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    Allerta meteo in Liguria, esondato il torrente Recco

    Ore difficili in Liguria nella notte: il torrente Recco esonda. Allerta arancione nella giornata del 23 ottobre a causa degli allagamenti. Ecco la situazione spiegata da Toti.Allerta meteo Liguria – nanopress.itIl maltempo ha investito la Liguria portando diversi disagi. Al momento nella regione italiana c’è un’allerta arancione. Questa ha colpito principalmente il levante di Genova. Allagamenti soprattutto a Recco e a Camogli. Qui l’acqua ha raggiunto le portiere delle auto.Nella giornata di ieri si aspettava un maltempo del genere motivo per cui il Comune di Camogli aveva già annunciato nel pomeriggio del 23 ottobre la chiusura delle scuole. Recco invece aveva deciso di lasciarle aperte ma ora bisognerà vedere cosa deciderà l’Amministrazione dopo gli allagamenti.Liguria: esonda il torrente ReccoLa pioggia che è caduta in Liguria ha causato l’esondazione del torrente Recco. L’acqua è arrivata in strada e tra le piazze tanto da invitare i cittadini a non uscire di casa. È stata inoltre anche chiuso il casello autostradale della A12. È stato difficile anche transitare lungo quel tratto.Il motivo è dovuto soprattutto alle forti piogge e dagli allagamenti che rendono quasi impossibile percorrere le carreggiate. L’allarme al momento si estende anche oltre Recco e Camogli. Infatti l’allarme è partito anche a Rapallo. Qui infatti il torrente Boate è vicino anch’esso ai margini.Maltempo in Liguria – nanopress.itA parlare della difficile situazione che sta vivendo la Liguria è stato il presidente ligure, Giovanni Toti. Questo nelle scorse ore si trovava proprio alla sede della Protezione Civile dove stava facendo il punto con gli esperti sull’alluvione in quanto la situazione potrebbe diventare ancora più complicata.Infatti lo scontro tra i venti freddi da nord e delle correnti calde da sud ha fatto sapere che potrebbero portare maggiori problemi. Tuttavia ha ricordato che al momento non ci sono vittime e non ci sono danni significativi a cose. Toti e gli esperti hanno raccomandato di agire con prudenza.Non bisogna mai sottovalutare le allerte infatti. Fino alle 14 di oggi, 24 ottobre 2023, ci sarà ancora un’allerta gialla. Proprio per questo motivo è importante prestare attenzione per non mettere in pericolo la propria persona ma anche quella delle persone che garantiscono la nostra sicurezza.La storia delle inondazioni e degli alluvioni liguriLa storia della Liguria e in particolare della città di Genova è legata ai corsi d’acqua che l’attraversano. Dai principali ai corsi minori che sono conosciuti non solo dai genovesi ma anche da tanti italiani a causa di eventi geo-idrologici che hanno causato la morte di persone e molti danni alle città. Inondazioni liguri – nanopress.itInfatti dal 1835 ad oggi nella città di Genova ci sono stati 84 eventi geo-idrologici tra frane e inondazioni. Questi hanno causato 86 morti e vari dispersi. Ma anche altri problemi tra cui tantissime persone sfollate che si sono ritrovate senza la loro casa. I due eventi più recenti sono del 4 novembre 2011 e del 9 e l’11 ottobre 2014.In particolare questi due eventi hanno causato 17 morti, circa 600 sfollati e molti danni. Questi eventi non sono rari in Liguria soprattutto nei mesi di settembre ed ottobre. In questi periodi le porzioni terminali dei bacini idrografici sono messe più facilmente in crisi causando tutto ciò. LEGGI TUTTO

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    L’ex azzurro di scherma Andrea Cassarà indagato per pedopornografia

    L’indagine a carico dell’ex azzurro Andrea Cassarà sarebbe nata dalla denuncia di una ragazza di 15 anni, che ha raccontato di essere stata ripresa con un cellulare mentre faceva la doccia negli spogliatoi di un centro sportivo di Brescia. Andrea Cassarà – Nanopress.itLa Procura di Brescia ha deciso di indagare l’ex schermidore e di sequestrargli il cellulare alla ricerca di eventuali riscontri.Andrea Cassarà indagato per pedopornografiaL’ex schermidore azzurro Andrea Cassarà è indagato dalla procura di Brescia per ‘produzione di materiale pedopornografico’. I militari dell’Arma hanno sequestrato lo smartphone del campione di scherma per analizzarlo. A riferire la notizia è Il Giornale di Brescia. Secondo quanto riferito, l’inchiesta a carico di Andrea Cassarà sarebbe scaturita dalla denuncia di una ragazza di 15 anni, che ha raccontato ai carabinieri di essere stata ripresa con un cellulare mentre si faceva la doccia negli spogliatoi di un centro sportivo di Brescia.La presunta vittima non avrebbe visto chi la riprendeva, ma i carabinieri – analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza – avrebbero visto Andrea Cassarà in una zona e in un’ora compatibili con quelli indicati dalla 15enne. La Procura di Brescia ha quindi deciso per il sequestro del cellulare dell’ex schermidore, al fine di controllare la presenza di eventuali prove a suo carico.Nel 2009 Andrea Cassarà era stato coinvolto in un’altra indagine, dalla quale venne completamente prosciolto in Cassazione. Secondo il racconto della presunta vittima, l’ex schermidore azzurro, a bordo della sua auto, avrebbe avvicinato la donna, che era in sella alla sua bici, con la scusa di chiederle delle indicazioni e poi le avrebbe mostrato le parti intime. LEGGI TUTTO

