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    Incendio in una villa del Settecento a Bologna, denunciati quattro minori

    Il rogo, divampato il 30 agosto scorso, ha distrutto la dimora settecentesca del marchese Camillo Zambeccari ad Anzola Emilia, nel Bolognese. Incendio villa – Nanopress.itI quattro minorenni sono accusati di concorso in danneggiamento seguito da incendio.Villa storica in fiamme: denunciati quattro minoriSono stati denunciati quattro minori per l’incendio divampato il 30 agosto scorso nell’antica dimora settecentesca del marchese Camillo Zambeccari che, negli anni Ottanta era diventata una casa di riposo. La casa di riposo era stata poi chiusa, ma la villa era rimasta comunque meta di studenti e turisti. Quel giorno un’ala del palazzo andò a fuoco e servirono tre mezzi dei vigili del fuoco per domare le fiamme. Ad allertare le forze dell’ordine fu un cittadino, che disse di aver visto dei ragazzi uscire dal palazzo.Nelle scorse ore la svolta nelle indagini, con l’identificazione dei presunti responsabili. Si tratta di quattro minorenni, tutti di età compresa tra i 13 e i 15 anni, che avrebbero appiccato l’incendio bruciando il cartone di una pizza lasciato in un armadio della dimora. Le fiamme si sarebbero propagate in pochi minuti e i 4 adolescenti sarebbero poi fuggiti via, non riuscendo più a domare le fiamme. LEGGI TUTTO

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    Femminicidio a Castelfiorentino, l’ex marito di Klodiana Vefa si è suicidato

    Il corpo dell’uomo è stato trovato in una zona isolata di San Casciano in Val di Pesa, provincia di Firenze. Vefa Klodiana -Nanopress.itAlfred Vefa si sarebbe sparato un colpo di pistola alla testa, con la stessa arma con cui ha ucciso l’ex moglie, Klodiana Kefa, 36 anni.Trovato morto l’ex marito di Klodiana VefaUna ricerca durata ore, conclusasi con il ritrovamento del cadavere di Alfred Vefa, l’uomo che – nella serata di giovedì, 28 settembre – ha ucciso l’ex moglie a colpi di pistola in strada, a Castelfiorentino (Firenze). La vittima, Klodiana Vefa, 36 anni, è stata raggiunta da numerosi proiettili ed è morta sul colpo. Il killer è salito in auto e si è dato alla fuga. Immediatamente sono scattate le ricerche dell’ex marito, con cui la donna era separata da anni.Il ritrovamento del cadavere è avvenuto questa mattina, dopo la segnalazione di un’auto abbandonata in una zona isolata del comune di San Casciano in Val di Pesa. Alfred Vefa si sarebbe ucciso con la stessa arma con cui ha fatto fuoco contro l’ex moglie.L’omicidioKlodiana, che lavorava come cameriera, aveva due figli: una ragazza di 14 anni e il maggiore di 17. Sono stati proprio i due ragazzi a trovare il corpo senza vita della madre, uccisa sotto casa, in via Galvani. Quando hanno udito gli spari, i due adolescenti sono scesi in strada e hanno trovato la madre in un lago di sangue. I vicini di casa hanno allertato i soccorsi, ma per la vittima non c’è stato nulla da fare. La vittima, Vefa Klodiana – Nanopress.itE’ partita così la caccia all’uomo, conclusasi questa mattina all’alba con il ritrovamento del corpo di Alfred Vefa. La vittima e il killer erano separati da diversi anni, ma continuavano a condividere lo stesso tetto, a poche decine di metri dal punto in cui la 36enne è stata uccisa. “Lo facevano per il bene dei loro figli” – dice chi li conosceva bene, ma l’uomo non si era mai rassegnato alla fine della loro storia.E così, come in un copione che sembra ormai un modus operandi, ha ucciso la sua ex moglie e poi si è tolto la vita.Il sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, ha già annunciato il lutto cittadino per i funerali di Vefa Klodiana e ha promesso vicinanza alla famiglia della vittima, in particolare ai due figli della donna, cui è stata strappata la madre in un modo così terribile e violento. LEGGI TUTTO

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    Alberto Scagni condannato a 24 anni e 6 mesi per l’omicidio della sorella Alice, riconosciuta la seminfermità

