che la polizia gli aveva fornito per capire, dalla sua reazione, un eventuale coinvolgimento nei fatti). Il 20 febbraio, dopo 14 ore di interrogatorio – senza un legale – Chico Forti fu arrestato.Nel 2000 è stato condannato all’ergastolo per omicidio. LEGGI TUTTO

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    Investita da un furgone mentre entra a scuola, morta la maestra Ninfa Indelicato

    L’incidente è avvenuto mentre la donna stava entrando nell’edificio scolastico. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi e nonostante il trasporto d’urgenza all’ospedale di Castelvetrano, la maestra è purtroppo deceduta. Maestra investita e uccisa da un furgone – Nanopress.itAlla guida del furgone c’era un anziano, che è stato immediatamente fermato. Investita da un furgone mentre entra a scuola, morta la maestra Ninfa IndelicatoUna maestra di scuola elementare, Ninfa Indelicato, 64 anni, è stata investita da un furgone condotto da un anziano mentre stava entrando a scuola, nell’Istituto per geometri ‘V. Accardi’ di Campobello di Mazara (Trapani), dove ci sono le scuole elementari. Le condizioni della donna sono subito apparse gravissime e, nonostante il ricovero d’urgenza all’ospedale di Castelvetrano, la maestra è morta.Sul posto sono intervenuti i carabinieri, per ricostruire la dinamica dell’incidente. Sotto choc la comunità di Castelvetrano, dove la maestra viveva ed era molto conosciuta. LEGGI TUTTO

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    Alessia Pifferi inizia lo sciopero della fame in carcere: “Non ho più voglia di vivere”

    Alessia Pifferi, la 39enne condannata all’ergastolo per omicidio pluriaggravato, ha iniziato lo sciopero della fame in carcere a Milano.Alessia Pifferi inizia lo sciopero della fame – Nanopress.it“Non ho più voglia di vivere” ha dichiarato la donna. All’indomani della condanna, Alessia Pifferi ha accusato un malore, che ha reso necessario l’intervento dei medici.Alessia Pifferi inizia lo sciopero della fame in carcereAlessia Pifferi, la donna condannata all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi, lasciandola sola in casa per sei giorni, ha iniziato lo sciopero della fame in carcere, dove è attualmente detenuta. “Non ho più voglia di vivere”, ha dichiarato. Da almeno 24 ore Alessia Pifferi ha smesso di alimentarsi. Il 13 maggio scorso, la Corte d’Assise di Milano ha condannato la 38enne – detenuta nel carcere di San Vittore – alla pena dell’ergastolo, con l’accusa di omicidio pluriaggravato. La perizia psichiatrica, eseguita nel corso del processo, ha stabilito che Alessia Pifferi era capace di intendere e di volere al momento dei fatti, mentre la sua avvocata – Alessia Pontenani – ha sempre sostenuto che la sua assistita fosse affetta da un grave deficit cognitivo. La difesa aveva chiesto l’assoluzione per la 38enne, segnata da una “vita difficile”. All’indomani della sentenza di condanna, Alessia Pifferi ha accusato un malore, che ha reso necessario l’intervento dei medici. In quell’occasione l’ha raggiunta anche la sua legale.L’omicidio della piccola DianaAveva soltanto 18 mesi la piccola Diana Pifferi, la figlia di Alessia Pifferi, morta di fame e sete. Nel luglio del 2022 la bambina è rimasta sola in casa per sei giorni, mentre la mamma trascorreva qualche giorno di vacanza con l’allora compagno, nella casa di lui a Leffe. All’uomo aveva detto che la figlia era con la sorella Viviana, che invece non sapeva nulla di quanto stesse succedendo alla nipotina. Quando la 38enne è rientrata a casa, dopo sei giorni, ha trovato il corpicino della piccola, ormai senza vita.Dalle indagini è emerso che la bambina era stata lasciata sola, con accanto un biberon di acqua e uno di latte. Secondo i giudici, la madre era consapevole che, lasciando la figlia per così tanto tempo da sola, con appena due biberon, l’epilogo sarebbe stato drammatico, come infatti è accaduto. LEGGI TUTTO

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    Giostra precipita durante la festa patronale a San Severo, dodici feriti

    L’incidente si è registrato lunedì sera, 20 maggio, a San Severo, in provincia di Foggia. Dodici le persone ferite, delle quali due in condizioni più serie. Giostra precipita a San Severo – Nanopress.itAlcuni cavi dell’attrazione, alta oltre 10 metri, avrebbero ceduto. La giostra è stata posta sotto sequestro, perché le forze dell’ordine dovranno appurare se siano state rispettate tutte le misure di sicurezza. Giostra precipita durante la festa patronale a San SeveroÈ stata sequestrata la giostra, allestita per la festa patronale di San Severo, che nella serata di lunedì – 20 maggio – è precipitata al suolo. Almeno dodici le persone ferite, di cui due in condizioni più gravi, che sono state trasportate all’ospedale Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo. Nessuno dei feriti è in pericolo di vita. Stando a quanto ricostruito finora, l’attrazione – alta una decina di metri – è precipitata per il cedimento di alcuni cavi.Sul posto, oltre ai soccorritori, anche il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, che si è recato al luna park di via Fortore, dove erano state allestite le giostre in occasione della festa patronale. La procura di Foggia ha aperto un’inchiesta per accertare le cause ed eventuali responsabilità LEGGI TUTTO