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    Studentessa di 21 anni trovata morta a Lecce

    La vittima è una studentessa francese di 21 anni, che era arrivata in Italia per il programma Erasmus. Auto della Polizia – Nanopress.itA trovare il corpo senza vita della giovane è stato il coinquilino, che ha immediatamente lanciato l’allarme ma gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sulle cause della morte non ci sarebbero dubbi: la 21enne si sarebbe tolta la vita.Studentessa di 21 anni trovata morta a LecceUna studentessa straniera di 21 anni, di origini francesi, è stata trovata morta questa mattina nell’appartamento in cui viveva a Lecce. La vittima era arrivata qualche mese fa nel nostro Paese per seguire il programma Erasmus. A trovare il corpo è stato il suo coinquilino, anche lui straniero, che ha immediatamente lanciato l’allarme, ma per la vittima non c’era più nulla da fare.In corso le indagini della squadra mobile, ma – stando a quanto riferisce l’Ansa – non ci sarebbero dubbi sul fatto che la giovane studentessa si sia tolta la vita. Il rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice, ha comunicato di aver annullato in segno di lutto tutti gli eventi programmati per i prossimi giorni. LEGGI TUTTO

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    La Torre Garisenda di Bologna transennata e chiusa al traffico: «Troppe oscillazioni anomale»

    L’area è stata transennata perché si rischia il cedimento di materiale dalla torre della Garisenda, il monumento citato anche da Dante nella Divina Commedia per la sua caratteristica di essere un po’ sbilenca. La torre di Garisenda a Bologna- Nanopress.itIl Comune ha chiuso l’area al traffico per poter effettuare un sopralluogo in sicurezza.La Torre Garisenda transennata e chiusa al trafficoLa torre della Garisenda, il monumento simbolo della città di Bologna, è stata transennata. A deciderlo il comune, che ha scelto – in via precauzionale – di recintare l’area, chiudendola al traffico. I dati sulle oscillazioni della torre, che vengono effettuati dal 2018, sarebbero piuttosto preoccupanti, come riferito a La Repubblica dalla sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni.Si teme un piccolo distacco di materiale. La sottosegretaria Borgonzoni non ha risparmiato alcune critiche all’amministrazione comunale di Bologna: “Di solito il percorso è inverso, sono i Comuni e gli enti locali a segnalare le criticità al Ministero, e non viceversa”. Nel 1300 la torre venne accorciata di 10 metri perché – essendo stata sempre un po’ pendente – si temeva che crollasse. LEGGI TUTTO

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    Ucciso a fucilate il cervo-mascotte Bambotto, indignazione tra gli abitanti di Belluno

    A uccidere il cervo Bambotto sarebbe stato un cacciatore di 23 anni, durante una battuta. L’animale era diventato la mascotte di Pecol, frazione di San Tomaso Agordino, comune nel Bellunese. Non era difficile vederlo tra le case o addormentarsi sugli zerbini. Cervo Bambotto – Nanopress.it (foto di Michela Vittoria Brambilla)Tanta l’indignazione e la tristezza da parte degli abitanti di Pecol e della presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, Michela Vittoria Brambilla, che ha commentato con un post sui social l’uccisione dell’animale.Ucciso il cervo BambottoPecol, frazione di San Tomaso Agordino, piange la morte del cervo Bambotto, un esemplare di sette anni ucciso lo scorso sabato durante una battuta di caccia. L’animale era diventato la mascotte del paese, non era difficile vederlo avvicinarsi alle abitazioni o farsi accarezzare dalle persone del posto. Tanta l’indignazione da parte degli abitanti di Pecol e da Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, che ha pubblicato un lungo post in ricordo dell’animale e per denunciare la pratica della caccia.A uccidere l’animale sarebbe stato un cacciatore di 23 anni, che avrebbe ammazzato il cervo a fucilate durante una battuta di caccia, forse per utilizzarne le corna. Tutto lecito, perché il periodo della caccia è aperto. Nel nostro Paese infatti la caccia è consentita dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio.  LEGGI TUTTO

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    Denutriti e maltrattati, sequestrati 24 cani a Magione: circondati da feci e chiusi in gabbia

