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    Neonato abbandonato dalla madre a Osilo, avviato l’iter per l’affidamento

    Il piccolo, che i medici hanno deciso di chiamare Francesco, è tuttora ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale e neonatologia del Materno infantile dell’Aou di Sassari, ma le sue condizioni sono buone. Neonato – Nanopress.itAvviato l’iter per l’affidamento, mentre la madre – 29 anni – resta piantonata in ospedale. La giovane, accusata di tentato omicidio, ha riferito di aver abbandonato il figlio, perché frutto di una gravidanza indesiderata.Il neonato abbandonato a Osilo sarà dato in affidamentoUno scricciolo di due chili e 615 grammi, che si è dimostrato già fortissimo. Il piccolo Francesco (questo il nome che i medici hanno scelto per lui) è nato ieri mattina all’alba in casa a Osilo, Sassari. Appena venuto al mondo, la madre ha deciso di abbandonarlo. Scesa in strada, l’ha adagiato, nudo e con il cordone ombelicale ancora attaccato, sotto un’auto parcheggiata in strada. Fortunatamente il trambusto ha svegliato la nonna del piccolo, che ha notato il bambino e ha immediatamente allertato i soccorsi.A quel punto il neonato è stato trasferito all’ospedale di Sassari, dove è tuttora ricoverato. Nonostante un principio di ipotermia, sta bene e i medici hanno detto che respira autonomamente. Resterà nel reparto di Terapia intensiva neonatale ancora qualche giorno, ma le sue condizioni di salute sono buone. È stato già avviato l’iter per l’affidamento.La madre del piccolo, che è in stato di arresto con l’accusa di tentato omicidio, si trova ricoverata nello stesso ospedale, nel reparto di ginecologia. La giovane sta bene e – come riferisce Fanpage – sembra piuttosto tranquilla. Pare che avesse tenuto nascosta la gravidanza a tutti i suoi familiari, compresi nonni e genitori che vivono con lei a Osilo. Sembra che la 29enne abbia deciso di abbandonarlo perché frutto di una gravidanza indesiderata. LEGGI TUTTO

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    Uccise il fidanzato con una coltellata al cuore, Valentina Boscaro condannata a 24 anni di reclusione

    La pm aveva chiesto per Valentina Boscaro una condanna all’ergastolo. L’omicidio di Mattia Caruso, 30 anni, avvenne il 25 settembre dello scorso anno nel parcheggio di un locale ad Albignasego, a pochi chilometri da Abano Terme (Padova).Mattia Caruso e Valentina Boscaro – Nanopress.itInizialmente Valentina Boscaro aveva riferito di un fantomatico tentativo di rapina, che però non aveva trovato riscontro dalle indagini, salvo poi confessare, qualche giorno dopo, il delitto del fidanzato.Valentina Boscaro condannata a 24 anni di reclusioneLa Corte d’Assise di Padova ha condannato a 24 anni di reclusione Valentina Boscaro, 31 anni, accusata di omicidio e diffamazione. Secondo i giudici, Valentina Boscaro avrebbe ucciso il fidanzato Mattia Caruso, un anno più giovane di lei, al culmine di una lite avvenuta all’esterno di un locale di Albignasego, nel Padovano, il 25 settembre dello scorso anno. L’imputata lo ha colpito con una coltellata al cuore, che non gli ha lasciato scampo.Ad allertare i soccorsi quella notte fu un automobilista di passaggio, che notò il corpo di Mattia riverso in auto. Quando Valentina Boscaro fu ascoltata dagli inquirenti, la giovane riferì di un tentativo di rapina, poi – sette giorni dopo – confessò il delitto, ammettendo di essersi pentita per il reato di cui si era macchiata. La difesa della 31enne ha puntato molto sulla presunta vessazione a cui sarebbe stata sottoposta la sua assistita, che però non ha trovato riscontro nelle indagini. Valentina Boscaro, appena un mese fa, ha infatti raccontato che la vittima la violentava perché voleva che rimanesse incinta, oltre a minacciare di ucciderla con un colpo di pistola alla testa. Le parole dell’imputata non hanno però convinto i giudici che hanno deciso di condannarla a 24 anni di reclusione.Il Gazzettino di Padova ha raccolto le testimonianze dei genitori di Mattia Caruso. “Valentina ha preso in giro tutti come solo satana può fare. Non è una donna, è satana. Per me questa causa l’ha vinta lei. A me dispiace per la madre e il padre, noi abbiamo cuore e non siamo come loro” ha detto il padre della vittima. La madre di Mattia Caruso ha invece sottolineato che “Giustizia è stata fatta”. LEGGI TUTTO

