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    Parma, 80enne uccide la moglie e poi tenta il suicidio: è morto in ospedale

    Siamo in provincia di Parma dove un’80enne, nel pomeriggio di ieri, ha sparato alla moglie uccidendola dopo ha tentato di togliersi la vita. All’arrivo dei soccorsi la donna era già morta mentre l’uomo si trovava in gravissime condizioni, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Parma ma è deceduto nella serata di ieri.Macchina dei carabinieri – Nanopress.itIgnare le cause di questo gesto, i due erano tornati in Italia da una decina di anni dopo aver vissuto per molto tempo in Inghilterra. Entrambi avevano problemi di salute. Si ipotizza che questo gesto estremo sia dovuto alla disperazione per la gravità della malattia della moglie. L’unica figlia della coppia vive attualmente a Londra. Aperta un’inchiesta dai carabinieri.Un’80enne a Parma uccide la moglie e poi tenta il suicidioEnnesima tragedia familiare si è consumata nella giornata di ieri, 04 ottobre 2023. Questa volta ci troviamo in una frazione di Bardi, un paese che si trova in provincia di Pama, qui un uomo di 82 anni ha ucciso la moglie e poi ha tentato di togliersi la vita.In un primo momento l’uomo è stato ricoverato presso l’ospedale Maggiore che si trova a Parma ed in gravissime condizioni, è infatti ricoverato all’interno del reparto di rianimazione.Ha riportato una ferita d’arma da fuoco alla tempia, a causa della gravità delle ferite è morto nella serata di ieri. Si chiamava Bernard Zucconi.Da una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo avrebbe prima sparato alla moglie, uccidendola e dopo ha tentato di togliersi la vita.Ad accorgersi di quanto avvenuto una familiare che ha dato subito l’allarme e ha chiamato il 118. All’arrivo, i soccorsi hanno trovato il corpo della donna nel salotto di casa, mentre l’uomo era riverso sulla porta con una ferita alla tempia.È stato trasportato d’urgenza con l’elisoccorso presso l’ospedale, ma purtroppo neanche lui ce l’ha fatta, è deceduto presso la struttura ospedaliera a causa delle gravi ferite.La vittima è una donna di 83 anni, il suo nome era Eleonora Moruzzi, da tempo aveva diversi problemi di salute, in particolare di deambulazione.Il marito l’avrebbe uccisa mentre era in salotto, avrebbe poi coperto il corpo con telone, si sarebbe poi seduto sul divano del suo appartamento tentando di uccidersi.Anche lui aveva diversi problemi di salute, e da tempo la coppia parlava di lasciare la propria abitazione per trasferirsi all’interno di una casa di riposo. Mano impugna una pistola – Nanopress.itDall’Inghilterra all’ItaliaLa coppia era rientrata in Italia da circa una decina di anni, infatti pima avevano vissuto in Inghilterra dove avevano lavorato per la nota catena alimentare Fish and Chips.Qui in Italia avevano scelto di vivere in provincia di Parma nell’abitazione dove sono stati rinvenuti i corpi.I due avevano una figlia che attualmente vive ancora a Londra. Ora sono state avviate le indagini da parte dei Carabinieri di Parma, Bardi e Borgato per capire le cause di questo ennesimo gesto estremo.L’ipotesi principale è quella legata ai motivi di salute, la moglie soprattutto era gravemente malata. LEGGI TUTTO

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    Ragazzo di 14 anni tenta il suicidio gettandosi da un tetto: ricoverato in fin di vita