    La Corte d’Assise di Genova ha reputato Alberto Scagni semi infermo di mente, confermando quanto già appurato dal perito nominato dal giudice per le indagini preliminari. Alberto Scagni – Nanopress.itAlice Scagni, sorella dell’imputato, venne uccisa con 24 coltellate, sotto casa, il primo maggio del 2022, sotto casa della vittima, a Genova.Alberto Scagni condannato a 24 anni e 6 mesi per l’omicidio della sorellaLa Corte d’Assise di Genova ha condannato Alberto Scagni a 24 anni e 6 mesi di reclusione per l’omicidio della sorella Alice, uccisa il primo maggio dello scorso anno. La sentenza si è fermata a metà strada tra quanto chiesto dalla difesa e quanto sostenuto dall’accusa. Stando a quanto ricostruito dalla Corte, Alberto Scagni avrebbe premeditato l’omicidio della sorella, attendendo ore il suo ritorno a casa, per poi colpirla a morte con 24 coltellate.I giudici della Corte d’Assise hanno escluso le aggravanti della crudeltà e del mezzo insidioso (l’arma del delitto), confermando quanto già appurato dal perito nominato dal giudice per le indagini preliminari, e cioè che Alberto Scagni sarebbe semi infermo di mente. Dopo l’espiazione della condanna, l’imputato dovrà trascorrere almeno tre anni in cura presso una Rems, vale a dire una residenza per le misure di sicurezza.L’omicidio di Alice ScagniAlice Scagni, madre di un bimbo piccolo, venne uccisa la sera del 1° maggio del 2022 mentre rientrava a casa, in via Fabrizi, nel quartiere Quinto a Genova. Il fratello venne fermato poco dopo in un’osteria, e ammise immediatamente le sue responsabilità. Alberto Scagni riferì di aver ucciso la sorella perché i genitori non gli passavano più soldi (in poco tempo avrebbe dilapidato la sua quota di eredità) e di essere esasperato da quella situazione. Luogo del delitto – Nanopress.itParallelamente al processo per omicidio, si muove un altro filone di indagine: quello sulla denuncia sporta dai genitori di vittima e killer, contro i funzionari del 112 e una dottoressa del centro di salute mentale della Fiumara. LEGGI TUTTO

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    Incidente in Autostrada, chiusa l’A1 nel Parmense

    L’Autostrada del Sole è stata chiusa in entrambe le direzioni, fra Fiorenzuola e Fidenza, nel Parmense, per consentire l’accesso ai mezzi di soccorso.Autostrada – Nanopress.itQuesta mattina si è verificato un incidente, che ha visti coinvolti un autocarro, un pullman e un tir. Sul posto vigili del fuoco e polizia stradale.Incidente in A1: chiuso tratto di autostrada nel ParmenseÈ stata chiusa in entrambi i sensi di marcia l’autostrada A1, nel tratto fra Fiorenzuola e Fidenza, nel Parmense, per consentire l’accesso ai mezzi di soccorso, per via di un incidente stradale che ha visti coinvolti un autocarro, un pullman e un tir. Sul posto anche polizia stradale e vigili del fuoco, che stanno regolamentando il traffico.Notizia in aggiornamento.  LEGGI TUTTO

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    Blitz di Ultima Generazione a Roma, cinque attivisti bloccano l’Appia

    Gli attivisti di Ultima Generazione hanno bloccato il traffico sulla via Appia, brandendo uno striscione con la scritta: “Fondo riparazione”. Protesta Ultima Generazione – Nanopress.itIl gruppo protesta contro il cambiamento climatico e l’utilizzo dei combustibili fossili.Attivisti di Ultima Generazione bloccano l’AppiaSi sono posizionati sull’Appia, all’altezza di via Rocca Priora, gli attivisti di Ultima Generazione che questa mattina hanno manifestato tra le auto della capitale. Cinque i giovani scesi in strada, per protestare contro il cambiamento climatico, con uno striscione con su scritto: “Fondo riparazione”. La dicitura si riferisce alla volontà di fare richiesta al Governo per l’istituzione di un fondo di riparazione da 20 miliardi, che venga utilizzato per riparare i danni causati dagli eventi estremi, quali grandini, frane e alluvioni.“Qualcuno ha il coraggio di mettersi in strada a manifestare con tutti i rischi che comporta quell’azione e deve anche subiregli insulti e le spinte della gente. Le persone sanno quali sono le conseguenze di investire nei combustibili fossili, sanno che il cambiamento climatico è distruttivo e reale” ha dichiarato uno degli attivisti.Alcuni automobilisti hanno cercato di allontanare gli attivisti con la forza, ma si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per ripristinare la viabilità e sgomberare l’Appia. LEGGI TUTTO

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    Aggressione nel carcere di Salerno, detenuto psichiatrico manda in ospedale 7 agenti

    Per gli agenti aggrediti dal detenuto di origine ucraina nel carcere di Salerno una prognosi di sette giorni. Carcere di Salerno – Nanopress.itGiuseppe del Sorbo, segretario nazionale dell’Uspp, ha chiesto il trasferimento immediato dei detenuti che si rendono protagonisti di queste aggressioni ai danni degli agenti.Detenuto aggredisce sette agenti nel carcere di SalernoEnnesima aggressione ai danni della polizia penitenziaria. Teatro della violenza il carcere di Salerno, dove un detenuto psichiatrico ucraino ha aggredito sette agenti che stavano tentando di riportarlo in cella. Per tutti gli agenti feriti si è reso necessario l’intervento dei medici. Per ognuno degli agenti la prognosi è stata di sette giorni.Giuseppe del Sorbo, segretario nazionale dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria, ha chiesto il trasferimento immediato dei detenuti che si rendono protagonisti di queste aggressioni ai danni delle forze dell’ordine che lavorano in carcere. Nel penitenziario campano ci sarebbe un ammanco di almeno 70 agenti, come riferisce del Sorbo, che più volte ha chiesto di rimpinguare le carenze di personale.Per il prossimo martedì, 3 ottobre, il SAPP (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) sarà in piazza a manifestare, in via Nuova Poggioreale a Napoli, per chiedere soluzioni concrete alle gravi criticità del personale che lavora nei vari penitenziari della Campania. LEGGI TUTTO