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    Investì e uccise una bimba di 5 anni a Crotone: condannato a 18 anni per omicidio volontario

    Il 20 marzo del 2022 Giuseppe Pio De Fazio investì una bimba ucraina di cinque anni sulla strada provinciale in località Cantorato. La piccola morì, mentre rimase gravemente ferito il ragazzo di 17 anni che la teneva in braccio. Il furgone con cui è stata investita la piccola Taisiia – Nanopress.itSecondo gli inquirenti, De Fazio investì volontariamente il gruppo di ragazzi con il suo furgone per punire il 17enne, che si era invaghito della sua ex fidanzata, cugina della vittima. La condanna inflitta al 19enne è più alta rispetto a quella che aveva richiesto il pubblico ministero, che era invece di 15 anni di reclusione.Bimba di cinque anni investita e uccisa da un’auto a CrotoneEra appena scappata dalla guerra in Ucraina insieme alla madre, ma nel nostro Paese la attendeva un destino ancora peggiore. Era il 20 marzo dello scorso anno quando la piccola Taisiia Martseniuk, una bimba ucraina di cinque anni, venne investita e uccisa da un furgone sulla strada provinciale in località Cantorato, provincia di Crotone. La piccola era in braccio a un ragazzo di 17 anni, rimasto gravemente ferito, amico della cugina. Era proprio lui l’obiettivo di Giuseppe Pio De Fazio, il 18enne alla guida dell’auto, che pare volesse punirlo perché si era invaghito della sua ex fidanzata.Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, De Fazio aveva deliberatamente investito il gruppo di ragazzi che stava passeggiando in strada, mentre il giovane ha sempre negato la volontarietà di quanto accaduto. Il 19enne è stato condannato a 18 anni di carcere, con l’accusa di omicidio volontario e lesioni personali.La condanna inflitta a De Fazio, che passa dall’obbligo di dimora agli arresti domiciliari, è più alta rispetto a quella che aveva richiesto il pubblico ministero, che era invece di 15 anni di reclusione. LEGGI TUTTO

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    Gli effetti della grave siccità in Amazzonia