    Il giovane è ricoverato adesso al reparto di rianimazione del Brotzu di Cagliari. Aveva lasciato su whatsapp un messaggio d’addio a un amico.Ambulanza – Nanopress.itUn ragazzo di 14 anni è adesso ricoverato a Cagliari dopo essere precipitato dal tetto di un ospizio. Il giovane avrebbe tentato di togliersi la vita a Sinnai. Il fatto è avvenuto nella serata di ieri, alle 21, pare che il 14enne abbia inviato prima di lanciarsi un messaggio a un amico su whatsapp, il quale preoccupato aveva poi avvisato i genitori.14enne tenta il suicidio a Sinnai: ricoverato in Rianimazione a CagliariRimangono gravi le condizioni secondo la cronaca locale del giovane che ieri sera a Sinnai è precipitato dal tetto di un ospizio abbandonato come ha scritto in queste ore l’Unione Sarda. Il 14enne avrebbe tentato il suicidio dalla struttura di via Soleminis. Ad avvisare la famiglia e i carabinieri del giovane è stato nella serata di ieri un amico, che aveva ricevuto una sorta di messaggio d’addio. Il 14enne glia aveva infatti inviato una foto della pineta di Sinnai. L’amico preoccupato aveva dunque avvertito i genitori, i quali con i carabinieri si erano recati nella zona per cercarlo.I familiari arrivati sul posto – dopo avere trovato il figlio grazie alla geolocalizzazione – lo hanno trovato per terra, in gravi condizioni. Subito sul posto sono arrivati i sanitari, che lo hanno trasportato al Brotzu di Cagliari. Da quasi 24 ore è ricoverato in ospedale, dove adesso lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione. Come riportano i media locali, il giovane pare avesse pochi amici e raramente lasciava la sua abitazione. In queste ore inizieranno le investigazioni per fare luce sull’episodio.Una notizia che ha sconvolto la comunità. Sui social in moltissimi gruppi la gente ha inviato messaggi di solidarietà alla famiglia. LEGGI TUTTO

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    Investita e uccisa sulla Prenestina, arrestato il pirata della strada che era fuggito

    L’incidente è avvenuto il 28 settembre scorso, alle 6:40 del mattino, in zona Largo Preneste, a Roma. A morire una donna di 42 anni di origini filippine, che si stava recando a lavoro in un albergo del centro storico. Polizia Roma Capitale – Nanopress.itIl pirata della strada è stato individuato e fermato questa mattina, mentre tentava la fuga dalla capitale. Dovrà rispondere anche di omissione di soccorso, oltreché di omicidio stradale.Identificato il pirata della strada della PrenestinaIdentificato e arrestato l’uomo che, il 28 settembre scorso, alla guida della sua auto – una Fiat Panda – ha investito e ucciso una donna che camminava sulla Prenestina a Roma. La vittima, una 42enne di origini filippine, morì qualche ora dopo l’arrivo all’ospedale Umberto I. La donna si stava recando a piedi in un albergo del centro storico, in cui lavorava come receptionist, quando una vettura la travolse, trascinandola per diversi metri.Il conducente dell’auto non si era fermato a prestare soccorso. La vettura, che era stata presa a noleggio, venne ritrovata abbandonata poco distante dal luogo dell’incidente e posta immediatamente sotto sequestro. Come riferisce Rainews, questa mattina il conducente è stato fermato dalla polizia mentre tentava di fuggire da Roma. Si tratta di un 30enne, già noto alle forze dell’ordine, che dovrà rispondere di omicidio stradale e omissione di soccorso. LEGGI TUTTO

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    Cadavere di una donna trovato in un condominio a Rimini

    Il corpo senza vita è stato trovato questa mattina, intorno alle 8:30, vicino agli ascensori di uno stabile in via del Ciclamino a Rimini. Auto della Polizia – Nanopress.itSul posto la Polizia di Stato, che sta conducendo le indagini. L’ipotesi è che si tratti di un omicidio.Cadavere di una donna trovato in un condominio a RiminiIl corpo senza vita di una donna è stato scoperto questa mattina vicino agli ascensori al piano interrato di un palazzo in via del Ciclamino a Rimini. Sul posto la Polizia di Stato, la Squadra Mobile e gli uomini della scientifica. L’ipotesi più plausibile è che possa trattarsi di un omicidio. La vittima ha 79 anni. Viveva da sola dopo che il marito si era trasferito in Germania.Notizia in aggiornamento.  LEGGI TUTTO