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    Fermato un uomo per l’omicidio di Paolo Menditto, il 55enne trovato senza vita ad Aversa

    Il delitto nella mattinata di ieri – giovedì 28 settembre – in una delle palazzine popolari di via Saporito ad Aversa, Caserta. Polizia locale – Nanopress.itLa vittima è stata trovata con diverse ferite d’arma da taglio.Fermato un uomo per l’omicidio di Paolo MendittoSvolta nelle indagini sull’omicidio di Paolo Menditto, il 55enne trovato senza vita ieri mattina, nella sua abitazione, ad Aversa, provincia di Caserta. Gli agenti della Polizia di Stato hanno fermato un uomo, che potrebbe essere l’autore del delitto.Il corpo senza vita di Paolo Menditto è stato scoperto dai vigili del fuoco. La vittima sarebbe stata colpita con diverse coltellate mentre si trovava nella sua abitazione, facente parte del complesso di palazzine popolari di via Saporito. Stando a quanto riferisce l’Ansa, il delitto potrebbe essere scaturito da una lite per motivi passionali.Ad allertare i vigili del fuoco sono stati alcuni parenti di Menditto, che non riuscivano più a mettersi in contatto con lui. Da lì, l’irruzione in casa e la drammatica scoperta del corpo ormai senza vita del 55enne. LEGGI TUTTO

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    Incidente a Trento: morti una 16enne e un ragazzo di 22 anni

    Incidente mortale a Trento, una moto ha travolto una giovane 16enne che stava attraversando la strada con il suo monopattino. Sia per lei che per il conducente della moto non c’è stato niente da fare entrambi sono morti poco dopo l’incidente.Auto della Polizia e ambulanza – Nanopress.itAlla guida della moto un 22enne che proveniva dal centro città ad una velocità sostenuta, ancora non sono chiare le dinamiche dell’incidente su cui sta indagando la Polizia Locale.Incidente mortale a Trento, una moto travolge una ragazza con il monopattinoDopo le 21 di ieri sera, 28 settembre 2023, c’è stato un incidente mortale a Trento che ha coinvolto una ragazza di 16 anni e un giovane ragazzo di 22 anni.L’incidente è avvenuto tra una moto e un monopattino in Via Venezia andando in direzione della collina di Trento.Secondo quanto ricostruito la ragazza di 16 anni, Aliyah Freya Macatagay di origini filippine, era alla guida del suo monopattino e stava attraversando la strada, ancora non è chiaro se fosse in attesa di attraversare o se avesse già iniziato ad attraversarla.Non è neanche chiaro se la giovane si trovasse sopra il monopattino o lo stava trasportando a mano in Via Venezia all’altezza di Via Corallo, vicino ad un ristorante e a un distributore di benzina, quando è stata colpita da una moto che passava in salita.La moto era guidata da un giovane di 22 anni di nome Federico Pezzè, a causa dell’impatto la ragazza è stata sbalzata a circa 30 metri di distanza da dove si trovava, il suo monopattino si è spezzato in due.La moto invece ha terminato la corsa a 100 metri dal luogo dell’incidente. La giovane ragazza è morta sul colpo mentre il ragazzo è morto in ospedale.Sul posto sono intervenuti i soccorritori che hanno tentato di rianimare la giovane 16enne ma per lei non c’è stato niente da fare.Il ragazzo 22enne, che era alla guida della moto, è stato trasportato in ospedale Santa Chiara in gravissime condizioni ma a causa delle ferite riportate non ce l’ha fatta ed è deceduto poco dopo.Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale, è stato necessario chiudere la stata al traffico. La Polizia locale di Trento sta lavorando per scoprire l’esatta dinamica dell’incidente. Agente della Polizia Locale – Nanopress.itLa prima ricostruzione dei fattiDalle prime informazioni sembra che la causa dell’incidente sia dovuta all’elevata velocità della moto che avrebbe travolto la giovane che era in procinto, o stava per, attraversare la strada.La ragazza sembra si trovasse sulle strisce pedonali o poco vicino, il ragazzo viaggiava sulla sua moto a velocità sostenuta venendo dal centro città.In seguito all’impatto la ragazza è in un primo momento trascinata per metri sull’asfalto e poi è stata sbalzata al di là di un muretto presente in un parcheggio limitrofo.Federico invece in seguito all’impatto ha perso il controllo della moto ed è andato a schiantarsi contro il guardrail. All’arrivo dei soccorsi le condizioni dei ragazzi erano da subito apparse critiche, infatti Aliyah è morta sull’asfalto, inutili i numerosi tentativi di rianimala, invece Federico è morto in ospedale dopo poco essere stato ricoverato. LEGGI TUTTO