    A tenerli in quelle precarie condizioni era un privato cittadino di Magione, comune in provincia di Perugia. Alcuni animali erano anche malati. Soltanto cinque di loro erano microchippati. I cani sono stati trasferiti al rifugio Enpa di Collestrada.Cani maltrattati – Nanopress.itA occuparsi della vicenda sono i carabinieri forestali in combo con gli operatori del servizio veterinario dell’Usl Umbria 1.Maxi sequestro di cani a MagioneErano tenuti in condizioni terribili, sporchi e denutriti, molti di loro erano malati. È lo scenario che si sono trovati davanti i carabinieri forestali di Magione (Perugia) e gli uomini del servizio veterinario dell’Usl Umbria 1. Stando a quanto riferisce l’Ansa, 24 cani – tra cui cinque cuccioli – sono stati sequestrati questa mattina dalle forze dell’ordine. Gli animali erano affidati a un privato cittadino, che li teneva tutti chiusi in gabbie piccole e piene di feci.Non solo, dei 24 animali, solo cinque erano stati microchippati. Gli animali erano ridotti a scheletri, le ciotole dell’abbeveraggio erano piene di melma e sporche. Gli animali non venivano mai fatti uscire. I 24 cani sono stati sequestrati e trasportati al canile rifugio Enpa, a Collestrada. “Il proprietario è stato denunciato per maltrattamento di animali e detenzione degli stessi in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”. LEGGI TUTTO

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    Travolta e uccisa dalla suocera, Martina Breschi muore a 31 anni: lascia una bimba di un anno

    L’incidente è avvenuto lo scorso sabato pomeriggio a Figline Valdarno, in provincia di Firenze. La vittima e la suocera stavano facendo compere per festeggiare il primo compleanno della bimba di Martina, quando la giovane è stata travolta dall’auto. Martina Breschi – Nanopress.itLa dinamica dell’incidente è ancora in corso di accertamento. Quel che è certo è che per la 31enne non c’è stato nulla da fare. Gli operatori del 118 non hanno potuto fare nulla per salvarle la vita.Travolta e uccisa da un’auto: Martina Breschi muore a 31 anniUna festa da preparare che in pochi minuti si è trasformata in tragedia. Martina Breschi, 31 anni, è rimasta vittima di un drammatico incidente d’auto lo scorso sabato pomeriggio a Figline Valdarno, provincia di Firenze. Quel giorno la vittima è uscita con la sua bimba di 11 mesi e la suocera per acquistare addobbi per il compleanno della piccola, ormai imminente. Mentre riponeva alcune buste nel bagagliaio dell’auto, guidata dalla suocera, Martina è stata travolta dalla vettura. A bordo dell’auto, seduta nel seggiolino, c’era anche la bimba di Martina.L’urto è stato talmente violento, che per Martina Breschi non c’è stato nulla da fare. Gli operatori del 118, giunti sul posto in pochi minuti, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La vittima e il compagno – insieme alla piccola – erano venuti qualche giorno in Italia proprio per festeggiare il compleanno della bambina e il suo battesimo. La coppia viveva in Germania.La vittima, Martina Breschi – Nanopress.itIndagini in corsoAl momento la dinamica della tragedia è ancora da ricostruire con esattezza, ma quella della tragica fatalità sembra l’ipotesi seguita dagli inquirenti. La salma della 31enne è già stata restituita ai familiari. Questo pomeriggio, nella chiesa di Sant’Agostino a Prato (città d’origine di Martina Breschi), si terranno i funerali della giovane mamma.L’autopsia sul corpo della vittima non è stata disposta, ma la ricostruzione di quei drammatici istanti prosegue a pieno ritmo. Secondo quanto ricostruito finora, la vettura guidata dalla suocera, con cambio automatico, pare fosse ferma in leggera discesa quando è avvenuta la tragedia. LEGGI TUTTO

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    Investe l’ex in bici, 21enne arrestato a Napoli

    L’ex compagno – un ragazzo di 24 anni – è stato investito mentre percorreva via Argine a bordo di una bici elettrica. Macchina dei carabinieri – Nanopress.itIl giovane è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.Investe l’ex in bici, 21enne arrestato a NapoliHa travolto con l’auto il suo ex fidanzato mentre – a bordo della sua bici elettrica – percorreva via Argine a Napoli. Poi è fuggito via, lasciandolo sull’asfalto. È per questo motivo che poche ore fa un 21enne di Napoli è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.A condurre le indagini i carabinieri, che hanno accertato la responsabilità del 21enne che non si era rassegnato alla fine della relazione, durata per due anni. All’interno dell’abitazione del giovane arrestato questa mattina è stata rinvenuta e sequestrata la vettura con cui avrebbe investito il suo ex.La vittima – trasferita all’Ospedale del Mare – è stata dimessa con 10 giorni di prognosi. LEGGI TUTTO