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    Migranti, nuovi sbarchi a Lampedusa: 798 persone nell’hotspot

    Gli ultimi due sbarchi si sono registrati la notte scorsa. Entrambe le imbarcazioni sono sbarcate da Zouara, in India. In mattinata 303 persone saranno trasferite a Porto Empedocle. Migranti – Nanopress.itAl momento, all’hotspot di contrada Imbriacola si trovano 798 persone, tra cui 64 minori.Nuovi sbarchi nella notte a LampedusaNon si fermano gli sbarchi di migranti a Lampedusa. Nella notte si sono registrati altri due arrivi, a mezzanotte e alle tre, soccorsi entrambi dalla Capitaneria di porto. Entrambe le imbarcazioni sono salpate da Zouara, in Libia. All’hotspot di contrada Imbriacola ci sono, al momento, 798 profughi, fra cui 64 minori non accompagnati. Nelle prossime ore 303 persone saranno imbarcate verso Porto Empedocle. LEGGI TUTTO

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    Abusi su sette studentesse, dirigente scolastico di Caltagirone ai domiciliari

    Il dirigente scolastico arrestato questa mattina dai carabinieri di Caltagirone, è accusato di violenza e tentata violenza sessuale. Ragazza triste – Nanopress.itLe indagini sono scattate dopo la denuncia di una studentessa di 15 anni. Le violenze sarebbero avvenute tutte nell’ufficio del preside, che – con la scusa di discutere del rendimento scolastico delle studentesse – avrebbe palpeggiato e preso a morsi le giovani vittime.Dirigente scolastico arrestato a CaltagironeUn dirigente scolastico è stato arrestato questa mattina dai Carabinieri della Compagnia di Caltagirone, provincia di Catania, con l’accusa di violenza e tentata violenza sessuale nei confronti di 7 studentesse, tutte minorenni. Le indagini sono scattate dopo la denuncia di una studentessa di 15 anni, che ha raccontato ai militari dell’Arma dei presunti atti sessuali subiti dal dirigente scolastico. Stando a quanto riferisce l’Ansa, l’inchiesta si è poi allargata, tanto che sarebbero emerse altre sei giovani studentesse, vittime delle ‘attenzioni’ dell’indagato.Secondo l’accusa, le violenze sarebbero avvenute nell’ufficio del preside, dove l’indagato convocava le presunte vittime con la scusa di discuterne il rendimento scolastico. Nei confronti dell’uomo è stata eseguita un’ordinanza cautelare ai domiciliari emessa dal gip di Caltagirone su richiesta della locale Procura. Durante l’interrogatorio di garanzia al cospetto del giudice per le indagini preliminari, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.Secondo quanto ricostruito nei lunghi mesi d’indagine, il 61enne avrebbero preso a morsi e sculacciate le studentesse, e in diverse circostanze avrebbe costretto le ragazze a toccargli le parti intime. Secondo gli inquirenti potrebbero esserci altre vittime delle violenze sessuali, e il muro di omertà infranto con la prima denuncia potrebbe cadere. LEGGI TUTTO

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    Sedicenne alla guida di un’auto contromano fugge all’alt della Polizia e si schianta

    Il 16enne era alla guida di un’Audi A3, di proprietà della mamma dell’amico che era in auto con lui e che aveva deciso di fargliela provare. Auto della Polizia – Nanopress.itIl ragazzo è stato portato in ospedale per alcune lesioni, ma non è in pericolo di vita. Illeso l’amico accanto a lui.Sedicenne alla guida di un’auto ingaggia un inseguimento con la poliziaUn ragazzo di 16 anni si è schiantato la notte scorsa contro uno spartitraffico nel centro di Lecce dopo aver ingaggiato un inseguimento con la polizia. L’adolescente, che viaggiava contromano alla guida di un’Audi A3, non si è fermato all’alt della Polizia ed è scattato l’inseguimento. A bordo con il ragazzo c’era un giovane di 21 anni di Mesagne, figlio della proprietaria dell’auto. Il ragazzo aveva deciso di far provare l’auto all’amico, nonostante non avesse ancora conseguito la patente.I due amici sono stati sottoposti ai test alcolemico e antidroga che hanno dato, per entrambi, risultati negativi. Il 16enne è stato portato in ospedale per alcune lesioni, ma non è in pericolo di vita. Illeso il proprietario della vettura. LEGGI TUTTO

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    Pontedera, accoltella la fidanzata in strada e tenta di fuggire: 57enne in gravissime condizioni

