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    Claudia Giannetto scomparsa prima della “finta” festa di laurea, l’appello dei familiari: «Un pezzo di carta non vale la tua vita»

    Della 25enne originaria di Giugliano (Napoli) si sono perse le tracce nel pomeriggio di giovedì – 7 dicembre – quando la giovane studentessa è stata avvistata in zona Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli, dove ha sede proprio l’università l’Orientale dove Claudia è iscritta. Claudia Giannetto – Nanopress.itLa 25enne era arrivata in facoltà per discutere la tesi di laurea, ma – stando a quanto emerso finora – sembra che il suo nome non figuri tra i laureandi di questa sessione.Claudia Giannetto scomparsa a NapoliSono ore di apprensione a Napoli per la scomparsa di Claudia Giannetto, 25enne originaria di Giugliano (Napoli). Giovedì mattina, 7 dicembre, la 25enne è partita insieme ai genitori da Giugliano verso l’università Orientale di Napoli, dove aveva detto di dover discutere la sua tesi di laurea. A quanto emerso però, sembra che Claudia Giannetto non risulti tra i laureandi di questa sessione. Una volta in facoltà, della 25enne si sarebbero perse le tracce.Tanti sono stati gli appelli partiti in queste ore per ritrovare la giovane studentessa, che al momento della scomparsa indossava un tailleur blu, scarpe e cappotto neri.Il cellulare di Claudia Giannetto risulterebbe spento. Le ricerche proseguono senza sosta. Al momento della 25enne non si hanno più notizie. Il timore è che, per paura di rivelare la verità sulla mancata tesi, possa essere ricorsa a un gesto estremo, come purtroppo già accaduto tante volte. La speranza è che invece Claudia si sia allontanata spontaneamente.L’appello per ritrovarla è stato condiviso da alcuni docenti della facoltà e dalla pagina ufficiale della facoltà partenopea. LEGGI TUTTO

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    Incidente a Portogruaro, auto finisce in un canale: morti tre giovani

    I corpi senza vita delle vittime sono stati recuperati dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Sommozzatori – Nanopress.itL’auto avrebbe proseguito in linea retta, in prossimità di una curva, sfondando un ponte sul fiume Reghena, per poi inabissarsi.Incidente a Portogruaro: morti tre giovaniDramma nella notte a Portogruaro, in provincia di Venezia, dove si è registrato un incidente nella zona di Borgo Sant’Agnese. Un’auto con a bordo tre giovani è finita fuori strada, per poi inabissarsi nel fiume Reghena. La vettura avrebbe proseguito dritto in prossimità di una curva. Ha sfondato un ponticello che sovrasta il corso d’acqua e si è inabissata. Le vittime sono due ragazzi di origine kosovara e una giovane italiana, tutti residenti a Portogruaro. Si tratta di Giulia Pellegrini, Gjeci Egli e Altin Hoti.Sul posto sono arrivati i sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno recuperato i corpi senza vita delle vittime. Le salme sono state trasferite all’Istituto di Medicina Legale. Al momento non è ancora chiara la dinamica dell’incidente, che potrebbe essere stato provocato dall’alta velocità. I sommozzatori stanno tuttora scandagliando il fiume per escludere la presenza di altre persone a bordo della vettura. LEGGI TUTTO

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    Attivisti per il clima lanciano fango contro la Basilica di San Marco a Venezia

    Con degli estintori, gli attivisti hanno lanciato del fango sulle mura della chiesa, esponendo poi uno striscione con la scritta “Fondo riparazione”. Fondo riparazione – Nanopress.itSul posto sono gli agenti della Digos.Attivisti per il clima lanciano fango contro la Basilica di San Marco a VeneziaAttivisti per il clima di Ultima generazione hanno imbrattato le mura esterne della Basilica di San Marco a Venezia. Con alcuni estintori hanno lanciato contro le mura della chiesa del liquido misto a fango, esponendo poi uno striscione con lo slogan “fondo riparazione”. Alcune persone li hanno presi di mira e allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati gli agenti della Digos. LEGGI TUTTO