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    Si ferma con l’auto in panne sull’Asse Mediano, 76enne travolto e ucciso da un’altra vettura: due i feriti

    L’incidente stradale è avvenuto ieri sera sulla superstrada 335 Marcianise-Giugliano, nel casertano.Auto in panne – Nanopress.itLa vittima è un uomo di 76 anni, che si era fermato a bordo strada per un problema all’auto e aveva contattato il carroattrezzi, che era già arrivato per rimuovere la vettura.Anziano travolto e ucciso sull’Asse MedianoÈ di un morto e due feriti il bilancio di un grave incidente stradale avvenuto ieri sera sull’Asse Mediano Marcianise-Giugliano, nel Casertano.  La vittima è un uomo di 76 anni, che era fermo ai lati della carreggiata con la sua vettura. L’uomo aveva già allertato il carro attrezzi, che lo stava assistendo ed era pronto a portare via la sua auto in panne, quando improvvisamente è piombata su di loro una seconda vettura condotta da un uomo.L’impatto è stato fortissimo. Il 76enne è stato preso in pieno ed è morto praticamente sul colpo. Sono inoltre rimaste ferite altre due persone, tra cui il conducente del carro attrezzi. Sul posto la Polizia Stradale di Caserta, che ha effettuato i rilievi e sta ricostruendo la dinamica del drammatico incidente. LEGGI TUTTO

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    Il Nobel per la Chimica a Moungi G. Bawendi, Louis E. Brus e Alexei I. Ekimov