    Sembra che già in passato l’uomo avesse tentato di uccidere la compagna, ma la vittima aveva sempre rifiutato l’applicazione del codice rosa.Auto dei Carabinieri – Nanopress.itSottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza, la donna versa in condizioni molto gravi. L’uomo ha tentato di fuggire, ma i carabinieri lo hanno intercettato alla stazione ferroviaria e lo hanno arrestato.Donna accoltellata dal compagno a PontederaL’ha colpita con una coltellata alla gola, poi ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato alla stazione. È quanto avvenuto questa mattina a Pontedera, provincia di Pisa, dove un uomo, originario di Livorno, ha tentato di uccidere la compagna, mentre erano in strada, in via De Nicola. La vittima – una donna di 57 anni – è stata soccorsa e sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza, ma le sue condizioni sono al momento molto gravi.Stando a quanto riferisce l’Ansa, sembra che già in passato l’uomo avesse tentato di uccidere la compagna, ma la donna si era sempre rifiutata l’applicazione del codice rosa per le donne vittime di violenza.L’omicidio di Concetta Marruocco a Cerreto d’EsiLa notte scorsa un’altra tragedia si è registrata a Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona. Franco Panariello, 55 anni, ha ucciso a coltellate la sua ex moglie, Concetta Marruocco, due anni più giovane. L’uomo, da cui la vittima si era separata da tempo, si sarebbe introdotto di notte nell’appartamento in cui la donna viveva con la figlia più piccola. I due avrebbero avuto una violenta lite, al culmine della quale l’operaio avrebbe accoltellato a morte la donna. Franco Panariello – Nanopress.itPoi lo stesso Panariello avrebbe chiesto alla figlia di chiamare i carabinieri. Quando i militari dell’Arma sono giunti sul posto, per la vittima non c’era ormai più nulla da fare. La coppia ha altri due figli, che vivono fuori. Pietro Panariello era indagato per maltrattamenti e lesioni aggravate, nei confronti della moglie e della figlia minorenne. Maltrattamenti continui e scatti d’ira, che pare andassero avanti da oltre 20 anni. LEGGI TUTTO

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    Danneggiano segnali della ferrovia, denunciati due minori a Budrio: si rischiava un disastro ferroviario

    I due – un ragazzo di 16 anni e uno di 15 – sono stati denunciati per pericolo di disastro ferroviario causato da danneggiamento in concorso. Carabinieri di Budrio – Nanopress.itI due adolescenti avrebbero rimosso le protezioni poste su alcuni regolatori di potenza della stazione di Budrio, in provincia di Bologna, rischiando di causare un disastro e provocando non pochi ritardi alla circolazione dei treni. La denuncia, che ha fatto scattare le indagini, è arrivata il 12 ottobre scorso ai carabinieri di Budrio, quando un 35enne – incaricato da Ferrovie – ha denunciato il danneggiamento di un segnale ferroviario. A quel punto i carabinieri hanno visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in stazione e hanno identificato i due responsabili.Due adolescenti denunciati per danneggiamento alla ferrovia di BudrioSono stati denunciati per danneggiamento dai carabinieri della compagnia di Budrio i due studenti di 15 e 16 anni che sono accusati di aver rimosso le protezioni di alcuni regolatori di potenza che sono posizionati sui binari della stazione ferroviaria di Budrio (Bologna). I due adolescenti – entrambi incensurati – con la loro azione avrebbero reso necessarie una serie di procedure atte a evitare un disastro ferroviario. Non solo, la rimozione delle protezione avrebbe causato anche numerosi ritardi sulla linea.Le indagini da parte dei militari di Budrio sono scattate il 12 ottobre scorso, quando il capo operatore della linea ferroviaria Portomaggiore ha denunciato ai carabinieri della locale stazione il danneggiamento di un segnale ferroviario, spiegando che la sera del 10 ottobre era stato messo a conoscenza della mancanza del segnale di partenza del binario 1, cosa che lo stesso tecnico aveva poi verificato di persona il giorno seguente. È stato in quel frangente che si è accorto che qualcuno aveva aperto uno sportello e rimosso le protezioni dei regolatori di potenza. La manomissione ha provocato ritardi nella circolazione dei treni e ha rischiato di causare un disastro ferroviario, facendo scattare le misure di sicurezza.I carabinieri hanno quindi visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza, grazie alle quali sono stati identificati i due studenti, che sono stati poi denunciati e attesi in caserma con i rispettivi genitori. LEGGI TUTTO

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    Ancona, uccide l’ex moglie a coltellate poi chiede alla figlia di chiamare i carabinieri: arrestato

    La vittima è una donna di 53 anni, Concetta Marruocco, infermiera. A ucciderla, con diverse coltellate, sarebbe stato il marito, Franco Panariello, 55 anni, operaio metalmeccanico. Polizia Scientifica – Nanopress.itL’uomo è stato portato in caserma e arrestato per omicidio volontario pluriaggravato. I due erano separati da mesi. Nella notte il presunto killer sarebbe entrato nella casa in cui l’ex moglie viveva con la figlia più piccola e l’avrebbe colpita a morte. Poi, avrebbe chiesto alla ragazza di chiamare i carabinieri.Omicidio a Cerreto d’Esi: donna uccisa a coltellateUna donna di 53 anni – Concetta Marruocco – è stata uccisa la scorsa notte a coltellate nella sua casa di Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona. A colpirla, con almeno 15 fendenti, sarebbe stato il marito, Franco Panariello, 55 anni, di professione operaio. I due erano separati da mesi. Al momento dei fatti, in casa con la vittima c’era la figlia minorenne della coppia (gli altri due figli vivono fuori). Tra i due ex coniugi sarebbe scoppiata una violenta discussione, dopodiché l’uomo avrebbe accoltellato a morte la vittima. Alla figlia avrebbe quindi chiesto di chiamare i carabinieri.Quando i militari dell’Arma sono giunti sul posto, il 55enne gli ha mostrato dove aveva nascosto l’arma del delitto. L’operaio è stato quindi arrestato per omicidio volontario pluriaggravato. Si valuta anche un’eventuale premeditazione, perché Panariello avrebbe portato da casa l’arma del delitto. La coppia era separata da mesi, ma Panariello aveva tenuto una copia delle chiavi, con cui nella notte è entrato in casa. Prima di compiere il delitto, l’uomo si sarebbe recato al pronto soccorso di Ancona per un malore. Dimesso nel giro di poche ore, è tornato a casa, per poi uscire nuovamente in direzione dell’appartamento dell’ex moglie.Franco Panariello – Nanopress.itSarebbe scoppiata una discussione, culminata poi con l’accoltellamento della vittima. LEGGI TUTTO