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    In malattia da 2 anni, gestiva il bar del figlio: dipendente di Poste Italiane e un medico di base ai domiciliari

    Nel periodo in cui è stato assente dal lavoro, il dipendente di Poste Italiane avrebbe gestito un bar di Verbania, intestato al figlio.Carabinieri – Nanopress.itNei confronti del medico di base si ipotizza anche il reato di corruzione, mentre per il dipendente il reato ipotizzato è di truffa aggravata, visto che avrebbe continuato a percepire lo stipendio nel periodo in cui è stato assente dal lavoro.Dipendente di Poste Italiane e un medico di base ai domiciliariSono finiti agli arresti domiciliari per corruzione e truffa aggravata. Si tratta di un medico di base di Verbania e di un dipendente di Poste Italiane della stessa località della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. Quest’ultimo si sarebbe assentato dal lavoro per due anni, per una malattia che gli sarebbe stata fittiziamente attestata dal medico di famiglia. Mentre era in malattia, il dipendente avrebbe lavorato nel bar del figlio a Verbania, attività frequentata anche dal professionista sanitario.Per il dipendente di Poste Italiane l’ipotesi di reato è di truffa aggravata, perché avrebbe continuato a percepire lo stipendio, anche nel periodo di assenza dal lavoro. Per il professionista, l’ipotesi di reato è invece quella di corruzione, visto che avrebbe ottenuto benefits in cambio dei falsi certificati. Le indagini dei carabinieri sono partite proprio da numerose segnalazioni sulla presenza dell’uomo nell’esercizio commerciale, nonostante la malattia.Questa mattina, il giudice per le indagini preliminari, alla luce di quanto emerso dalle indagini, ha disposto la misura degli arresti domiciliari per il medico e il dipendente. LEGGI TUTTO

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    Aggredisce la compagna incinta, 46enne arrestato nel palermitano: le violenze andate avanti per anni

    Per l’uomo sono stati disposti gli arresti domiciliari in un’abitazione diversa dal tetto coniugale. I carabinieri hanno soccorso la vittima attivando il codice rosso contro la violenza di genere. Violenza sulle donne – Nanopress.itLa vittima è stata trasferita in ospedale per un controllo, che ha accertato le buone condizioni del bambino che porta in grembo.Donna aggredita dal marito nel palermitanoHa continuato a picchiarla anche quando era incinta: è per questo che un 46enne di Roccapalumba, provincia di Palermo, è stato arrestato dai carabinieri. I militari dell’Arma hanno ricevuto la richiesta d’aiuto da parte della vittima, che ha telefonato al 113, gridando all’operatore. L’operatore, sentendo le grida della vittima, ha inviato una gazzella e ha allertato i sanitari del 118. La donna è stata trasferita al pronto soccorso dell’ospedale di Termini Imerese, e i sanitari hanno accertato che il piccolo sta bene.E’ stato attivato il codice rosso contro la violenza di genere, mentre il gip ha disposto i domiciliari per il 46enne, in un’abitazione diversa dal tetto coniugale. I carabinieri hanno accertato che le violenze inflitte alla donna andavano avanti da anni e, nonostante la gravidanza, sono continuate anche in questo periodo. LEGGI TUTTO

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    Anziani trovati senza vita in casa a Roccacasale: lui ucciso da un malore, la moglie morta di stenti