    Il Premio Nobel per la Chimica 2023 è stato assegnato a Moungi G. Bawendi, Louis E. Brus e Alexei I. Ekimov «per la scoperta e la produzione dei punti quantici». Il Nobel è uno dei premi più prestigiosi in ambito scientifico: quello per la Chimica viene assegnato dal 1901.I “punti quantici” (“quantum dots”) sono nanoparticelle così piccolissime che la loro stessa dimensione determina le loro proprietà. Questi componenti sono fondamentali in numerose applicazioni legate alle nanotecnologie, in oggetti che usiamo tutti i giorni come televisori e luci a LED.Nei primi anni Ottanta Brus ed Ekimov riuscirono a creare i primi punti quantici, particelle talmente piccole da avere caratteristiche strettamente legate agli effetti della meccanica quantistica. Una dozzina di anni dopo, Bawendi riuscì a trovare un sistema per produrre quantum dots ancora più efficienti, aprendo a grandi opportunità per il loro utilizzo nella vita di tutti i giorni.Se indaghiamo la materia nell’ordine dei milionesimi di millimetri si verificano infatti particolari fenomeni, chiamati effetti quantici, che sembrano contraddire ciò che intuitivamente sappiamo su tutto ciò che ci circonda e di cui in ultima istanza siamo fatti. Alla fine degli anni Trenta del Novecento le possibilità di questi fenomeni erano state già esplorate a livello teorico, con calcoli ed equazioni che consentivano di prevedere molti degli effetti quantici, ma passare dalla teoria alla pratica con gli strumenti dell’epoca non era semplice considerato che si dovevano creare strutture un milione di volte più piccole della punta di un ago.I primi risultati furono raggiunti negli anni Settanta con la produzione di alcune nanostrutture, che richiedevano però un ambiente con un vuoto pressoché totale e temperature vicine allo zero assoluto (0 K o -273,15 °C). Non sembravano quindi esserci grandi possibilità per delle applicazioni pratiche.Le cose cambiarono quando nell’Unione Sovietica di fine anni Settanta Alexei Ekimov iniziò a interessarsi a una particolare caratteristica ottica del vetro, cioè la sua capacità di assumere diverse colorazioni anche se viene prodotto con la stessa sostanza. Ciò dipende dal modo in cui viene scaldato e raffreddato nella fase di produzione: i colori derivano da come si formano le particelle al suo interno e in particolare dalle loro dimensioni. Ekimov condusse vari esperimenti verificando con analisi ai raggi X che effettivamente le dimensioni delle particelle nel vetro erano dovute alle modalità di produzione e che in alcuni vetri se ne potevano trovare di grandi appena due nanometri e in altri di 30 nanometri.A seconda delle dimensioni di queste particelle la luce veniva assorbita in modo diverso: più erano piccole più la luce virava verso il blu, perché lo spazio disponibile per gli elettroni intorno alle particelle diminuisce e ciò influisce sulle proprietà ottiche della particella. Ekimov si rese conto di essere davanti a un effetto quantico e di avere realizzato per la prima volta in modo consapevole dei punti quantici, cioè delle nanoparticelle che causano effetti quantici dipendenti dalle loro dimensioni.Quando le particelle hanno un diametro di solo alcuni nanometri, lo spazio disponibile per gli elettroni si restringe e questo influisce sulle proprietà ottiche della particella (Nobel Prize)Ekimov pubblicò i risultati delle proprie ricerche nel 1981 in Unione Sovietica, ma all’epoca le informazioni scientifiche circolavano con difficoltà anche nel blocco occidentale. Fu così che lo statunitense Louis Brus, completamente inconsapevole del lavoro di Ekimov, arrivò alle medesime conclusioni nel 1983 lavorando su alcune soluzioni in vista del loro utilizzo nella produzione di reazioni chimiche da produrre sfruttando l’energia solare. Come Ekimov, Brus si accorse che più piccole erano le particelle su cui lavorava, più la luce che assorbivano virava verso il blu.Non era una scoperta da poco, perché le proprietà ottiche di una sostanza dipendono dai suoi elettroni, che influiscono anche su altre proprietà come la capacità di condurre l’elettricità o di determinare la velocità di una reazione chimica. Il cambiamento nella capacità di assorbimento rendeva possibile la creazione di nuovi materiali, sfruttando una proprietà che si aggiungeva a quelle già note come il numero di elettroni.Il metodo sviluppato da Brus per produrre le nanoparticelle non funzionava però sempre a dovere e rendeva difficoltosa soprattutto la produzione di particelle tutte della stessa dimensione. Il problema fu risolto da Moungi Bawendi, che nel 1988 aveva iniziato il proprio dottorato al laboratorio di Brus trasferendosi poi al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Nel 1993 insieme al proprio gruppo di ricerca Bawendi riuscì a produrre nanocristalli di una dimensione specifica partendo da una soluzione che veniva saturata con le sostanze necessarie per produrre gli stessi nanocristalli. Il metodo fu ulteriormente perfezionato e rese possibile una produzione molto semplice e rapida rispetto alle esperienze precedenti.Oggi i punti quantici sono presenti in molti prodotti, a cominciare dai sistemi di illuminazione. Se vengono illuminati con luce blu, assorbono quel colore e ne emettono altri: modificando le dimensioni delle particelle diventa quindi possibile determinare il colore che produrranno. Negli schermi QLED dei televisori è questa tecnologia a rendere i colori e la “Q” sta proprio per “quantum dots”. La stessa tecnologia viene impiegata in alcuni tipi di lampadine a LED per rendere più “calda” o “fredda” la luce. In ambito medico, le caratteristiche dei quantum dots legate alla luce sono sfruttate per esami diagnostici per esempio per mappare alcune attività cellulari. Nella chimica, sono invece impiegati per controllare particolari reazioni chimiche. In futuro il loro utilizzo sarà fondamentale per realizzare sensori elettronici sempre più piccoli e probabilmente per nuove generazioni di sistemi informatici. Tutto grazie a un’intuizione su un materiale che usiamo da millenni: il vetro.Moungi G. Bawendi è nato nel 1961 a Parigi, in Francia, ha conseguito un dottorato nel 1988 presso l’Università di Chicago (Stati Uniti) ed è docente al Massachusetts Institute of Technology (MIT).Louis E. Brus è nato nel 1943 a Cleveland (Stati Uniti) e ha conseguito il proprio dottorato nel 1969 alla Columbia University, dove è docente.Alexei I. Ekimov è nato nel 1945 nell’ex Unione Sovietica, ha conseguito il proprio dottorato nel 1974 a San Pietroburgo e in seguito si è trasferito negli Stati Uniti per proseguire le proprie attività di ricerca. LEGGI TUTTO