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    Uccise la vicina di casa con 36 coltellate, Vincenzo Paglialonga condannato all’ergastolo

    Nel maggio del 2022 Vincenzo Paglialonga – che era agli arresti domiciliari – uccise la vicina di casa, Lauretta Toffoli, 74 anni, con 36 coltellate. Luogo del delitto – Nanopress.itL’omicidio avvenne nell’appartamento della vittima, in via della Valle a Udine, nella notte tra il 6 e il 7 maggio dello scorso anno. Il movente sarebbe di natura economica, perché pare che Paglialonga, che era appena uscito dal carcere, avesse bisogno di soldi.Killer di Lauretta Toffoli condannato all’ergastoloFine pena mai: è questa la sentenza della Corte d’Assise di Udine che ha condannato alla pena dell’ergastolo Vincenzo Paglialonga, il 42enne di San Severo di Foggia, accusato di aver ucciso – nella notte tra il 6 e il 7 maggio del 2022 – la vicina di casa, Lauretta Toffoli, 74 anni. L’omicidio avvenne nell’appartamento della vittima, in via della Valle a Udine. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, quella sera, Paglialonga – che era appena stato scarcerato ed era agli arresti domiciliari – recise il braccialetto elettronico e si introdusse a casa della vittima, per rubarle dei soldi. A trovare il cadavere, in una pozza di sangue, fu il figlio della Toffoli.A incastrare Paglialonga, per il quale è stato chiesto l’isolamento diurno di 18 mesi, la testimonianza di alcuni vicini di casa e le tracce di Dna della vittima e del presunto killer ritrovate sull’arma del delitto, un coltello con una lama di 4 centimetri e mezzo, che era stato accuratamente ripulito. I legali di Vincenzo Paglialonga hanno annunciato il ricorso in appello, sostenendo che la condanna è stata pronunciata solamente sulla base di indizi.“Giustizia è fatta, nostra sorella potrà finalmente riposare in pace” è il commento di Anna e Nella Toffoli, sorelle della vittima. LEGGI TUTTO

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    Bambino di tre anni dimenticato sullo scuolabus: licenziata l’assistente e sospeso l’autista

    Il piccolo sarebbe rimasto per tre ore sullo scuolabus che avrebbe dovuto accompagnarlo all’asilo nel quartiere San Paolo di Bari. Scuolabus – Nanopress.itL’azienda che gestisce il servizio scuolabus ha licenziato l’assistente che si occupa di far scendere i bambini e accompagnarli a scuola e ha sospeso l’autista, mentre Paola Romano, assessora alla Pubblica istruzione del Comune di Bari, ha annunciato l’apertura di un’indagine interna.Bambino di tre anni dimenticato sullo scuolabus: assistente licenziataÈ scattato il licenziamento per l’assistente che lo scorso 11 ottobre non si è accorta della presenza di un bambino di tre anni sullo scuolabus. Il piccolo è rimasto da solo sull’autobus per circa tre ore, fino a quando i primi alunni non hanno fatto ritorno sullo scuolabus per essere riaccompagnati a casa. L’azienda che gestisce il servizio  di trasporto ha licenziato l’assistente e sospeso temporaneamente l’autista.Sul caso il Comune di Bari ha annunciato di voler aprire un’inchiesta interna per chiarire la dinamica e accertare se vi siano ulteriori responsabilità. Il bambino frequenta una scuola materna nel quartiere San Paolo di Bari. Quella mattina è rimasto da solo sullo scuolabus. Ha provato a farsi sentire, battendo i pugni sui vetri, ma nessuno si è accorto di lui. Poi – forse per la stanchezza, o il caldo – si è addormentato. Quando alle 12 sono rientrati sul bus alcuni alunni, il piccolo è stato ritrovato. Era spaventato e in lacrime, ma in buone condizioni di salute. Fortunatamente aveva con sé una bottiglietta d’acqua.I genitori del bambino hanno presentato denuncia ai Carabinieri, che potrebbe portare la Procura ad aprire un’inchiesta, mentre Paola Romano, assessora alla Pubblica istruzione del Comune di Bari, ha annunciato l’apertura di un’indagine interna. LEGGI TUTTO