    Nella città brasiliana di Manaus, la più popolata di tutta l’Amazzonia con oltre 2 milioni di abitanti, negli ultimi giorni sono stati registrati livelli molto più alti del solito di inquinamento atmosferico a causa di un prolungato periodo di siccità. Gli incendi nella foresta intorno alla città hanno contribuito al peggioramento della qualità dell’aria, al punto che in alcuni giorni della scorsa settimana Manaus era la città più inquinata del Brasile e una delle aree abitate con il più alto livello di inquinamento al mondo.La stagione secca più lunga e intensa del solito in parte dell’Amazzonia è probabilmente dovuta a “El Niño”, l’insieme di periodici fenomeni atmosferici nell’oceano Pacifico che influenza il clima in gran parte del pianeta, causando anche un aumento delle temperature che si unisce agli effetti del riscaldamento globale dovuto alle attività umane.Oltre a essere rimasti avvolti per diversi giorni nelle polveri e nei fumi prodotti dagli incendi, gli abitanti di Manaus si sono anche dovuti confrontare con una marcata riduzione delle risorse idriche. Il livello dell’acqua si è ridotto al punto da lasciare in secca molte imbarcazioni nel porto, di solito florido grazie alla vicina confluenza del Rio Negro con il Rio delle Amazzoni, due dei fiumi più grandi e importanti al mondo. L’acqua solitamente abbondante è diventata scarsa a causa delle poche piogge in un’area solitamente molto piovosa, soprattutto alla fine della stagione secca che è invece durata più a lungo del solito.Manaus, Amazonas, Brasile, 16 ottobre 2023 (AP Photo/Edmar Barros)La siccità ha interessato diverse altre zone dello stato di Amazonas, il più esteso del Brasile e coperto per buona parte dalla foresta amazzonica. Le autorità locali hanno stimato che ci siano stati oltre 2.700 incendi durante la stagione secca, la quantità più alta mai registrata. La crisi era in parte prevedibile, considerato che nei periodi in cui si forma “El Niño” ci sono temperature più alte e meno pioggia. Nonostante ciò, il Brasile non si è attrezzato con squadre di vigili del fuoco e mezzi a sufficienza per affrontare l’emergenza.Manaus, Amazonas, Brasile, 16 ottobre 2023 (AP Photo/Edmar Barros)Una stagione secca prolungata non si traduce solamente in maggiori quantità di incendi, ma anche in minori volumi d’acqua nel complesso sistema idrico dell’Amazzonia. Oltre a essere essenziale per la vita di migliaia di specie diverse sia vegetali sia animali, l’acqua è anche il principale mezzo di trasporto per le decine di popolazioni indigene che vivono nello sterminato territorio amazzonico. Muoversi a piedi per lunghe distanze sul fondo della foresta pluviale è pericoloso e quasi sempre impraticabile, di conseguenza gli spostamenti vengono effettuati su canoe e piccole barche attraverso i corsi d’acqua che si formano stagionalmente, ma che quest’anno non sono sempre navigabili a causa della siccità.Manaus, Amazonas, Brasile, 16 ottobre 2023 (AP Photo/Edmar Barros)I cambiamenti climatici stanno avendo ormai da anni un forte impatto sulla foresta amazzonica, con conseguenze per la sua biodiversità, cioè la varietà di organismi che popolano i suoi ambienti. Gli incendi non si verificano solo naturalmente: spesso hanno cause dolose dovute alla costruzione di nuove infrastrutture, come strade, o alla creazione di nuovi campi per uso agricolo che modificano gli ecosistemi amazzonici con gravi conseguenze per numerose specie. LEGGI TUTTO

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    Colpito da un ramo mentre lavora in campagna, 30enne muore a Castell’Umberto, nel messinese

    L’incidente a Castell’Umberto, provincia di Messina. La vittima stava lavorando in campagna, quando è stato colpito dal ramo di un albero.Ambulanza – Nanopress.itSulla vicenda indagano i carabinieri, che stanno cercando di ricostruire l’accaduto.Tragedia a Castell’Umberto: 30enne ucciso da un ramoUn trentenne è rimasto vittima di un incidente avvenuto nella tarda mattinata a Castell’Umberto, in provincia di Messina: mentre lavorava in campagna, è stato colpito dal ramo di un albero che l’ha ucciso. Sulla vicenda, ancora tutta da ricostruire, sono in corso le indagini dei carabinieri della locale compagnia.La vittima stava tagliando la legna, quando è avvenuta la tragedia. Sul posto è giunta un’ambulanza e un elisoccorso, ma i sanitari non hanno potuto fare nulla per salvare la vita al giovane operaio.Notizia in aggiornamento. LEGGI TUTTO

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    Arrestata la madre del neonato abbandonato in strada a Osilo, è accusata di tentato omicidio