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    Visite saltate e liste d’attesa interminabili: il calvario di Aldo, pensionato di Alessandria che ha perso una gamba

    Nel 2018 è iniziato il calvario di Aldo Z., pensionato di Alessandria, che ora vive in una casa di riposo ed è ancora in attesa di una protesi per la gamba che gli è stata amputata. Anziano solo – Nanopress.itPer i continui rinvii, la visita è slittata di oltre un anno, fino a quando non si è resa necessaria l’amputazione dell’arto. Se avesse potuto, Aldo avrebbe prenotato le visite privatamente, ma l’attesa e le lunghe chiamate al centralino del Cup lo hanno reso invalido al cento per cento.Il calvario di AldoUn dolore al piede, è iniziato tutto così, con un fastidio che diventava sempre più insistente, fino a quando Aldo Z., ex rappresentante di assicurazioni in Liguria, non ha deciso di affidarsi al servizio sanitario pubblico per prenotare una visita. Un appuntamento che gli è stato fissato per sei mesi dopo, poi quei sei mesi sono diventati un anno e quell’attesa ha finito per cambiare completamente il corso delle cose.La sua fortuna, come lui stesso racconta a Repubblica, è stato un attacco di cuore, che ha “costretto” il personale medico a occuparsi di lui. Una volta ricoverato per i problemi cardiaci, è emersa la gravità della sua situazione. Prima l’amputazione di due dita del piede, poi della gamba. La setticemia era ormai diventata una necrosi e l’amputazione l’unica strada percorribile.“Potevano tagliare sopra o sotto il ginocchio, hanno preferito tagliare sopra perché costa meno”ha raccontato l’uomo.Il Tribunale per i diritti del malato si è occupato di Aldo, e dopo l’amputazione è riuscito a inserirlo in una casa di riposo. L’anziano  viveva ad Alessandria, in una casa immersa nel verde ma piena di barriere architettoniche e da solo non sarebbe più riuscito a vivere. Così è stato collocato in una Rsa, ma la speranza è quella che un avvocato prenda in carico il suo caso e gli renda almeno un po’ di giustizia.Ora è in attesa di una protesi, per cercare di riconquistare un po’ di autonomia perduta. “Non sono più niente, eppure mi arrangio. Riesco persino a muovermi: ho imparato a saltellare sull’altra gamba” ha raccontato Aldo, in un misto di dolore e rassegnazione che racconta tutto il dramma dei tagli alla sanità che tranciano (in questo caso letteralmente) le persone. LEGGI TUTTO

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    Precipita da un palazzo in via Amadeo, 17enne morto a Milano

    L’allarme è scattato questa mattina alle 7,20 in via Giovanni Antonio Amedeo a Milano. La vittima è un ragazzo di 17 anni, che sarebbe morto dopo essere precipitato da uno stabile, che si trova nei pressi di una scuola. Ambulanza – Nanopress.itQuando i soccorsi sono giunti sul posto, per l’adolescente non c’era più nulla da fare.Tragedia a Milano: 17enne precipita da un palazzo e muoreUna tragedia ha scosso questa mattina la città di Milano. Un ragazzo di 17 anni è morto, dopo essere precipitato da uno stabile in via Giovanni Antonio Amadeo. L’allarme è scattato poco dopo le 7:20, quando alcuni passanti hanno allertato i sanitari del 118. Gli operatori non hanno potuto fare nulla per salvare l’adolescente, che era già morto al loro arrivo.Sul posto anche gli agenti della Polizia di Stato che stanno cercando di ricostruire la dinamica della tragedia. Al momento non si esclude nessuna ipotesi, neppure quella del gesto volontario. LEGGI TUTTO