    Non sembrano esserci dubbi su quanto accaduto ai due coniugi di Sulmona, Angela Giuliano e il marito Salvatore Marino, trovati senza vita nella loro abitazione a Roccacasale, provincia dell’Aquila.Vigili del Fuoco – Nanopress.itLa Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un’inchiesta sulla morte dei due anziani. La coppia sarebbe deceduta da almeno cinque giorni. A lanciare l’allarme, questa mattina, è stato un conoscente, che una volta a settimana si occupava delle faccende domestiche nella loro abitazione.Anziani trovati morti in casa a RoccacasaleDrammatica scoperta questa mattina da parte dei vigili del fuoco di Roccacasale, provincia dell’Aquila, che nelle scorse ore hanno fatto irruzione in un’abitazione del paesino, trovando all’interno dell’abitazione i corpi senza vita di Angela Giuliani, 84 anni, e del marito Salvatore Marino (86). Ad allertare le forze dell’ordine è stato un conoscente della coppia, che ogni mercoledì si recava nell’abitazione dei due anziani per occuparsi delle faccende domestiche. Quando non ha ricevuto risposta alle sue chiamate, ha deciso di allertare i carabinieri, che  – coadiuvati dai vigili del fuoco – hanno fatto irruzione in casa.Stando ai primi accertamenti, Marino sarebbe deceduto in seguito a un malore, e la moglie, allettata da anni, sarebbe morta di stenti, mancandole le cure necessarie di cui si occupava proprio il coniuge. Sulla vicenda non sembrano esserci dubbi o ombre, tanto che già domani potrebbe arrivare il nulla osta per i funerali. La coppia non avevano parenti vicini ed era molto riservata. Dalla prima ispezione cadaverica è stata esclusa la morte violenta e un’eventuale intossicazione da monossido di carbonio.La Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un’inchiesta e l’abitazione delle vittime è stata posta sotto sequestro. LEGGI TUTTO

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    Aggressione choc a Palma di Montechiaro, donna sfregiata al volto dal marito con l’acido

    La vittima è stata ricoverata all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento con una prognosi di 20 giorni. Ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento – Nanopress.itL’uomo ha riportato ustioni di terzo grado al collo e alle mani ed è stato trasferito presso il centro ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania.Donna sfregiata al volto dal marito con l’acidoUna violenta aggressione, che poteva avere conseguenze ben più drammatiche, quella avvenuta nella mattinata di martedì a Palma di Montechiaro, comune in provincia di Agrigento. Un uomo ha colpito la moglie con dell’acido al volto. La vittima, soccorsa dai sanitari del 118, è stata trasferita al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, e la diagnosi è stata di venti giorni. La donna è stata raggiunta da alcuni schizzi di acido sul volto e sulla spalla.Nonostante lo choc, la vittima è riuscita a raccontare la violenta aggressione subita ai carabinieri. Stando a quanto accertato dai militari dell’Arma, la donna aveva già denunciato il marito ed era stata costretta a trasferirsi in una comunità protetta. Ieri mattina, la donna si è recata nella sua abitazione, in via Tiepolo, per recuperare alcune cose, quando l’uomo l’ha colpita con l’acido. La vittima ha cercato di difendersi e nella colluttazione il marito, un noto pregiudicato della zona, è rimasto ferito. LEGGI TUTTO

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    Bus di studenti contro un trattore a Crispiano, un ferito grave

    L’incidente si è registrato questa mattina sulla strada provinciale 48 che collega Crispiano e Massafra, in provincia di Taranto.Carabinieri – Nanopress.itAd avere la peggio è stato il conducente del trattore, che è stato trasferito d’urgenza in ospedale. Tra gli studenti si è registrato qualche contuso, ma nulla che richiedesse il ricovero.Bus di studenti contro un trattore a CrispianoIncidente tra un bus utilizzato per il trasporto di studenti e un trattore sulla strada provinciale 48 che collega Massafra e Crispiano, in provincia di Taranto. A seguito dello scontro, il conducente del mezzo agricolo è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale. Tra gli studenti si è registrato qualche contuso, ma non è stato necessario il ricovero. Stando a quanto ricostruito finora, nell’impatto l’autobus è finito fuori strada, mentre il trattore si è ribaltato nei campi.Sul posto sono intervenuti i vigli del fuoco, gli operatori del 118 e i carabinieri della compagnia di Massafra. LEGGI TUTTO