    La 29enne avrebbe partorito questa notte in casa, dove vive con i genitori e i nonni, dopodiché – scesa in strada – avrebbe lasciato il piccolo, appena nato, sotto un’auto parcheggiata. Neonato – Nanopress.itAd accorgersi di quanto successo sarebbe stata la nonna della giovane, e non un passante come era stato inizialmente detto, che – notato il trambusto in casa – è scesa in strada e ha visto il bambino. Immediatamente ha allertato un’ambulanza e il piccolo è stato traferito all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Le sue condizioni, nonostante un principio di ipotermia, sono buone, ma il piccolo resta sotto osservazione per qualche ora.Arrestata la mamma del neonato abbandonato a OsiloÈ in stato di arresto la 29enne che questa mattina all’alba ha abbandonato il figlio appena nato a Osilo, Sassari. La donna – una 29enne del posto – è accusata di tentato omicidio. Stando a quanto ricostruito finora, la giovane avrebbe partorito in casa questa mattina all’alba, poi – scesa in strada – avrebbe lasciato il figlio appena nato sotto un’auto parcheggiata. Ad accorgersi di quanto stava succedendo sarebbe stata la nonna della 29enne (la giovane vive in casa con i nonni e i genitori). L’anziana avrebbe sentito un trambusto, scesa in strada ha notato il neonato adagiato sotto un’auto parcheggiata e ha immediatamente allertato i soccorsi. Il piccolo è stato trasferito d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari.Le sue condizioni generali sono buone, nonostante abbia rischiato l’ipotermia. I familiari della 29enne – già ascoltati dagli inquirenti – hanno riferito di non sapere nulla della gravidanza della giovane, che è ora piantonata dai carabinieri in ospedale. LEGGI TUTTO

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    Detenuto minorenne incendia la cella e altri due tentano la fuga, disordini al carcere di Airola

    L’intervento degli agenti di polizia penitenziaria ha sventato il tentativo di fuga dei due detenuti nell’Istituto Penale per minorenni di Airola, provincia di Benevento.Carcere Airola – Nanopress.itUn agente è stato ferito da un detenuto, come rende noto il sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria.Disordini al carcere minorile di AirolaUna serata difficile quella di martedì, 17 ottobre, al carcere minorile di Airola, nel Beneventano. Stando a quanto riferisce l’Ansa, un detenuto minorenne ha tentato di dare fuoco alla sua cella, mentre altri due – approfittando del trambusto che si è creato – hanno tentato di evadere. L’intervento degli agenti di polizia penitenziaria ha sventato la fuga. Un agente è stato ferito da un quarto detenuto, mentre cercava di fermare i due fuggitivi. A rendere nota la vicenda è il sindacato Sappe.Il ragazzo che ha appiccato l’incendio soffrirebbe di “evidenti problemi psichiatrici” e si sarebbe già reso protagonista in passato di comportamenti analoghi. Mentre alcuni agenti cercavano di domare le fiamme, altri due giovanissimi hanno tentato la fuga, ma anche in questo caso l’intervento della polizia è stato tempestivo. Un quarto detenuto ha poi tentato di aggredire un agente, salvato dall’arrivo dei colleghi. A rendere ancora più difficile la gestione dell’istituto penitenziario ci sono i sei casi di scabbia, malattia particolarmente contagiosa. LEGGI TUTTO

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    Allarme bomba in una scuola ebraica a Roma: scatta l’evacuazione

    La struttura è stata immediatamente evacuata. Gli artificieri della polizia stanno effettuando la bonifica della scuola, che si trova all’interno del Ghetto di Roma al Portico di Ottavia. Auto della Polizia – Nanopress.itIn base a quanto si apprende, gli alunni sono stati fatti uscire dalle forze dell’ordine dall’istituto per potere procedere con l’attività e con i controlli.Aggiornamento ore 11.29La Comunità ebraica ha fatto sapere che quanto avvenuto questa mattina nella scuola al Portico d’Ottavia era un’esercitazione e quindi l’allarme bomba era fittizio e l’evacuazione della struttura era stata precedentemente concordata. Allarme bomba in una scuola ebraica a RomaAllarme bomba questa mattina all’interno della scuola ebraica del Ghetto al Portico di Ottavia a Roma. La struttura è stata immediatamente evacuata e sul posto sono giunte diverse squadre di polizia e artificieri. La segnalazione dell’ordigno è arrivata tramite una telefonata al 112.La recente escalation del conflitto tra Palestina e Israele ha alzato il livello di allerta terrorismo in diversi Paesi dell’Unione Europea. Nei giorni scorsi In Francia, sono stati evacuati il Louvre e la reggia di Versailles per un allarme bomba. LEGGI TUTTO